Europa/Stiglitz

Joseph E. Stiglitz – L’euro. Come una monetacomune minaccia il futuro dell’Europa – Einaudi (2017)

L’euro e’ solo un artificio, una creazione umana, una delle tante istituzioni fallibili realizzate da uomini fallibili.
E’ stato creato con le migliori intenzioni da parte di leader lungimiranti le cui visioni erano pero’ offuscate da una comprensione imperfetta di cio’ che un’unione monetaria avrebbe comportato.
C’e’ da capirli: nulla di simile era mai stato tentato prima.
Il vero peccato sarebbe se l’Europa non traesse il giusto insegnamento da quanto e’ accaduto in quest’ultimo periodo.

Info:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/stiglitz-e-possibile-salvare-l-euro/
https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-07-06/stiglitz-italexit-e-l-ultima-spiaggia-l-italia-e-meglio-restare-ma-l-euro-va-riformato-154718.shtml?uuid=AEpvLEIF&refresh_ce=1
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/stiglitz-39-39-39-italia-sufficientemente-grande-ha-176313.htm

Geopolitica/De Grossouvre

Henri de Grossouvre – Parigi, Berlino, Mosca. Geopolitica dell’indipendenza europea – Fazi (2004)

Le importanti scommesse che decideranno della nostra sorte a breve termine trascendono le tradizionali distinzioni destra/sinistra e possono essere formulate nelle seguenti domande: – qual e’ lo scopo finale dell’Unione Europea, e a favore di chi operiamo trasferimenti di sovranita’, per quale politica estera, con quali alleati? – l’Europa non deve essere altro che un grande mercato, capace di offrire degli sbocchi ai prodotti americani e soldati per le guerre, o puo’ impostare una politica propria? – la globalizzazione liberista e’ ineluttabile, o esistono delle alternative?

Info:
http://www.archiviostorico.info/Rubriche/Librieriviste/recensioni/parigiberlinomosca.htm
http://www.caffeeuropa.it/pensareeuropa/259gollismo.html

Europa/ Giovannini

Enrico Giovannini – L’utopia sostenibile – Laterza (2019)

L’Europa appare in ritardo sulla definizione di piani concreti per la transizione ecologica, la formazione delle nuove generazioni e l’economia circolare, senza parlare delle evidenti difficolta’ a gestire fenomeni come l’immigrazione e la sicurezza, tutti temi che richiederebbero una governance diversa dell’Unione.

Info:
https://www.letture.org/l-utopia-sostenibile-enrico-giovannini/
https://www.pandorarivista.it/articoli/lutopia-sostenibile-enrico-giovannini/
https://www.avvenire.it/economia/pagine/sviluppo-sostenibile-nella-carta-litalia-in-ritardo-sullagenda
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858130766

Europa/Gila

Paolo Gila – Capitalesimo. Il ritorno del feudalesimo nell’economia mondiale – Bollati Boringhieri (2013)

Come all’epoca del Feudalesimo, dopo un periodo di prosperita’ e di civilta’, l’Europa e l’Occidente stanno per ripiombare nell’insicurezza, nella poverta’ e in un quadro politico dove il potere degli stati si sfilaccia.
La destrutturazione dell’apparato statale e’ funzionale all’avvicinamento di nuove entita’ super-statali.
Si chiamano aree economicomonetarie, istituzioni sovranazionali, agenzie non governative: sono tutti nodi di una neo-gerarchia dal potere immenso, che ricalca la struttura del sistema feudale, riproposto in chiave globale, tecnologica e culturale.

