Una serie di fattori rendono tutto piu’ difficile: la fine delle grandi ideologie politiche, la secolarizzazione religiosa, l’esposizione a una comunicazione sempre piu’ veloce e caotica, la complessita’ del mondo, tanto dal punto di vista tecnologico che culturale, solo per citarne alcuni.
Tutti ingredienti che tendono a rendere l’esperienza quotidiana obsoleta e strutturalmente inadeguata.
Cosi’, nelle societa’ avanzate, una quota crescente di popolazione si ritrova esposta a fenomeni che non comprende e di fronte ai quali i saperi consolidati e le culture popolari non bastano piu’ […]
In fondo, nel disegno del capitalismo della seconda meta’ del secolo, non era necessario che il cittadino consumatore capisse. Bastava creare le condizioni perche’ l’io potesse usare e consumare, senza farsi troppe domande.
In fondo, il buon funzionamento del mondo si realizza grazie ai saperi esperti che l’uomo della strada puo’ tranquillamente ignorare, affidandosi con fiducia a chi ne sa di piu’. L’esperto, capace di controllare con precisione ed efficacia un ambito specifico, prende il posto del sapiente, depositario di una visione olistica, densa di senso e senza pretesa di controllo.
«Tuttologo», anzi, diventa epiteto sprezzante nella societa’ dell’iperspecializzazione (che si concentra sul frammento perdendo l’insieme).
Il governo delle societa’ avanzate non puo’ essere lasciato nelle mani di incompetenti. Ed e’ su questa premessa che si fa strada l’approccio tecnocratico, fondato sull’efficienza e misurato in base all’appropriatezza e all’efficacia dei mezzi adoperati in vista di un determinato scopo.
Principi ben diversi da quelli democratici, che invece si fondano e si legittimano in base al riferimento a valori e alla capacita’ di ottenere consenso. Non a caso, nel corso degli ultimi decenni lo spazio occupato da tecnostrutture (pubbliche e private) che accumulano potere e ricchezza sulla base della propria competenza e conoscenza tecnica ha continuato a crescere, riportando in auge il modello di «governo degli esperti»
Info:
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/siamo-entrati-nella-supersociet-diventeremo-stupidi-o-pi-liberi
https://www.bioeticanews.it/il-libro-supersocieta-di-c-giaccardi-e-m-magatti/
https://www.pandorarivista.it/pandora-piu/liberta-nella-supersocieta/
https://www.c3dem.it/supersocieta-un-libro-di-magatti-e-giaccardi/
https://www.recensionedilibri.it/2022/06/16/giaccardi-magatti-supersocieta-ha-ancora-senso-scommettere-sulla-liberta/
https://ildomaniditalia.eu/la-super-societa-e-la-scommessa-sulla-liberta-in-un-saggio-di-chiara-giaccardi-e-mauro-magatti-recensione-sullosservatore-romano/