Green New Deal/Bremmer

Ian Bremmer – Il potere della crisi. Come tre minacce e la nostra risposta cambieranno il mondo – Egea (2022)

Il Sole proietta il calore verso la Terra.
La nostra atmosfera rimanda una parte di quel calore nello spazio, evitando che il pianeta diventi troppo caldo per ospitare la vita. Allo stesso tempo, l’anidride carbonica nell’atmosfera cattura una quantita’ sufficiente di quel calore e impedisce che il nostro pianeta diventi una gigantesca sfera di ghiaccio.
Ne’ troppo caldo, ne’ troppo freddo.
Questo «effetto serra naturale» rende possibili tutte le forme di vita sul pianeta […]
Tutto il petrolio, il gas e il carbone che abbiamo usato per produrre energia e alimentare le nostre economie hanno pompato molta piu’ anidride carbonica nell’atmosfera. Un sesto di tutte le emissioni di carbonio della storia umana e’ stato prodotto nel decennio che va dal 2010 al 2020.
E’ un dato di fatto sconcertante. E ha fatto si’ che venisse intrappolata una quantita’ maggiore di raggi solari e quindi di calore.
La distruzione delle foreste del pianeta non fa che peggiorare le cose, perche’ gli alberi, e i terreni su cui crescono, immagazzinano carbonio. L’Amazzonia ha perso piu’ copertura forestale nel 2019 che in qualsiasi periodo del decennio precedente […], ma le foreste sono sotto assedio anche in Africa centrale, nel Sudest asiatico e altrove.
La perdita globale totale di foreste tropicali primarie avvenuta nel solo 2019 coprirebbe un’area grande quasi quanto la Svizzera.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/il-potere-della-crisi-dal-nuovo-libro-di-ian-bremmer/
https://www.agi.it/cultura/news/2022-07-17/libri-bremmer-potere-crisi-scelte-future-17449689/
https://www.viasarfatti25.unibocconi.it/notizia.php?idArt=24613
https://www.linkiesta.it/2022/07/ian-bremmer-il-potere-della-crisi-estratto/
https://fuoricollana.it/il-potere-della-crisi-la-crisi-del-potere/3/
https://www.repubblica.it/cultura/2022/09/28/news/ian_bremmer_politilogo_ucraina_russia_putin-367707969/

Green New Deal/Fraser

Nancy Fraser – Capitalismo cannibale. Come il sistema sta divorando la democrazia, il nostro senso di comunita’ e il pianeta – Laterza (2023)

Insieme, il riscaldamento globale e la deforestazione hanno reso inospitali gli habitat di innumerevoli specie, innescando migrazioni di massa, creando nuove stressanti prossimita’ tra organismi precedentemente distanti e favorendo nuove trasmissioni di agenti patogeni tra di essi.
Questa dinamica ha gia’ provocato una serie di epidemie virali, ciascuna delle quali passata dai pipistrelli all’uomo attraverso un «ospite amplificatore»: l’Hiv attraverso gli scimpanze’, il virus Nipah attraverso i maiali, la Sars attraverso gli zibetti, la Mers attraverso i cammelli e ora il Covid-19, forse trasmesso attraverso i pangolini.
Ne arriveranno altre.
Queste epidemie sono i sottoprodotti non accidentali di un ordine sociale che mette la natura alla merce’ del capitale.
Incentivati ad appropriarsi della ricchezza biofisica nel modo piu’ rapido ed economico possibile, senza alcun obbligo di riparazione o reintegrazione, i capitalisti ammassano profitti decimando le foreste pluviali e bombardando l’atmosfera con i gas serra.
Orientati verso l’accumulazione in ogni epoca, con il neoliberismo questi operatori hanno visto il proprio potere aumentare enormemente e hanno scatenato una cascata crescente di piaghe letali.

Info:
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_rep.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_lalettura.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_corsera.pdf
https://jacobinitalia.it/#facebook
https://jacobinitalia.it/il-capitalismo-cannibale/

Economia di mercato/Hickel

Jason Hickel – The divide. Guida per risolvere la disuguaglianza globale – il Saggiatore (2018)

La tendenza recente piu’ inquietante e’ probabilmente il fatto che il land grabbing oggi viene fatto anche in nome della causa piu’ progressista del secolo: la mitigazione dei cambiamenti climatici.
Nel 2005 le Nazioni Unite e la Banca mondiale iniziarono a elaborare una nuova strategia volta a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, nota con l’acronimo Redd (che sta per Reducing Emissions from Deforestation and Forest Degradation, Riduzione delle emissioni da deforestazione e degrado delle foreste).
La strategia Redd permette alle imprese dei paesi ricchi di acquistare crediti di emissioni per aggirare i limiti da cui sono gravati, e utilizza il ricavato per proteggere le foreste nei paesi in via di sviluppo ed evitare che vengano abbattute a fini commerciali.
In sostanza, l’innovazione di questa strategia sta nel riconoscere che il nostro attuale modello economico attribuisce valore alle foreste soltanto quando gli alberi vengono abbattuti e trasformati in merce; […] ma quando vengono distrutte rilasciano nell’atmosfera enormi quantita’ di questo gas: la deforestazione e’ responsabile del 20 per cento delle emissioni mondiali di gas serra.
La strategia Redd tenta di rimediare a questo segnale di prezzo errato consentendo ai proprietari delle foreste di realizzare profitti non abbattendo gli alberi, riconoscendo che la foresta fornisce un importante «servizio ambientale» a tutta l’umanita’ e che di conseguenza bisogna attribuirle un valore economico […]
La strategia Redd sta anche incoraggiando una nuova ondata di accaparramenti di terre: multinazionali e stati si precipitano ad acquistare foreste nei paesi in via di sviluppo al fine di incassare compensazioni, una pratica ormai nota come carbon colonialism.
Alcuni sfruttano le lacune presenti nella strategia Redd, che in pratica consentono l’abbattimento delle foreste originarie purche’ ne vengano piantate di nuove altrove, anche se le nuove foreste sono in realta’ piantagioni […]
l’intera idea alla base dei crediti di emissioni e’ quella di consentire a chi inquina di evitare di ridurre le proprie emissioni pagando.

