Societa’/Banti

Alberto Mario Banti – La democrazia dei followers. Neoliberismo e cultura di massa – Alberto Mario Banti – Laterza (2020)

Quali risposte politiche sono state date ai processi di globalizzazione e all’aumento delle disuguaglianze causate dalle politiche neoliberiste?
Alla globalizzazione hanno risposto in modo molto vocale e, negli ultimi anni, con un crescente successo movimenti e partiti che vengono definiti variamente populisti o sovranisti, ma che io tenderei a chiamare neo-nazionalisti – dalla Lega ai movimenti pro-Brexit, al Rassemblement National, a Vox, e molti altri ancora.
Qui il tema della geografia e’ centrale, e molto presente nel modo di ragionare dei leader di questi partiti: nei loro programmi e’ fondamentale la contrapposizione ai processi di globalizzazione, in difesa dello spazio geografico del proprio Stato-nazione, considerato come una fortezza assediata dai flussi fisici di persone, cosi’ come dalla concorrenza economica straniera.
Tutto cio’ intorno alla ricostruzione di un’identita’ nazionale che e’ declinata in modi a volte differenti, ma che ha un orientamento xenofobo, filo-cristiano e tradizionalista dal punto di vista dei rapporti di genere […]
Molto vocale, dunque, la reazione antiglobalizzazione di questi partiti che viceversa sono del tutto silenti per quanto riguarda gli effetti sociali prodotti dal neoliberismo “giacché” i neo-nazionalisti incorporano senza alcun problema le politiche neoliberiste nei loro programmi di governo.
Semmai – quando sembra retoricamente opportuno – scaricano la responsabilita’ dei dissesti sociali alternativamente sui migranti o sull’Unione Europea, o su singoli paesi o gruppi di paesi al suo interno.

Info:
https://www.editorialedomani.it/idee/commenti/la-fragile-democrazia-dei-follower-il-like-al-posto-del-voto-atxsrm5k
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/banti-5.pdf
https://www.letture.org/la-democrazia-dei-followers-neoliberismo-e-cultura-di-massa-alberto-mario-banti
https://www.pandorarivista.it/articoli/la-democrazia-dei-followers-di-alberto-mario-banti/
https://www.lacittafutura.it/recensioni/la-democrazia-dei-followers

Populismo/Fraser

Nancy Fraser – Capitalismo cannibale. Come il sistema sta divorando la democrazia, il nostro senso di comunita’ e il pianeta – Laterza (2023)

In molti paesi le popolazioni hanno abbandonato i partiti centristi al potere, promotori della finanziarizzazione, per delle nuove formazioni populiste che sostenevano di opporvisi.
Allo stesso tempo i populisti di destra hanno corteggiato con successo gli elettori dell’etnia maggioritaria appartenenti alla classe lavoratrice promettendo di «liberare» i loro paesi dal capitale globale, dagli immigrati «invasori» e dalle minoranze razziali o religiose.
Le loro controparti di sinistra, sebbene abbiano avuto meno successo sul piano elettorale (tranne che in America Latina e nell’Europa meridionale), hanno guadagnato consensi nella societa’ civile, militando per «il 99%» o per le «famiglie lavoratrici», definite in modo inclusivo, e contro un sistema «truccato» per favorire la «classe dei miliardari».
Certo, queste formazioni politiche differiscono notevolmente l’una dall’altra e le loro rispettive fortune hanno avuto alti e bassi nel corso degli anni. Ma nel complesso, la loro comparsa ha segnato un importante cambiamento del vento politico.
Avendo squarciato il velo del senso comune neoliberista e smontato la narrazione romantica del mercato, l’ondata populista ha incoraggiato molti a pensare fuori dagli schemi.

