Europa/Zielonka

Jan Zielonka – Disintegrazione. Come salvare l’Europa dall’Unione europea – Laterza (2015)

L’integrazione europea avrebbe innanzitutto dovuto sbarazzarsi della politica di potere. Gli Stati grandi e ricchi non dovevano piu’ angariare quelli piccoli e poveri.
Soprattutto, l’Europa non doveva essere dominata dalla Germania.
Oggi una manciata di paesi a «tripla A» dirige l’Europa con la Germania al posto di guida. L’eguaglianza fra gli Stati membri e’ sparita.
Vengono scritti nuovi trattati che guardano solo ad alcuni Stati, crescono le interferenze esterne e arbitrarie negli affari interni e le politiche vertono eminentemente sulle sanzioni, invece che su aiuti e incentivi.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/recensione-a-disintegrazione-di-jan-zielonka/
https://www.notiziegeopolitiche.net/recensione-a-jan-zielonka-disintegrazione-come-salvare-leuropa-dallunione-europea/
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&task=schedalibro&isbn=9788858120460&Itemid=97

Europa/Mounk

Yascha Mounk – Popolo vs. Democrazia. Dalla cittadinanza alla dittatura elettorale – Feltrinelli (2018)

L’“autorità indipendente” piu’ potente al mondo e’ forse la Commissione europea.
Nella maggior parte dei paesi, il potere della burocrazia e’ in qualche modo limitato dalla presenza di un capo di governo forte, da un lato, e dall’energia di un’assemblea legislativa che ha il sostegno concreto dei cittadini comuni, dall’altro. Nell’Unione Europea, invece, le priorita’ politiche generali vengono stabilite nel corso di un vertice dei capi di governo degli stati membri che si incontrano solo poche volte all’anno. Dal canto suo l’assemblea legislativa si forma in una competizione elettorale che vede una scarsa affluenza alle urne e che gli elettori considerano per lo piu’ come un’occasione per protestare contro i governi nazionali, in parte perche’ i poteri del parlamento europeo sono comunque molto ristretti. Di conseguenza la Commissione, un’organizzazione di burocrati di carriera, e’ storicamente il motore della maggior parte delle attivita’ dell’Unione: e’ la Commissione a proporre, stilare e implementare molti degli atti legislativi europei.

Info:
https://www.linkiesta.it/it/article/2018/05/12/yascha-mounk-il-populismo-fa-paura-ma-nel-lungo-periodo-la-democrazia-/38075/

Europa/Gila

Paolo Gila – Capitalesimo. Il ritorno del feudalesimo nell’economia mondiale – Bollati Boringhieri (2013)

Come nel passato feudale – dove gli incarichi, i titoli e i ruoli venivano assegnati a livello locale dal governante ai sottoposti attraverso il criterio della cooptazione e l’investitura era la forma rituale che suggellava e fortificava questo sistema – nell’epoca contemporanea avviene la stessa procedura, ma su scala mondiale e con sfumature piu’ sottili.
L’era del Capitalesimo punta sullo sviluppo di una serie di istituzioni sovranazionali (Nazioni Unite, Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, ecc.) in relazione con la forza delle aree economiche e monetarie (Nafta, Unione Europea, ma anche Opec, ecc.) sotto la guida tecnica di realtà come la Federal Reserve, la Banca Centrale Europea, e con l’aiuto di associazioni internazionali non-governative, per affermare un cambiamento dei rapporti di forza, dove gli stati, le comunita’ locali, i club territoriali e professionali vengono stemperati e indeboliti.

Info:
http://www.spazioterzomondo.com/2013/04/recensione-paolo-gila-capitalesimo-bollati-boringhieri/
https://www.sololibri.net/Capitalesimo-Paolo-Gila.html

Europa/Zielonka

Jan Zielonka – Disintegrazione. Come salvare l’Europa dall’Unione Europea – Laterza (2015)

L’Unione europea al momento assolve male le proprie funzioni e ha perso il sostegno della maggioranza dei cittadini d’Europa. Sembra anche incapace di riformarsi. E in realta’ ostacola, piu’ che favorire l’integrazione.
In altre parole, l’Ue puo’ anche essere destinata a sparire […] Dopo tutto, l’Unione europea si e’ ritrovata nei guai perche’ le sue istituzioni hanno preteso sempre piu’ poteri senza un mandato popolare.
Gli Stati di certo  non sono stati i migliori agenti di integrazione.
Hanno cercato di usare l’Ue per i loro scopi particolari, senza destinare risorse significative alle imprese comuni. Inoltre non riponevano grande fiducia l’uno nell’altro, cosi’ hanno generato trattati mostruosi e procedure decisionali complicate in modo da vincolarsi reciprocamente.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/recensione-a-disintegrazione-di-jan-zielonka/
https://www.notiziegeopolitiche.net/recensione-a-jan-zielonka-disintegrazione-come-salvare-leuropa-dallunione-europea/
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&task=schedalibro&isbn=9788858120460&Itemid=97

Europa/Gila

Paolo Gila – Capitalesimo. Il ritorno del feudalesimo nell’economia mondiale – Bollati Boringhieri (2013)

L’autostima viene disancorata dal piano antropologico e agganciata al risultato finanziario, o meglio, a quello contabile. La tecnica e la tattica vincono sulla strategia, i piccoli passi contano piu’ delle visioni lungimiranti.
Apparentemente vittoriosa, questa logica cancella ogni anelito umano, spegne gli entusiasmi e blocca ogni tentativo di forma rituale, di abitudine e di comportamento che in un certo senso abbiano un «costo sociale e contabile».
Se vogliamo estremizzare, il fine assoluto del pareggio di bilancio – sancito dal Fiscal Compact, l’accordo sottoscritto da 25 paesi dell’Unione Europea – e’ diventata la norma suprema di un intero continente, che diventa cosi’ la macchina contabile al servizio degli investitori, liberi di entrare e uscire dai suoi piani produttivi e finanziari.
Il sistema che e’ uniformato da norme valide per un’intera area monetaria ha dunque la sua linfa, che non e’ vitale: e’ solo tecnica.
Pura procedura contabile, ossatura senza corpo.