Info:
https://www.ibs.it/the-divide-guida-per-risolvere-libro-jason-hickel/e/9788842824961/recensioni
https://www.culturamente.it/libri/politica-economica-jason-hickel/
https://www.ilsaggiatore.com/libro/the-divide/

 

GreenNewDeal/Rifkin

Jeremy Rifkin – Un Green New Deal globale – Mondadori (2019)

La maggior parte della gente rimarrebbe probabilmente scioccata se scoprisse che […] il bestiame e’ responsabile di gran parte delle emissioni agricole di gas serra dovute all’attivita’ umana.
Il bestiame, in primo luogo i bovini, pascola sul 26 per cento della terra libera dai ghiacci del nostro pianeta.
Attualmente vi sono sulla Terra circa 1,4 miliardi di mucche, che emettono una gran quantita’ di metano, un gas serra il cui potenziale di riscaldamento globale e’ 25 volte quello del biossido di carbonio (CO2).
Le mucche rilasciano inoltre con le feci ossido di azoto, il cui potenziale di riscaldamento globale e’ 296 volte maggiore di quello del CO2 […]
Rispetto alla produzione di comuni fonti proteiche vegetali, «la carne bovina e di altri ruminanti … richiede, per unita’ di proteine consumate, oltre venti volte piu’ terra e causa l’emissione di oltre venti volte piu’ gas serra dei legumi», il che rende la produzione intensiva di bovini e la relativa zootecnia incredibilmente inefficienti.
C’e’ poi un’altra triste realta’: la causa principale della deforestazione in molti paesi del mondo e’ la creazione di pascoli per il bestiame, il che significa un numero molto minore di alberi in grado di assorbire le emissioni di gas serra

Info:
https://www.vita.it/it/article/2019/10/15/jeremy-rifkin-un-green-new-deal-globale-per-dare-forza-alleconomia-soc/152979/
https://www.piegodilibri.it/recensioni/un-green-new-deal-globale-jeremy-rifkin/
https://www.techeconomy2030.it/2020/04/24/3-lezioni-dal-libro-di-jeremy-rifkin-un-green-new-deal-globale/

GreenNewDeal/Boitani

Andrea Boitani – L’illusione liberista. Critica all’ideologia di mercato – Laterza (2021)

Scomponendo la crescita mondiale per Paesi, al fine di vedere quali contribuiscano di piu’ all’aumento delle emissioni se guardiamo ai valori pro capite e «se addebitiamo le emissioni al luogo in cui avviene il consumo, allora i nordamericani consumano 22,5 tonnellate di CO2 [e altri gas serra] l’anno pro capite, gli europei occidentali 13,1, i cinesi 6 e gli abitanti del subcontinente indiano solo 2» […]
C’e’ poi una forte disuguaglianza anche nelle emissioni per fasce di reddito: «Il 10% della popolazione mondiale (i maggiori inquinatori) contribuisce grosso modo al 50% delle emissioni di anidride carbonica, mentre il 50% che inquina meno contribuisce a poco piu’ del 10%» […]
Ma quali sono i settori economici che piu’ contribuiscono alle emissioni climalteranti?
Non sorprende che i settori energivori dell’industria, dei trasporti e della climatizzazione residenziale e commerciale contribuiscano per oltre il 73% alle emissioni totali a livello mondiale. Il contributo dei trasporti e’ complessivamente il 16,2 (che sale al 22% se si guarda alla sola CO2). Nella stessa misura pesano il riscaldamento (17,5), l’agricoltura e l’allevamento (18,4). Molto meno i processi industriali legati alla petrolchimica e al cemento (5,2) e i rifiuti (3,2). Interessante che la filiera del cibo, compresa la trasformazione, il confezionamento e il trasporto contribuisca per il 25% circa.
Queste informazioni sono importanti perche’ ci dicono dove dovremmo/potremmo mettere le mani prioritariamente per ridurre le emissioni

Info:
https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/21400-andrea-boitani-l-illusione-liberista.html
https://www.genteeterritorio.it/lillusione-liberista/
https://www.lavoce.info/archives/91181/l-illusione-liberista/
https://www.soloriformisti.it/quel-diavolo-del-liberismo/
https://www.eticaeconomia.it/lillusione-liberista/