Info:
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_rep.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_lalettura.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_corsera.pdf
https://jacobinitalia.it/#facebook
https://jacobinitalia.it/il-capitalismo-cannibale/

Stato/Mason

Paul Mason – Il futuro migliore. In difesa dell’essere umano. Manifesto per un ottimismo radicale – il Saggiatore (2019)

Il meme del Kekistan e’ la prova che e’ emersa una nuova base razionale del fascismo: una nuova forma di tecnoconservatorismo, che si oppone ai diritti delle donne e delle minoranze etniche e si basa apertamente su principi antiumanisti.
La sua pericolosita’ non risiede nella capacita’ di mobilitare qualche migliaio di militanti fascisti vecchio stampo, bensi’ nella capacita’ di creare sinergie fra tre sezioni della destra che negli ultimi trent’anni, secondo i sociologi, operavano normalmente una contro l’altra: l’«estrema destra» (i fascisti dichiarati) la «destra radicalpopulista», che tendenzialmente evitava la violenza e costruiva la sua base elettorale facendo appello alla nostalgia e all’insicurezza culturale diffuse fra la classe operaia, e la stessa destra moderata […]
Detta in parole povere, l’estrema destra e’ un work in progress.
Ha successo quando ha per le mani un’unica grande rivendicazione intorno a cui polarizzare l’elettorato; il gruppo fascista piu’ piccolo ed estremista e’ sempre pronto a gravitare verso il partito populista di successo, e moltissimo dipende da come reagiscono i partiti tradizionali.
In tutta Europa, i partiti populisti di destra stavano imparando come surclassare i centristi, paralizzati dalla loro fedelta’ a un sistema economico che non funzionava.
Il risultato e’ il panorama che abbiamo sotto i nostri occhi oggi: partiti populisti di destra governano in Polonia, in Ungheria e in Repubblica Ceca, e in Austria e in Italia all’interno di coalizioni. E quando conquistano il potere statale, o i privilegi parlamentari che derivano da risultati elettorali a doppia cifra, fanno cio’ che fa Trump: usano i meccanismi dello Stato democratico per legittimare incitamenti all’odio, paralizzare l’applicazione delle leggi contro i fascisti dichiarati e colpire le comunita’ di migranti con repressioni ed espulsioni.

Info:
https://saggiatore.s3.eu-south-1.amazonaws.com/media/rassegne/2019/2019_05_30-manifesto-Mason-1.pdf
https://saggiatore.s3.eu-south-1.amazonaws.com/media/rassegne/2019/2019_10_01-Avvenire-Mason.pdf
https://saggiatore.s3.eu-south-1.amazonaws.com/media/rassegne/2019/2019_07_01-Fatto_Quotidiano-Mason-1.pdf

Populismo/Vanetti

Mauro Vanetti – La sinistra di destra. Dove si dimostra che i liberisti, sovranisti e populisti ci portano dall’altra parte – Edizioni Alegre (2019)

Perche’ e’ piu’ facile odiare chi arriva sui barconi rispetto agli immigrati “normali”?
Rispondere al quesito spiega bene l’appeal che questo odio puo’ avere proprio tra gente che si considera di sinistra.
– Primo motivo: perche’ un profugo non sembra un lavoratore. Un tunisino con un casco giallo da operaio innesca un’identificazione di classe, se anche tu sei un operaio o anche un altro tipo di lavoratore, riconosci un uomo nella tua stessa condizione […]
Molti si stupiscono sinceramente nello scoprire che, in Italia, le persone che godono del diritto d’asilo… lavorano.
Vedono solo i soccorsi in mare e allo sbarco, il periodo in cui gli sbarcati sono trattenuti nel sistema d’accoglienza e non capiscono che quella e’ solo una fase di alcune settimane […]
– Secondo motivo: perche’ un profugo sembra un “poverino” che chiede aiuto. Chi chiede aiuto puo’ suscitare volonta’ di aiutare, nelle persone sensibili; disprezzo per la sua debolezza, nelle persone dure d’animo. In nessun caso la sua posizione spinge all’identificazione e quindi a una vera empatia […]
– Terzo motivo: perche’ un profugo non sembra avere in mano la sua vita. La stessa idea di profugo fa pensare a qualcuno che semplicemente scappa e quindi e’ passivamente spinto in giro per il mondo da qualche disgrazia.
Naturalmente non e’ cosi’: un profugo e’ in realta’ costretto a prendere un grande numero di decisioni difficili e coraggiose, ma questo e’ complicato da capire per chi non e’ un profugo. Se una persona non sembra avere il controllo del proprio destino, assomiglia a una cosa, e siamo spinti a trattarlo come un oggetto da spostare.
Il Trattato di Dublino tra gli stati dell’Unione europea smista i profughi come fossero dei pacchi postali.

