Economia di mercato/Barba

Aldo Barba, Massimo Pivetti – La scomparsa della sinistra in Europa – Meltemi (2016)

Mentre tutte le economie possono riuscire a crescere simultaneamente attraverso l’espansione dei loro mercati interni, una crescita simultanea di tutte attraverso le esportazioni nette di beni e servizi e’ inconcepibile: alle esportazioni nette delle une corrispondono necessariamente importazioni nette da parte delle altre.
La via tedesca al sostegno dell’occupazione non e’ percorribile dall’insieme dei Paesi capitalisti.
Ci troviamo pertanto in Europa di fronte al seguente paradosso: in un’unione di mezzo miliardo di persone, il ruolo di guida viene lasciato a una nazione che alla sua totale inadeguatezza storico-culturale a svolgerlo, somma il fatto che, pur essendo divenuta a seguito della riunificazione la maggiore nazione europea, non cresce e non trascina la crescita degli altri attraverso l’espansione continua del proprio cospicuo mercato interno, ma si adopra invece con ogni mezzo per vendere agli altri i volumi crescenti di produzione che la sua atavica parsimonia non le consente di assorbire.
Il grado di successo di questa strategia di crescita dipende crucialmente dalla misura in cui essa non sia perseguita anche dai suoi partner commerciali.
Non appena la flessibilita’ del mercato del lavoro e l’austerita’ hanno incominciato ad essere imitate da tutti in Europa e la domanda proveniente dai Paesi in via di sviluppo ha rallentato, la contrazione dei livelli di vita per la maggioranza della popolazione e’ diventato un disastro continentale, destinato a coinvolgere presto o tardi la stessa “nazione guida”.

Info:
https://appelloalpopolo.it/?p=26090
https://www.sinistrainrete.info/politica-economica/11279-aldo-barba-e-massimo-pivetti-la-scomparsa-della-sinistra-in-europa.html
http://mondifantastici.blogspot.com/2018/04/la-scomparsa-della-sinistra-in-europa.html

Economia di mercato/Barba

Aldo Barba, Massimo Pivetti – La scomparsa della sinistra in Europa – Meltemi (2016)

In un contesto di tendenziale stagnazione, per i capitalisti e i loro rappresentanti l’unico modo per poter continuare ad assicurarsi la crescita dei profitti e’ quello di accaparrarsi una quota piu’ grande del prodotto sociale, abbassando i salari e appropriandosi di pezzi dell’apparato produttivo precedentemente riservati allo Stato […]
Le privatizzazioni, avviate in Europa dalla destra alla fine degli anni Settanta, raggiunsero il loro apice nel corso degli anni Novanta ad opera soprattutto di forze politiche di sinistra: in Francia Jospin, dal 1997 al 2002, privatizzo’ piu’ dei governi Balladur e Juppe; in Italia, tra il 1996 e il 2000 i governi Prodi, D’Alema e Amato realizzarono le grandi privatizzazioni delle banche e delle telecomunicazioni; in Inghilterra, Blair apri’ all’impresa privata il territorio dei servizi pubblici essenziali (carceri, ospedali e istruzione) attraverso le privatizzazioni striscianti dei partenariati pubblico-privato […]
Meritano pero’ qui di essere innanzitutto segnalati due filoni di pensiero nei quali ha finito per riconoscersi una parte della sinistra antagonista. Da un lato, la militanza ecologista ha favorito un crescente diffondersi al suo interno di una sorta di ideologia della frugalita’, ossia di un punto di vista ostile alla crescita economica tout court, indipendentemente dal contesto culturale e dalle politiche suscettibili di promuoverla.
Dall’altro e indipendentemente dal filone della “decrescita”, anche all’interno della sinistra antagonista si e’ finito per flirtare con la tesi […] secondo cui fattori strutturali di natura tecnologica e demografica, piuttosto che linee di politica economica riflettenti i rapporti di forza venutisi a stabilire all’interno del capitalismo avanzato nel corso degli ultimi decenni, avrebbero determinato una sua ineludibile tendenza alla stagnazione.
Per il primo di questi due punti di vista la crescita della produzione e del consumo non sarebbe auspicabile e andrebbe combattuta; per il secondo, auspicabile o meno, la crescita sarebbe in ogni caso impedita da fattori oggettivi e le politiche economiche potrebbero farci ben poco […]
La sinistra europea si e’ suicidata.
La sua scomparsa non puo’ essere spiegata in termini di opportunismo politico: l’abbandono nel corso degli ultimi decenni dei suoi programmi di progresso economico e sociale, lungi dall’ampliare e consolidare la base del suo potere, ha portato sistematicamente alla perdita del consenso che proprio quei programmi le avevano assicurato nel corso dei Trenta gloriosi.
D’altro canto, non e’ evidentemente neppure spiegabile in termini di opportunismo individuale, sebbene quest’ultimo sia stato per numerosi esponenti della sinistra estremamente remunerativo sotto il profilo del carrierismo e dell’arrampicamento sociale: per quanto vergognosa possa essere stata la sua fine, significherebbe confondere le cause con gli effetti

Info:
https://appelloalpopolo.it/?p=26090
https://www.sinistrainrete.info/politica-economica/11279-aldo-barba-e-massimo-pivetti-la-scomparsa-della-sinistra-in-europa.html
http://mondifantastici.blogspot.com/2018/04/la-scomparsa-della-sinistra-in-europa.html

Economia di mercato/Barba

Aldo Barba, Massimo Pivetti – La scomparsa della sinistra in Europa – Meltemi (2016)

Scegliendo il 1979 come punto di svolta, nel corso dei trent’anni precedenti, i cosiddetti Trenta gloriosi, il prodotto si era infatti piu’ che triplicato negli Stati Uniti, quasi quadruplicato in Francia, piu’ che quadruplicato in Germania e Italia, decuplicato in Giappone […]
Nel corso dei trent’anni successivi, gli Stati Uniti avevano poco piu’ che raddoppiata la produzione, mentre Francia, Germania, Italia e Giappone non erano riusciti a raggiungere nemmeno questo piu’ modesto risultato. Eccezion fatta per la Gran Bretagna […]
In tutti i principali Paesi del capitalismo avanzato il tasso di crescita si era ridotto significativamente, raggiungendo in Francia, Germania e Italia livelli inferiori ad un terzo di quelli dei Trenta gloriosi.
Tra il 1951 e il 1978 la crescita annua in questi tre Paesi fu, in media, superiore al 5 per cento; tra il 1979 e il 2008 fu del 2 per cento; tra il 2008 e il 2015 la Germania crebbe dell’1 per cento, la Francia dello 0,4 per cento, l’Italia del -1 per cento.
In ognuno di questi Paesi, nel corso degli anni Settanta, una crescita annua inferiore al 4 per cento era normalmente considerata un risultato deludente.-

Info:
https://www.sinistrainrete.info/politica-economica/11279-aldo-barba-e-massimo-pivetti-la-scomparsa-della-sinistra-in-europa.html
https://tempofertile.blogspot.com/2016/11/aldo-barba-massimo-pivetti-la-scomparsa.html