Info:
http://www.spazioterzomondo.com/2013/04/recensione-paolo-gila-capitalesimo-bollati-boringhieri/
https://www.sololibri.net/Capitalesimo-Paolo-Gila.html

Europa/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Il valore di tutto – Laterza (2018)

L’Italia e’ un altro esempio di come i numeri magici [del Trattato di Maastricht] non funzionano. Per gli ultimi venti anni il deficit di bilancio dell’Italia e’ stato inferiore a quello della Germania, superando raramente il limite del 3% fissato per l’adesione all’euro.
In realta’ l’Italia ha avuto un surplus di bilancio primario fin dal 1991, con la sola eccezione del 2009. E tuttavia l’Italia ha un rapporto debito/PIL elevato e in aumento: 133% nel 2015, molto al di sopra del tetto del 60%.
Il rapporto e’ meno influenzato dal numeratore (il deficit di bilancio) che dalla mancanza d’investimenti pubblici e privati che determinano il denominatore (la crescita del PIL).
Dopo tre anni consecutivi di austerita’, il PIL e’ cresciuto di solo l’1% nel 2015 (0,1% nel 2014, 0,9% nel 2016). (In effetti, gli anni dell’austerità sono stati responsabili di una notevole caduta nel PIL: –2,8% nel 2012, –1,7% nel 2013).
Dunque, perche’ l’economia e’ in fase di stagnazione?
La risposta e’ complicata, ma in parte e’ il risultato di scarsi investimenti in aree che aumentano il PIL, come la formazione professionale, nuova tecnologia e ricerca e sviluppo.
A peggiorare le cose, una stretta prolungata nella spesa pubblica ha indebolito la domanda nell’economia italiana e fatto scendere l’incentivo a investire.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858127841
https://www.anobii.com/books/Il_valore_di_tutto/9788858127841/01dd6d24ba48fe41d4
https://www.pandorarivista.it/articoli/valore-di-tutto-mariana-mazzucato/

Europa/Stiglitz

Joseph E. Stiglitz – L’euro. Come una moneta comune minaccia il futuro dell’Europa – Einaudi (2017)

Il mandato della Bce e’ controllare l’inflazione, e non la disoccupazione.
Fintanto che c’e’ inflazione in Europa in generale e in Germania in particolare, non solo la Bce presta scarsa attenzione alla sofferenza dei paesi afflitti da alti livelli di disoccupazione, ma non si preoccupa neppure del tasso medio di disoccupazione […]
Il risultato di una Bce concentrata unicamente sull’inflazione e’ che la crescita e la stabilita’ sono inferiori rispetto alle potenzialita’ della regione, e questo fa sorridere, visto e considerato che il presunto obiettivo del quadro economico dell’eurozona era quello di promuovere la crescita e la stabilita’ […] I principi in voga ai tempi della fondazione dell’eurozona – come per esempio che l’unica cosa di cui una banca centrale dovesse occuparsi era l’inflazione, e che cioì sarebbe bastato a garantire crescita e stabilita’ – sono stati oggi ampiamente sconfessati sia dagli economisti accademici sia dai politici, anche negli ambienti dell’Fmi. Eppure alla Bce queste idee sono scolpite nella pietra e tuttora condivise in molti potentati dell’eurozona.

Info:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/stiglitz-e-possibile-salvare-l-euro/
https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-07-06/stiglitz-italexit-e-l-ultima-spiaggia-l-italia-e-meglio-restare-ma-l-euro-va-riformato-154718.shtml?uuid=AEpvLEIF&refresh_ce=1
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/stiglitz-39-39-39-italia-sufficientemente-grande-ha-176313.htm

 

Europa/Ferguson

Niall Ferguson – Il grande declino. Come crollano le istituzioni e muoiono le economie – Mondadori (2013)

Cio’ che non va […] sono proprio quelli che una volta erano i quattro pilastri delle societa’ dell’Europa occidentale e dell’America del Nord – il governo rappresentativo, il libero mercato, il governo della legge e la societa’ civile – e che a partire dal XVI secolo sono stati il vero volano dell’espansione e dell’egemonia mondiale dell’Occidente, intaccati oggi da meccanismi degenerativi che li stanno sgretolando […] Sulla prima sta scritto «democrazia».
Sulla seconda, «capitalismo».
Sulla terza, «rule of law» (regola o governo della legge).
Sulla quarta, «societa’ civile ».
Insieme, costituiscono le componenti fondamentali della nostra civilta’.

