Si e’ cominciato con la carta di identita’ per certificare la cittadinanza statale.
E poi col cartellino da timbrare per attestare la condizione di lavoratore dipendente e controllare entrate e uscite dalla fabbrica o dall’ufficio.
Oggi, l’identificazione formale e’ necessaria per quasi tutto cio’ che facciamo: per comprare su Internet, rivolgerci a un ufficio pubblico, accedere alla sanita’, fare un esame all’universita’ servono il codice fiscale, il numero della tessera sanitaria, la carta di credito, la matricola universitaria, l’iban, lo Spid ecc. E piu’ di recente il green pass, il lasciapassare digitale che certifica il nostro stato di vaccinati.
Siamo dei codici. Perche’ per muoverci nel mondo digitalizzato delle relazioni economiche e istituzionali – dove nessuno ci conosce e non conosciamo nessuno – abbiamo bisogno di un marcatore alfanumerico per garantire chi siamo e tracciare cosa facciamo. Per contrastare abusi e truffe, ma non solo. Il codice traduce il nostro nome nel linguaggio binario dei computer, rendendolo compatibile al mondo dei big data.
Una sequenza di cifre e lettere, regno del neutro, dove non c’e’ piu’ maschio o femmina, giovane o vecchio, nativo o straniero. Possiamo cambiare mille identita’, usare un avatar o un nick ma non alterare i codici funzionali che ci rendono tracciabili.
Info:
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/siamo-entrati-nella-supersociet-diventeremo-stupidi-o-pi-liberi
https://www.bioeticanews.it/il-libro-supersocieta-di-c-giaccardi-e-m-magatti/
https://www.pandorarivista.it/pandora-piu/liberta-nella-supersocieta/
https://www.c3dem.it/supersocieta-un-libro-di-magatti-e-giaccardi/
https://www.recensionedilibri.it/2022/06/16/giaccardi-magatti-supersocieta-ha-ancora-senso-scommettere-sulla-liberta/
https://ildomaniditalia.eu/la-super-societa-e-la-scommessa-sulla-liberta-in-un-saggio-di-chiara-giaccardi-e-mauro-magatti-recensione-sullosservatore-romano/