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Fareed Zakaria – Il mercato non basta. Dieci lezioni per il mondo dopo la pandemia – Feltrinelli (2021)

In quasi tutte le ere la storia avanza lungo i sentieri battuti, e i cambiamenti sono difficili. Ma il nuovo coronavirus ha ribaltato la societa’.
La gente e’ disorientata.
Le cose stanno gia’ cambiando, e in un’atmosfera del genere ulteriori cambiamenti sono piu’ facili di prima.
Pensate solo ai cambiamenti che abbiamo accettato nella nostra esistenza a causa della pandemia. Abbiamo accettato di isolarci per lunghi periodi. Abbiamo lavorato, tenuto riunioni e discussioni intimamente personali parlando al portatile. Abbiamo seguito corsi in rete e ci siamo fatti visitare da dottori e terapisti usando la telemedicina.
In un mese le aziende hanno cambiato politiche che di solito ci sarebbero voluti anni per rivedere. Dalla sera alla mattina le citta’ hanno trasformato le strade in tante aree pedonali e i marciapiedi sono diventati bar all’aperto. L’atteggiamento verso le persone precedentemente ignorate o snobbate sta cambiando, come possiamo vedere nella formula di recente adozione “lavoratori essenziali”.
E i governi hanno aperto i cordoni della borsa a livelli un tempo inimmaginabili, che potrebbero portare a una molto maggiore disponibilita’ a investire in futuro.
Questi cambiamenti potrebbero essere l’inizio di qualcosa di nuovo oppure semplici contrattempi transitori.
Abbiamo tanti possibili futuri di fronte a noi. Potremmo decidere di rinchiuderci e scegliere il nazionalismo e il gretto interesse oppure vedere in questa pandemia globale un incitamento alla cooperazione e all’intervento globali. […]
Guardiamo l’Unione Europea. All’inizio la pandemia ha spinto i suoi membri alla chiusura. Hanno sigillato i confini, hanno fatto a gara per aggiudicarsi il materiale sanitario e si sono accusati a vicenda di venalita’ e malizia. La popolazione era fortemente contraria alla Ue nei paesi piu’ colpiti come l’Italia. Ma dopo lo choc iniziale gli europei hanno iniziato a riflettere su come gestire le ricadute del Covid-19, ammettendo che il virus stava sottoponendo a uno stress senza precedenti il continente, e in particolare i suoi membri piu’ deboli.
Grazie alla saggia guida delle maggiori potenze, Francia e Germania, nonche’ dei vertici della Ue, si e’ giunti nel luglio del 2020 a un accordo per emettere bond europei che consentiranno ai paesi piu’ poveri di accedere a fondi che sono in pratica garantiti dai piu’ ricchi. Potra’ anche sembrare un dettaglio tecnico, pero’ e’ un clamoroso passo in avanti verso un’Europa piu’ profondamente connessa. I leader europei hanno visto la direzione in cui li spingeva il Covid-19 e hanno reagito. Una pandemia che all’inizio separava le nazioni potrebbe dimostrarsi il catalizzatore di quell’unione piu’ coesa da tempo cercata.
Possiamo vedere in atto in tutto il mondo la medesima tensione tra integrazione e isolazionismo. La pandemia spinge i principali paesi a guardare esclusivamente a se stessi, ma i leader illuminati capiranno che l’unica vera soluzione a problemi come le pandemie – cosi’ come il cambiamento climatico e la cyberguerra – e’ guardare all’esterno, verso una cooperazione maggiore e migliore.

Info:
https://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/il-mercato-non-basta/
https://www.sivempveneto.it/la-lezione-della-pandemia-esce-anche-in-italia-lultimo-libro-di-fareed-zakaria-esperto-di-geopolitica-e-analista-della-cnn-ecco-perche-il-mercato-non-basta-a-risollevarci/
https://www.libreriavolare.it/recensioni-libri/saggistica/quello-che-ci-unisce-e-il-mercato-non-basta/
https://www.repubblica.it/cultura/2021/05/26/news/l_intervista_la_lezione_della_pandemia-302900481/

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