Populismo/Serughetti

Giorgia Serughetti – Il vento conservatore. La destra populista all’attacco della democrazia – Laterza (2021)

Nel panorama contemporaneo, la descrizione del populismo come tribalismo identitario si attaglia particolarmente ai movimenti e partiti della «destra radicale» o «ultradestra» […]
La destra radicale combina lo schema dell’opposizione popolo/elite con ideologie politiche come il nativismo – ovvero la convinzione che solo chi fa parte della nazione per ragioni di discendenza possa legittimamente abitare il territorio di uno Stato – e l’autoritarismo […] In termini nativisti e’ declinato anche l’altro grande tema a cui queste forze devono il loro consenso: la sicurezza, intesa come incolumita’ dei cittadini e della nazione stessa.
Il crimine, fonte primaria di insicurezza, e’ raffigurato come una questione «straniera», da attribuire ai «non nativi», e da punire con il braccio spietato della legge[…]
A tenere insieme la costellazione ideologica di populismo, nativismo e autoritarismo e’ infine il richiamo ai valori morali conservatori, spesso declinati in termini religiosi.
La destra radicale accusa la sinistra «globalista» e le elite cosmopolite, oltre che di favorire l’immigrazione di massa, anche di corrompere la cultura tradizionale della nazione.

Info:
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/2022/03/SERUGHETTI_DOMANI.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/2022/03/SERUGHETTI_FATTO.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/2022/02/SERUGHETTI_CORSERABRESCIA.pdf
https://www.ingenere.it/letture/il-vento-conservatore
https://www.retisolidali.it/il-vento-conservatore-intervista-serughetti/
https://www.osservatore.ch/il-nuovo-vento-conservatore-e-la-destra-antidemocratica_66328.html

Populismo/Crouch

Colin Crouch – Identita’ perdute. Globalizzazione e nazionalismo – Laterza (2019)

Per capire cosa sta accadendo, dobbiamo tornare al XVIII secolo e al conflitto non tra imperi e nazioni ma tra l’ancien regime e l’Illuminismo (Aufklärung) […].
Detto in poche parole, l’Illuminismo, rappresentato in particolare da Immanuel Kant, sosteneva la crescita del razionalismo e dell’universalismo, il quale ultimo implicava una forma di uguaglianza tra le persone […] una volontà di cambiamento e innovazione […] una mentalita’ che trovo’ la sua espressione piu’ pura nella scienza dell’economia classica.
L’ancien regime, il conservatorismo, rappresentava invece la tradizione, la stabilita’, una fede religiosa incontestata, una rinuncia generale a mettere in discussione gerarchie e disuguaglianze consacrate dal tempo.
Dal punto di vista conservatore, i valori dell’Illuminismo erano freddi, dirompenti e inquietanti, accessibili solo alle persone istruite; quelli dell’ancien regime, al contrario, erano accessibili attraverso la famiglia e la permanenza nel tempo […]
I poveri spesso bramano stabilita’ e familiarita’.
E probabilmente guardano al cambiamento come a una minaccia per quel poco che hanno.
Questa prospettiva ci aiuta anche a spiegare l’attuale enigma per cui molti dei leader dei nuovi movimenti conservatori, in particolare Donald Trump, sostengono di parlare a nome degli emarginati e degli oppressi, e si fanno vanto allo stesso tempo della propria ricchezza, proponendo politiche economiche che favoriscono ancora di piu’ i ricchi.
Il conservatorismo non offre sicurezza attraverso la ridistribuzione della ricchezza ma mediante l’affermazione di valori tradizionali, vecchie certezze e la gestione del potere da parte di governanti ammirati. […]
Considerare gli attuali scontri sulla globalizzazione come un revival della lotta epica tra Illuminismo e ancien regime ci consente anche di comprendere il rifiuto dei concetti di evidenza e competenza cosi’ centrale nelle campagne di Trump e della Brexit. Questa e’ la vecchia ostilita’ nei confronti della scienza e della ragione insita nel conservatorismo storico con la sua preferenza per l’autorita’ di leader o di credenze religiose piuttosto che per la conoscenza.

Info:
https://www.sinistrainrete.info/politica/14268-alessandro-visalli-colin-crouch-identita-perdute-globalizzazione-e-nazionalismo.html
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858134061