Info:
http://www.spazioterzomondo.com/2013/04/recensione-paolo-gila-capitalesimo-bollati-boringhieri/
https://www.sololibri.net/Capitalesimo-Paolo-Gila.html

Europa/Zielonka

Jan Zielonka – Disintegrazione. Come salvare l’Europa dall’Unione Europea – Laterza (2015)

Di certo non e’ in vista alcun accordo sull’unione politica [dell’Europa]. I punti piu’ controversi riguardano cinque questioni fondamentali.
1 Quanta sovranita’ si puo’ eventualmente trasferire dal livello nazionale a quello europeo?
2 L’Unione europea ha bisogno di regole comuni severe, di un governo europeo forte, o di entrambi?
3 L’accentramento del potere assicurera’ maggiore efficienza, e magari anche maggiore legittimazione?
4 La cessione di poteri dovrebbe riguardare soltanto i paesi dell’eurozona e, in tal caso, quali sarebbero le implicazioni per gli altri Stati membri dell’Ue?
5 Le misure adottate a salvaguardia dell’euro rafforzeranno o indeboliranno il mercato unico, Schengen e la politica estera e di sicurezza comune?
Le diverse risposte a questi interrogativi hanno numerose conseguenze pratiche. Non e’ in gioco soltanto la futura architettura istituzionale, ma anche il potere dei vari attori politici e il benessere dei cittadini d’Europa.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/recensione-a-disintegrazione-di-jan-zielonka/
https://www.notiziegeopolitiche.net/recensione-a-jan-zielonka-disintegrazione-come-salvare-leuropa-dallunione-europea/
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&task=schedalibro&isbn=9788858120460&Itemid=97

Europa/Stiglitz

Joseph E. Stiglitz – L’euro. Come una monetacomune minaccia il futuro dell’Europa – Einaudi (2017)

L’euro e’ solo un artificio, una creazione umana, una delle tante istituzioni fallibili realizzate da uomini fallibili.
E’ stato creato con le migliori intenzioni da parte di leader lungimiranti le cui visioni erano pero’ offuscate da una comprensione imperfetta di cio’ che un’unione monetaria avrebbe comportato.
C’e’ da capirli: nulla di simile era mai stato tentato prima.
Il vero peccato sarebbe se l’Europa non traesse il giusto insegnamento da quanto e’ accaduto in quest’ultimo periodo.

Info:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/stiglitz-e-possibile-salvare-l-euro/
https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-07-06/stiglitz-italexit-e-l-ultima-spiaggia-l-italia-e-meglio-restare-ma-l-euro-va-riformato-154718.shtml?uuid=AEpvLEIF&refresh_ce=1
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/stiglitz-39-39-39-italia-sufficientemente-grande-ha-176313.htm

Geopolitica/De Grossouvre

Henri de Grossouvre – Parigi, Berlino, Mosca. Geopolitica dell’indipendenza europea – Fazi (2004)

Le importanti scommesse che decideranno della nostra sorte a breve termine trascendono le tradizionali distinzioni destra/sinistra e possono essere formulate nelle seguenti domande: – qual e’ lo scopo finale dell’Unione Europea, e a favore di chi operiamo trasferimenti di sovranita’, per quale politica estera, con quali alleati? – l’Europa non deve essere altro che un grande mercato, capace di offrire degli sbocchi ai prodotti americani e soldati per le guerre, o puo’ impostare una politica propria? – la globalizzazione liberista e’ ineluttabile, o esistono delle alternative?

Info:
http://www.archiviostorico.info/Rubriche/Librieriviste/recensioni/parigiberlinomosca.htm
http://www.caffeeuropa.it/pensareeuropa/259gollismo.html

Europa/ Giovannini

Enrico Giovannini – L’utopia sostenibile – Laterza (2019)

L’Europa appare in ritardo sulla definizione di piani concreti per la transizione ecologica, la formazione delle nuove generazioni e l’economia circolare, senza parlare delle evidenti difficolta’ a gestire fenomeni come l’immigrazione e la sicurezza, tutti temi che richiederebbero una governance diversa dell’Unione.

Info:
https://www.letture.org/l-utopia-sostenibile-enrico-giovannini/
https://www.pandorarivista.it/articoli/lutopia-sostenibile-enrico-giovannini/
https://www.avvenire.it/economia/pagine/sviluppo-sostenibile-nella-carta-litalia-in-ritardo-sullagenda
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858130766

Europa/Gila

Paolo Gila – Capitalesimo. Il ritorno del feudalesimo nell’economia mondiale – Bollati Boringhieri (2013)

Come all’epoca del Feudalesimo, dopo un periodo di prosperita’ e di civilta’, l’Europa e l’Occidente stanno per ripiombare nell’insicurezza, nella poverta’ e in un quadro politico dove il potere degli stati si sfilaccia.
La destrutturazione dell’apparato statale e’ funzionale all’avvicinamento di nuove entita’ super-statali.
Si chiamano aree economicomonetarie, istituzioni sovranazionali, agenzie non governative: sono tutti nodi di una neo-gerarchia dal potere immenso, che ricalca la struttura del sistema feudale, riproposto in chiave globale, tecnologica e culturale.

Info:
http://www.spazioterzomondo.com/2013/04/recensione-paolo-gila-capitalesimo-bollati-boringhieri/
https://www.sololibri.net/Capitalesimo-Paolo-Gila.html