Info:
https://www.marxismo-oggi.it/recensioni/libri/455-la-sinistra-di-destra-un-libro-di-mauro-vanetti
https://edizionialegre.it/recensioni/liberisti-e-rossobruni-i-nemici-interni-alla-sinistra-giacomo-russo-spena-da-micromega/
https://edizionialegre.it/recensioni/osservazioni-su-un-libro-stimolante-antonio-moscato-dal-blog-movimento-operaio/

https://edizionialegre.it/recensioni/la-liquefazione-della-classe-internazionale/
https://www.dinamopress.it/news/la-sinistra-destra-vecchia-nuova/

Capitalismo/Formenti

Carlo Formenti – Il socialismo è morto, viva il socialismo! Dalla disfatta della sinistra al momento populista – Meltemi (2019)

Negli anni Cinquanta e Sessanta il voto per le sinistre (socialisti, laburisti, democratici) proveniva in larga misura da elettori con bassi livelli di reddito e istruzione, mentre quelli delle classi medie ed elevate votavano prevalentemente per i partiti di centro e di destra.
A partire dagli anni Settanta e Ottanta il voto di sinistra e’ stato sempre piu’ associato alle classi medie istruite (mentre gli elettori con alti livelli di reddito continuavano a votare per le destre).
Oggi questa tendenza si e’ ulteriormente radicalizzata, al punto che si potrebbe parlare di una “sinistra dei Bramini” e di una “destra dei Mercanti” (anche se una quota non trascurabile di ricchi e super ricchi ha a sua volta iniziato a votare a sinistra).
Piketty ipotizza l’esistenza di un rapporto causale incrociato fra tale fenomeno e l’aumento della disuguaglianza: le stesse trasformazioni socioeconomiche che provocano la disuguaglianza inducono le sinistre a cercare consenso negli strati sociali benestanti e colti che condividono valori cosmopoliti, globalisti e liberal, mentre le masse povere e incolte, nella misura in cui non trovano piu’ rappresentanza per i propri interessi, si rivolgono alle forze politiche populiste e sovraniste.

Info:
https://www.mangialibri.com/il-socialismo-e-morto
https://www.fondazionecriticasociale.org/2019/03/18/a-proposito-di-carlo-formenti-il-socialismo-e-morto-viva-il-socialismo/
https://tempofertile.blogspot.com/2019/08/carlo-formenti-il-socialismo-e-morto.html

 

Stato/Fraser

Nancy Fraser – Capitalismo cannibale. Come il sistema sta divorando la democrazia, il nostro senso di comunita’ e il pianeta – Laterza (2023)

Mentre le rivolte populiste, sia a destra che a sinistra, hanno mandato in frantumi la fiducia nelle proprieta’ magiche del «libero mercato», alcuni stanno tornando a credere che il potere statale nazionale possa diventare il principale veicolo di una riforma eco-sociale: ne sono testimonianza la «Nuova ecologia» di Marine Le Pen da un lato e il Green New Deal dall’altro.
Anche i sindacati, da tempo impegnati a difendere la salute e la sicurezza sul lavoro dei loro iscritti ma circospetti nei confronti degli impedimenti allo «sviluppo», guardano ora con interesse a progetti di infrastrutture verdi per la creazione di posti di lavoro.
Da ultimo, all’estremo opposto dello spettro, le correnti della decrescita fanno proseliti tra i giovani, attratti dalla loro audace critica a una civilta’ basata sulla vertiginosa crescita della produzione e su stili di vita consumistici e dalla promessa del «buen vivir» attraverso il veganesimo, il commoning e/o un’economia sociale e solidale.
Ma cosa significa tutto questo e dove puo’ portare?

