Dopo essere salito dal 14,5 al 18,1% tra il 1500 e il 1900, il peso demografico dell’Europa sul totale del mondo era crollato alla fine del secolo all’8,2%.
In termini numerici: nel 1900, su 1634 milioni di esseri umani, 404 milioni vivevano in Europa (Russia compresa), 138 in Africa, 165 nelle Americhe e 921 in Asia. Cento anni piu’ tardi, su 6115 milioni di esseri umani, gli europei erano solo 727, gli africani 819, gli americani 840 (solo 313 dei quali in Nord America) e gli asiatici 3698 (dei quali 1269 in Cina e 1054 in India). Con una tendenza inequivocabile al ridimensionamento, per di piu’, spinto dalla diminuzione continua della natalita’ e dal conseguente invecchiamento della popolazione.
Nel 2025, su una popolazione mondiale cresciuta a 8 miliardi, gli europei (russi compresi) sarebbero rimasti 744 e i nordamericani sarebbero cresciuti a 383. In compenso, gli africani sarebbero saliti a 1417, gli asiatici a 4667 e gli abitanti dell’America latina e dei Caraibi a 669. In sintesi: europei occidentali e nordamericani, che all’inizio del Novecento costituivano circa un quarto della popolazione mondiale, ne avrebbero costituito poco piu’ di un decimo centoventi anni dopo […]
All’inizio del Novecento […] dei circa 40 Stati presenti allora, ben 16 si trovavano in Europa e 18 nelle Americhe, contro 5 o 6 in Asia e forse 2 in Africa […]
Nel 1920, dei 59 Stati presenti nel sistema internazionale 27 erano europei, 20 americani, 3 africani (tra i quali il Sudafrica membro del Commonwealth britannico), 7 asiatici e 2 (anch’essi di ascendenza occidentale: Australia e Nuova Zelanda) in Oceania […]
Nel 1960, la somma degli Stati di nuova indipendenza africani (26) e asiatici (29) supero’ per la prima volta quella degli Stati dell’Europa (28) e del continente americano (22). Venticinque anni piu’ tardi, alla vigilia del collasso del bipolarismo, i 29 Stati europei erano ormai surclassati dai 35 Stati americani, dai 50 africani, dai 40 asiatici e dai 7 dell’Oceania – una trasformazione destinata a tradursi, nella istituzione-simbolo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, nel periodico e sempre piu’ frequente disallineamento tra il Consiglio di sicurezza dominato dal diritto di veto delle grandi potenze e l’Assemblea generale dominata dai paesi di nuova indipendenza.
Info:
https://veripa.org/il-suicidio-della-pace-capire-il-crollo-dellordine-internazionale/
https://www.barbadillo.it/120664-nel-suicidio-della-pace-lautopsia-delloccidente-neocoloniale/
https://www.esodoassociazione.it/site/index.php/i-nostri-temi/segnalazioni-editoriali/835-il-suicidio-della-pace
https://www.ilgiornale.it/news/alessandro-colombo-spiega-lotta-terrore-abbia-causato-fine-2460103.html
https://www.lafionda.org/2025/04/13/dopo-la-disunita-del-mondo-colombo-su-guerra-e-disordine-internazionale/