Nell’ordinamento westfaliano il popolo coincideva quasi perfettamente con gli abitanti di un paese e, sino a epoca recente, con i contribuenti di quel paese e con quanti godevano dei diritti politici.
Ma negli ultimi trent’anni i flussi migratori si sono fatti molto piu’ massicci e generalizzati.
Possiamo distinguere tre diversi tipi di flussi: quello dei profughi (e non stiamo a distinguere se scappano dalla guerra o dalla fame), quello dei «cervelli in fuga», che cercano nei paesi piu’ avanzati le occasioni di lavoro che in patria non trovano piu’, e quello dei «profughi del fisco» (flusso del quale non si parla mai). La liberta’ di movimento dei capitali ha determinato la mobilita’ dei grandi capitali «senza bandiera» […] che vanno alla ricerca dell’«offerta fiscale piu’ conveniente».
In queste condizioni, il popolo diventa qualcosa di molto diverso dal passato, perche’ cede parte dei suoi lavoratori piu’ qualificati e dei suoi contribuenti piu’ importanti, per acquisire masse di «nuovi metechi» che non hanno diritti politici.
Ovviamente, questo determina un rapporto fra Stato e popolo ben diverso dal passato e pone forti problemi di natura identitaria alla comunita’ […]
Considerata la porosita’ del limes, i cambiamenti del popolo, i processi di disaggregazione e ricomposizione della sovranita’, viene da chiedersi: ha ancora senso parlare di Stati nazionali? […]
Tutti questi mutamenti planetari in atto chiamano in causa la questione dell’utilita’ stessa dello nazione-Stato. Il principale protagonista degli affari politici e internazionali degli ultimi secoli rischia di perdere non soltanto e semplicemente il proprio controllo e la propria integrita’, quanto piuttosto di sembrare il tipo sbagliato di organizzazione per far fronte alle nuove circostanze. Per alcuni problemi e’ troppo vasta per poter agire in modo efficace; per altri, e’ eccessivamente ristretta.
[Ma] anche se lo Stato e’ inadeguato alle tendenze internazionali, non e’ stato ancora trovato «un organismo in grado di sostituirlo in quanto entita’ organica meglio rispondente ai grandi mutamenti planetari».
E, per la verita’, trent’anni dopo questo organismo non e’ ancora stato trovato.
Info:
https://www.europeanaffairs.it/bookreporter/2024/09/25/geopolitica-un-viaggio-nel-cuore-dei-conflitti-globali-con-aldo-giannuli/
https://www.startmag.it/mondo/come-e-nata-la-geopolitica/
https://www.reportdifesa.it/editoria-il-nuovo-libro-di-aldo-giannuli-ponte-alle-grazie-analizza-la-geopolitica-nel-mondo-di-oggi/
https://osservatorioglobalizzazione.it/osservatorio/maddaluno-geopolitica/