Info:
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_rep.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_lalettura.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_corsera.pdf
https://jacobinitalia.it/#facebook
https://jacobinitalia.it/il-capitalismo-cannibale/

Populismo/Lind

Michael Lind – La nuova lotta di classe. Elite dominanti, popolo dominato e il futuro della democrazia – Luiss (2021)

L’ondata populista su entrambe le sponde dell’Atlantico e’ una reazione difensiva contro la rivoluzione neoliberista tecnocratica dall’alto portata avanti nell’ultimo mezzo secolo dalle elite manageriali nazionali.
Negli ultimi cinquant’anni, i decisori politici neoliberisti hanno indebolito o smantellato le istituzioni intermediarie proprie del pluralismo democratico della meta’ del Ventesimo secolo, in particolare i sindacati dei lavoratori, privando cosi’ gran parte della classe operaia di una voce adeguata e della rappresentanza nel governo, nell’economia e nella cultura.
I demagoghi populisti possono incanalare le legittime rimostranze di molti elettori della classe dei lavoratori, ma non possono creare un’alternativa stabile e istituzionalizzata al neoliberismo dominato dalla superclasse.
Soltanto un nuovo pluralismo democratico che obblighi le elite manageriali a condividere il potere in ambito economico, politico e culturale con la classe dei lavoratori, multirazziale e multireligiosa, potra’ porre fine al ciclo di oscillazioni tra tecnocrazia oppressiva e populismo distruttivo.

Info:
https://open.luiss.it/2021/05/20/un-nuovo-compromesso-sociale-salvera-la-democrazia/
https://legrandcontinent.eu/it/2021/04/04/competenti-contro-deplorevoli-la-nuova-lotta-di-classe/
https://www.rivistailmulino.it/a/la-nuova-lotta-di-classe
https://www.centromachiavelli.com/2020/04/06/scalea-lind-guerra-di-classe/
https://www.ilfoglio.it/un-foglio-internazionale/2020/03/16/news/i-cittadini-dimenticati-contro-le-elite-metropolitane-la-nuova-lotta-di-classe-306549/

Populismo/Lind

Michael Lind – La nuova lotta di classe. Elite dominanti, popolo dominato e il futuro della democrazia – Luiss (2021)

Il populismo e’ un sintomo di un corpo politico malato, non una cura[…]
Il populismo contemporaneo e’ una sorta di convulsa risposta autoimmune del corpo politico alla cronica malattia degenerativa dell’oligarchia.
Il pericolo piu’ grande per la democrazia occidentale su entrambe le sponde dell’Atlantico non e’ il suo imminente abbattimento da parte di burattinai che manipolano le menti con meme prodotti da Mosca o da nazionalisti bianchi che vogliono dar vita al Quarto Reich.
Il pericolo piu’ grande per le democrazie occidentali e’ il graduale declino dell’America del Nord e dell’Europa, sotto l’amministrazione di politici neoliberisti di centro ben istruiti, ben educati e ben finanziati, verso qualcosa di simile ai regimi che hanno segnato a lungo i Paesi dell’America a Sud degli stati Uniti, regimi oligarchici oppressivi che hanno provocato devastanti rivolte populiste.

