Il NGEU rappresenta, non vi e’ dubbio, un enorme passo avanti compiuto dall’UE, una vera e propria svolta epocale, in termini di strumenti comuni di politica economica.
Basti ricordare che l’approvazione del nuovo programma ha permesso di superare – si potrebbe dire finalmente – due tabu’ che resistevano da anni nel processo d’integrazione europea: il primo era il rifiuto di qualsiasi forma di emissione di debito comune in quantita’ significativa, come invece prevede il nuovo programma; il secondo, l’opposizione a trasferimenti fiscali espliciti tra paesi membri, pur a carattere temporaneo, quali quelli del NGEU diretti a favorire i paesi piu’ colpiti dalla pandemia e dai suoi costi.
Per riassumere, l’intervento dell’Europa per contrastare la drammatica crisi pandemica ha esteso l’area delle sue politiche e dei suoi strumenti prevedendo investimenti in un piano per la sanita’, risorse per il mercato del lavoro, risorse (molte a fondo perduto) per le riforme e gli investimenti nella crescita verde e sostenibile.
L’azione della BCE, nel frattempo, ha garantito liquidita’ per reagire all’emergenza (circa 2,3 trilioni di euro fino alla primavera del 2022), pur nella consapevolezza che la politica monetaria non potra’ sostituirsi indefinitamente alla politica di bilancio e alle misure strutturali.
Info:
https://www.letture.org/partita-a-tre-dove-va-l-economia-del-mondo-paolo-guerrieri
https://archivio.blitzquotidiano.it/libri/italia-che-fine-fara-paolo-guerrieri-scruta-il-futuro-partita-a-tre-dove-va-leconomia-del-mondo-3407568/
