In realta’ il progresso tecnologico e’ molto intensivo dal punto di vista dell’uso delle risorse, e costringe i ricercatori a seguire alcune strade di ricerca a discapito di altre.
Nella nostra societa’, le aziende devono concentrare i loro sforzi nella messa a punto di tecnologie che portino a risultati redditizi […]
Ne consegue che, come tutte le tecnologie moderne, queste offerte digitali sono ben lontane dall’essere “socialmente neutre”.
Internet, cosiì come e’ stato messo a punto dal governo degli Stati Uniti e modificato dalle imprese capitalistiche, non e’ l’unico Internet che potrebbe esistere. Altrettanto si potrebbe dire della robotica: scegliendo tra i possibili percorsi del progresso tecnologico, il controllo del capitale sul processo lavorativo resta di primaria importanza.
Le tecnologie in grado di conferire potere agli operai alla catena di montaggio non vengono sviluppate, mentre le tecnologie che permettono una sorveglianza minuziosa di quegli stessi operai stanno diventando rapidamente prodotti molti richiesti.
Queste peculiarita’ del cambiamento tecnologico nelle societa’ capitalistiche hanno implicazioni importanti per chiunque cerchi di trasformare i mezzi tecnici esistenti in nuovi strumenti in grado di emancipare.
E’ altamente inverosimile che i progressi tecnologici trainati dai profitti possano avere la meglio sull’ingrata fatica del lavoro umano in quanto tale, quanto meno da soli e specialmente quando la manodopera resta a basso costo, abbondante e facilmente sfruttabile.
Info:
https://effimera.org/capitalismo-in-declino-lautomazione-in-uneconomia-stagnante-di-alexis-moraitis-e-jack-copley/
https://www.malacoda.it/n-3-2023/il-futuro-del-lavoro-di-fronte-alla-robotica-serviranno-i-migranti/
https://newleftreview.org/issues/ii120/articles/aaron-benanav-automation-and-the-future-of-work-2
https://futura.news/lautomazione-mette-a-rischio-il-mercato-del-lavoro/