Info:
https://open.luiss.it/2021/05/20/un-nuovo-compromesso-sociale-salvera-la-democrazia/
https://legrandcontinent.eu/it/2021/04/04/competenti-contro-deplorevoli-la-nuova-lotta-di-classe/
https://www.rivistailmulino.it/a/la-nuova-lotta-di-classe
https://www.centromachiavelli.com/2020/04/06/scalea-lind-guerra-di-classe/
https://www.ilfoglio.it/un-foglio-internazionale/2020/03/16/news/i-cittadini-dimenticati-contro-le-elite-metropolitane-la-nuova-lotta-di-classe-306549/

Populismo/Lind

Michael Lind – La nuova lotta di classe. Elite dominanti, popolo dominato e il futuro della democrazia – Luiss (2021)

Quando si cerca di comprendere le esplosioni populiste che in Europa e in America del Nord stanno riducendo in cenere i sistemi politici consolidati, si deve saper distinguere tra scintille e combustibile.
Nei vari Paesi, le scintille sono state di diverso tipo: in Germania un improvviso e controverso afflusso di immigrati dal Medio Oriente, a cominciare dal 2015; in Francia una tassa regressiva che ha avuto pesanti ricadute sui cittadini della classe operaia; negli Stati Uniti il fenomeno di milioni di immigrati clandestini e il tracollo delle aree industriali, messe fuori gioco dalle importazioni dall’Asia orientale, oltre che dalla decisione delle aziende statunitensi di chiudere i loro impianti di produzione in loco e di sostituirli con altri nuovi all’estero.
Tuttavia, ad alimentare l’incendio, una volta scoppiato, e’ stata l’enorme quantita’ di rimostranze inascoltate che si sono accumulate negli anni o nei decenni.
La lotta di classe nell’Occidente transatlantico si e’ infuocata solo in tempi recenti, con il voto per la Brexit e l’elezione di Donald Trump nel 2016, l’arrivo al potere di outsider populisti in Italia, le proteste dei Gilet gialli in Francia e altre vampate politiche. Di fatto, pero’, la guerra di classe covava sotto la cenere da oltre mezzo secolo.

Info:
https://open.luiss.it/2021/05/20/un-nuovo-compromesso-sociale-salvera-la-democrazia/
https://legrandcontinent.eu/it/2021/04/04/competenti-contro-deplorevoli-la-nuova-lotta-di-classe/
https://www.rivistailmulino.it/a/la-nuova-lotta-di-classe
https://www.centromachiavelli.com/2020/04/06/scalea-lind-guerra-di-classe/
https://www.ilfoglio.it/un-foglio-internazionale/2020/03/16/news/i-cittadini-dimenticati-contro-le-elite-metropolitane-la-nuova-lotta-di-classe-306549/

Populismo/Khanna

Parag Khanna – Il movimento del mondo. Le forze che ci stanno sradicando e plasmeranno il destino dell’umanita’ – Fazi (2021)

«Siamo un paese che rischia l’estinzione?
Purtroppo, si’. Un paese che non fa figli e’ destinato a morire».
Pochi leader italiani hanno guadagnato le prime pagine dei giornali come Matteo Salvini, leader della Lega e, per un breve lasso di tempo, vicepresidente del consiglio.
Salvini ama presentarsi come una carismatica icona della Generazione X. I suoi comizi arruffati, le manifestazioni in maniche di camicia e le sessioni di selfie possono durare ore. Salvini si concede anche di fare il dj.
Quando si parla di politica delle nascite, pero’, i suoi successi sono ancora piu’ impalpabili delle sottili scaglie di tartufo bianco per le quali il suo paese e’ famoso.
Malgrado sia sempre stato uno sponsor del “Ministero della Famiglia” per sostenere la maternita’, la quantita’ di lavoratori italiani – uomini e donne – che ha lasciato il paese non ha fatto che aumentare ogni anno dal 1980.

Info:
https://lepenneirriverenti.altervista.org/il-movimento-del-mondo-le-forze-che-ci-stanno-sradicando-e-plasmeranno-il-destino-dellumanita/
https://librieparole.it/recensioni/4791/il-movimento-del-mondo-parag-khanna/
https://www.mangialibri.com/il-movimento-del-mondo

https://www.shipmag.it/invito-alla-lettura-il-movimento-del-mondo-di-parag-khanna/