Lavoro/Crouch

Colin Crouch – Identita’ perdute. Globalizzazione e nazionalismo – Laterza (2019)

Si e’ spesso sostenuto che gli immigrati determinano una riduzione nei salari, poiche’ dalla teoria economica elementare sembra chiaro che un aumento dell’offerta di lavoro senza un concomitante aumento della domanda porti a una riduzione del suo prezzo.
Ma nel presente caso l’immigrazione e’ solo una delle potenziali cause dell’aumento improvviso dell’offerta di lavoro. Tra le altre cause bisogna considerare l’incremento dell’occupazione femminile e la migrazione interna dalle citta’ e regioni depresse a quelle fiorenti […]
Ad esempio, nell’agricoltura stagionale (un settore importante per il lavoro degli immigrati), ci sono spesso carenze di manodopera locale, se non altro perche’ per chi vive in una societa’ ricca e’ difficile sopravvivere con salari stagionali.
Sara’ piu’ facile, invece, per un immigrato proveniente da un paese povero, che puo’ rientrare a casa nella fase di fuori-stagione e vivere in un’economia meno costosa grazie ai risparmi derivanti dal reddito ricevuto. Questi lavoratori non hanno alcun impatto negativo sulle retribuzioni locali nella nazione in cui si spostano, ma la loro spesa nell’economia
locale potrebbe aumentare i salari degli altri.
Inoltre, contribuiscono al pagamento delle tasse per
l’economia nazionale. Il fatto che siano disposti a lavorare secondo uno schema stagionale e per salari inaccettabili per chi vive in quelle regioni permette di mantenere bassi i prezzi di frutta e verdura, aumentando il valore dei salari degli altri.
Se venisse meno il lavoro degli immigrati, il settore si
trasferirebbe probabilmente in un altro Stato, con il primo che perderebbe l’aumento nei consumi e le imposte pagate dagli immigrati che ha scelto di respingere […]
In altri settori gli immigrati svolgono mansioni altamente o moderatamente qualificate in cui vi e’ carenza di manodopera locale, o perche’ vi e’ stata una formazione inadeguata o perche’ il lavoro e’ scarsamente attraente.
E’ il caso di molte attivita’ nei settori delle attivita’ ospedaliere, della salute e dell’assistenza. Se non ci fosse disponibilita’ di
lavoratori immigrati disponibili, i datori di lavoro sarebbero forse costretti ad aumentare i salari per assumere il personale locale. Ma la domanda dei consumatori (o, nel caso dei servizi pubblici, la disponibilità del governo al finanziamento) potrebbe essere insufficiente per sostenere un aumento dei salari. In tal caso una carenza di manodopera produrrebbe semplicemente una riduzione nell’offerta del servizio in questione. Molti ristoranti e centri di assistenza sarebbero chiusi se gli immigrati non fossero disposti a lavorare al loro interno.

Info:
https://www.sinistrainrete.info/politica/14268-alessandro-visalli-colin-crouch-identita-perdute-globalizzazione-e-nazionalismo.html
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858134061

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