Info:
https://www.anobii.com/books/Il_grande_declino/010fe0a2795ac23026
https://www.leggereacolori.com/letti-e-recensiti/libri-mondadori/recensione-di-il-grande-declino-di-niall-ferguson/
http://lanostrastoria.corriere.it/2013/10/28/niall-ferguson-loccidente-in-declino-riscopra-le-virtu-antiche/?refresh_ce-cp

Europa/Zielonka

Jan Zielonka – Disintegrazione. Come salvare l’Europa dall’Unione Europea – Laterza (2015)

Per l’intera durata della crisi, Berlino ha agito pensando ai cittadini tedeschi non a quelli europei, dipingendo le proprie politiche come virtuose e quelle altrui come difettose.
La maggior parte degli europei non vuole prendere lezioni dai tedeschi in tema di moralità: vuole vedere la Germania contribuire a far uscire l’Europa dalla crisi – una crisi della quale anche la Germania e’ in parte responsabile.
Come abbiamo visto, la  Germania si e’ rivelata una potenza egemone recalcitrante e poco dotata.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/recensione-a-disintegrazione-di-jan-zielonka/
https://www.notiziegeopolitiche.net/recensione-a-jan-zielonka-disintegrazione-come-salvare-leuropa-dallunione-europea/
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&task=schedalibro&isbn=9788858120460&Itemid=97

Europa/Gila

Paolo Gila – Capitalesimo. Il ritorno del feudalesimo nell’economia mondiale – Bollati Boringhieri (2013)

I fondi avvoltoio approfittano delle incertezze politiche europee, dell’incapacita’ delle istituzioni comunitarie di darsi una struttura unitaria e armonica in termini fiscali e produttivi. Il Vecchio Continente è paragonabile ad un ammasso di orologi ognuno dei quali segna la sua ora, mentre si cerca di unirli e unificarli sotto l’egida di un mastro orologiaio che fatica a dare un ritmo unico.
Gli stati europei viaggiano a velocità diverse, hanno differenti produttività e perseguono modelli di sviluppo e di welfare contrastanti.
Su questa diversità – che gli spread tra i titoli di stato evidenziano – gli avvoltoi trovano carne da azzannare.

Info:
http://www.spazioterzomondo.com/2013/04/recensione-paolo-gila-capitalesimo-bollati-boringhieri/
https://www.sololibri.net/Capitalesimo-Paolo-Gila.html

Geoeconomia/Luce

Edward Luce – Il tramonto del liberalismo occidentale – Einaudi (2017)

Dall’inizio del secolo, l’Occidente ha perduto molto del suo prestigio. Il nostro modello politico non e’ piu’ l’invidia del mondo.
Nella misura in cui la democrazia occidentale e’ stata messa in discussione, lo stesso e’ accaduto anche al suo potere globale. Relativa la perdita degli Stati Uniti: il loro contribuito al prodotto interno lordo mondiale e’ diminuito, certo, e hanno svalutato la propria credibilita’ globale con l’avventatezza di dichiarare guerra nel falso nome della democrazia.
Ma la perdita geopolitica dell’Europa e’ stata assoluta: e’ a malapena in grado di esercitare potere al di la’ dei propri confini.
In realta’, la stessa apertura dei confini europei rappresenta una minaccia crescente. Nel frattempo, il centro di gravita’ del mondo si sta spostando inesorabilmente verso est.

Info:
http://www.spazioterzomondo.com/2018/01/recensione-edward-luce-il-tramonto-del-liberalismo-occidentale-einaudi-prima-parte/
https://www.anobii.com/books/Il_tramonto_del_liberalismo_occidentale/9788806236403/01399bfc38f7d47cf8
https://www.fondazioneluigieinaudi.it/il-liberalismo-al-tramonto-no-semmai-i-liberal/