GreenNewDeal/Boitani

Andrea Boitani – L’illusione liberista. Critica all’ideologia di mercato – Laterza (2021)

Scomponendo la crescita mondiale per Paesi, al fine di vedere quali contribuiscano di piu’ all’aumento delle emissioni se guardiamo ai valori pro capite e «se addebitiamo le emissioni al luogo in cui avviene il consumo, allora i nordamericani consumano 22,5 tonnellate di CO2 [e altri gas serra] l’anno pro capite, gli europei occidentali 13,1, i cinesi 6 e gli abitanti del subcontinente indiano solo 2» […]
C’e’ poi una forte disuguaglianza anche nelle emissioni per fasce di reddito: «Il 10% della popolazione mondiale (i maggiori inquinatori) contribuisce grosso modo al 50% delle emissioni di anidride carbonica, mentre il 50% che inquina meno contribuisce a poco piu’ del 10%» […]
Ma quali sono i settori economici che piu’ contribuiscono alle emissioni climalteranti?
Non sorprende che i settori energivori dell’industria, dei trasporti e della climatizzazione residenziale e commerciale contribuiscano per oltre il 73% alle emissioni totali a livello mondiale. Il contributo dei trasporti e’ complessivamente il 16,2 (che sale al 22% se si guarda alla sola CO2). Nella stessa misura pesano il riscaldamento (17,5), l’agricoltura e l’allevamento (18,4). Molto meno i processi industriali legati alla petrolchimica e al cemento (5,2) e i rifiuti (3,2). Interessante che la filiera del cibo, compresa la trasformazione, il confezionamento e il trasporto contribuisca per il 25% circa.
Queste informazioni sono importanti perche’ ci dicono dove dovremmo/potremmo mettere le mani prioritariamente per ridurre le emissioni

Info:
https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/21400-andrea-boitani-l-illusione-liberista.html
https://www.genteeterritorio.it/lillusione-liberista/
https://www.lavoce.info/archives/91181/l-illusione-liberista/
https://www.soloriformisti.it/quel-diavolo-del-liberismo/
https://www.eticaeconomia.it/lillusione-liberista/

GreenNewDeal/Khanna

Parag Khanna – Connectography. Le mappe del futuro ordine mondiale – Fazi (2016)

Il mondo potrebbe fra non molto essere diviso in luoghi vivibili e luoghi invivibili.
Persino executive dell’energia come l’ex CEO di BP , John Browne, affermano che i combustibili fossili fanno male alla Terra allo stesso modo in cui il fumo fa male al corpo umano.
James Lovelock, lo scienziato-attivista che conio’ negli anni Settanta il termine “Gaia” per descrivere il pianeta come un ecosistema unificato, ritiene che, per colpa nostra, la Terra abbia la febbre.
Secondo le sue prognosi, nel giro di venticinque anni Londra sara’ sott’acqua, l’Europa del sud assomigliera’ al deserto del Sahara, le Alpi saranno prive di neve, le barriere coralline del tutto scomparse; la popolazione mondiale potrebbe crollare dell’80 per cento entro la fine del secolo.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/connectography-parag-khanna-connettivita/
https://www.anobii.com/books/Connectography/9788893250566/011e9f0a9e3362e2e0
https://www.intrattenimento.eu/recensioni/connectography-recensione-parag-khanna/

GreenNewDeal/Rifkin

Jeremy Rifkin – Un Green New Deal globale – Mondadori (2019)

Generare elettricita’ da fonti di energia centralizzate come il carbone, il petrolio e il gas naturale, la cui estrazione, trasporto e trasformazione in energia elettrica in rete richiedono grandi capitali […] ha inevitabilmente portato alla nascita di aziende gigantesche verticalmente integrate per creare economie di scala e restituire profitti agli investitori.
Le nuove energie verdi, invece, sono distribuite anziche’ centralizzate.
Il sole splende ovunque, come ovunque soffia il vento, il che significa che essi possono essere intercettati dappertutto, sui tetti e sul terreno, favorendo la nascita di milioni di micrositi di produzione di energia.
Il passaggio dai combustibili fossili all’energia verde significa «power to the people», in senso sia figurato sia letterale, perche’ consente a centinaia di milioni di persone di divenire produttori della propria energia ed elettricita’ dove lavorano e vivono.
E’ l’inizio della grande democratizzazione del potere nelle comunita’ di tutto il mondo

Info:
https://www.vita.it/it/article/2019/10/15/jeremy-rifkin-un-green-new-deal-globale-per-dare-forza-alleconomia-soc/152979/
https://www.piegodilibri.it/recensioni/un-green-new-deal-globale-jeremy-rifkin/
https://www.techeconomy2030.it/2020/04/24/3-lezioni-dal-libro-di-jeremy-rifkin-un-green-new-deal-globale/

 

GreenNewDeal/Pettifor

Ann Pettifor – Il Green New Deal. Cos’e’ e come possiamo finanziarlo – Fazi (2020)

Il Climate Disclosure Project ha stilato un elenco delle principali imprese inquinanti dal 1998 a oggi.
Queste includono: Exxon Mobil, Shell, BP, Chevron, Peabody, Total e BHP Billiton.
Le principali imprese statali includono: l’Arabia Saudita, la Gazprom, la National Iranian Oil, la Coal India, la Pemex e la CNPC (Petro China).
Le emissioni di carbone della Cina sono rappresentate dallo Stato, i cui principali produttori statali includono il gruppo Shenhua, la Datong Coal Mine Group e la China National Coal Group.
Sono queste imprese che dovrebbero farsi carico del costo della transizione energetica globale, non i comuni cittadini […]
Uno dei settori piu’ inquinanti e’ il settore aereo, ed e’ sbagliato che non vengano pagate le accise sul carburante aereo in tutta l’Unione Europea (a differenza degli Stati Uniti, dell’Australia, del Giappone, del Canada e dell’Arabia Saudita) e che non venga addebitata l’IVA sulla vendita dei biglietti aerei.
Ridurre l’attivita’ sia delle compagnie aeree che dell’industria marittima – tra i principali responsabili dell’aumento dei livelli di carbonio – rappresenta dunque una priorita’ assoluta per il Green New Deal.

Info:
https://www.money.it/Green-New-Deal-cos-e-significato-cosa-prevede
https://www.iconaclima.it/sostenibilita/vivere-green/consigli-di-lettura-il-green-new-deal-di-ann-pettifor/
https://www.alliancesud.ch/it/politica/politica-fiscale-e-finanziaria/il-green-new-deal-secondo-pettifor