Societa’/Stigkitz

La strada per la libertà. L’economia e la societa’ giusta – Joseph E. Stiglitz – Einaudi (2024)


Il pensiero che le persone possano essere acquistate e vendute o date a noleggio come una proprieta’ qualsiasi e’ intollerabile.
Eppure, quando giunse il momento di porre fine alla schiavitu’ nella maggior parte dei Paesi, erano gli schiavisti a essere indennizzati per la perdita dei diritti di proprieta’, non le persone in precedenza ridotte in schiavitu’.
Il fatto che qualcuno volesse indennizzare le persone che avevano sottratto il frutto del lavoro altrui, per non parlare della loro liberta’, rafforza la conclusione che la proprieta’ e’ un costrutto sociale […]
Possedere il brevetto di un medicinale salvavita mi da’ o mi dovrebbe dare il diritto di farlo pagare quanto voglio?
Gli Stati Uniti e l’Europa danno risposte differenti. Negli Stati Uniti, se il mio potere monopolistico e’ acquisito in maniera legittima, posso imporre qualsiasi prezzo io desideri. In Europa, gli abusi di posizione dominante non sono consentiti.
E’ un’altra dimostrazione del fatto che i mercati vengono definiti dalle regole imposte. In questo caso, credo sia chiaro quale sistema e’ migliore, ma e’ chiaro anche perche’ gli Stati Uniti hanno adottato il proprio.
Non perche’ dia risultati migliori. Ma perche’ in America i potenti, e in particolare le principali case farmaceutiche, hanno maggior peso nel fissare le regole.
Osservando le cose con gli occhi di qualcuno abituato alle norme europee, gli enormi extraprofitti delle case farmaceutiche americane che sfruttano il proprio potere monopolistico non hanno legittimita’ morale […]
Le regole determinano sia il funzionamento dell’economia sia la distribuzione del reddito che ne emerge […]
Ci sono molti possibili insiemi di regole e percio’ ci sono molte possibili distribuzioni di reddito in un mercato concorrenziale. Nessuno dipende dalla legge naturale e neppure dalle leggi naturali del pensiero economico, ma piuttosto dalle leggi create all’interno del nostro ordinamento politico tramite un procedimento politico a cui danno forma persone dotate di potere politico.
E’ questo il punto. Non possiamo scindere l’attuale distribuzione del reddito e della ricchezza dalla distribuzione attuale e storica del potere. Chi ha il potere tipicamente, anche se non sempre, cerca di perpetuarlo. Anche se possono appellarsi a idee di equita’ e giustizia mentre modellano le regole economiche e politiche, i potenti possono naturalmente, involontariamente o attivamente piegare quelle regole a favore dei loro interessi.

Geoeconomia/Barca

Fabrizio Barca – Disuguaglianze e Conflitto, un anno dopo. Dialogo con Fulvio Lorefice – Donzelli (2023)

La chiusura dell’Unione europea a ogni azione che riduca il potere monopolistico di controllo della conoscenza […] ha assunto tratti gravi in occasione della pandemia.
Di fronte alla proposta avanzata nell’ottobre 2020 all’Omc da India e Sudafrica di attivare la clausola di sospensione dei diritti di proprieta’ intellettuale previsti dagli Accordi Trips, la posizione dell’Unione europea e della presidente della Commissione e’ di immediata opposizione. Questa viene reiterata nel maggio 2021, quando l’amministrazione Biden esprime un’improvvisa apertura.
Leggendo l’interessante ricostruzione Who Killed the Covid Vaccine Waiver? da parte di «Politico» (novembre 2022), che descrive la massiccia azione di lobbying europea delle Big Pharma, si e’ colpiti dalla forte e diffusa adesione dei vertici amministrativi e politici della Commissione all’idea che la sospensione avrebbe minacciato il contrasto della pandemia, in quanto l’assunzione di rischio da parte delle imprese farmaceutiche sarebbe il motore per arrivare ai vaccini e tale rischio ben motiva extra-profitti oligopolistici.
I dati disponibili smentiscono seccamente questa tesi e la scelta compiuta.
In base a uno studio commissionato dal Parlamento europeo […] per nove vaccini, risultano, per il periodo 2020-21, i seguenti importi delle «spese a rischio», ossia realizzate prima dell’autorizzazione dei vaccini: quelle delle imprese produttrici sono stimabili in 15-16 miliardi di euro, di cui 4-5 in Ricerca e Sviluppo e circa 11 in investimenti di produzione; quelle venute dall’esterno (in larghissima maggioranza dagli Stati) sono pari a 29 miliardi di euro, di cui 9 di contributi alle imprese (per l’80% di fonte pubblica e in larga misura dagli Usa) e 20 di spese pubbliche di pre-acquisto, che abbattono i rischi imprenditoriali (per la metà dall’Europa).
Il grosso del rischio lo hanno dunque assunto gli Stati, con i fondi pubblici di tutti noi.
Bene hanno fatto ad assumere questo rischio, ma male hanno poi fatto a non esercitare il potere di decisione e controllo che, proprio in una logica di mercato, deriva dall’avere sostenuto la maggioranza del rischio. Le decisioni e il controllo sono stati invece lasciati alla «minoranza», e cosi’ ci siamo ritrovati con vaccini acquistati dall’Ue a dieci volte (forse ora anche piu’) il loro costo per dose, e un debito pubblico sulle spalle dell’Europa che già a fine 2021 superava i 70 miliardi di euro.

Info:
https://www.forumdisuguaglianzediversita.org/in-libreria-disuguaglianze-e-conflitto-un-anno-dopo-un-dialogo-tra-fabrizio-barca-e-fulvio-lorefice/
https://www.donzelli.it/download/6436/fcf04502efaf/avvenire.pdf
https://www.donzelli.it/download/6446/282f97300b3e/la-stampa.pdf
https://www.donzelli.it/download/6437/ee21401587c1/domani.pdf
https://www.donzelli.it/download/6434/09ce7acc9da3/fatto.pdf
https://www.sintesidialettica.it/fabrizio-barca-su-guerra-e-disuguaglianze/

Societa’/Harvey

David Harvey – Cronache anticapitaliste. Guida alla lotta di classe per il XXI secolo – Feltrinelli (2021)


Le autorita’ pubbliche e i sistemi sanitari sono stati colti impreparati quasi ovunque. Quarant’anni di neoliberismo in Nord e Sud America e in Europa hanno lasciato la gente totalmente esposta e impreparata ad affrontare una crisi di salute pubblica di questo tipo, anche se le precedenti minacce di Sars ed Ebola avevano dato ampi avvertimenti e impartito insegnamenti molto chiari su quello che si sarebbe dovuto fare.
In molte parti del mondo cosiddetto “civilizzato”, governi locali e autorita’ regionali/statali, che invariabilmente costituiscono la prima linea di difesa in emergenze di salute pubblica e di sicurezza di questo tipo, erano a corto di finanziamenti, grazie a una politica di austerita’ pensata per sovvenzionare tagli delle imposte e sussidi per le grandi aziende e i ricchi.
Big Pharma aveva ben poco interesse per una ricerca non redditizia sulle malattie infettive (come tutta la classe dei Coronavirus, ben nota sin dagli anni sessanta).
Big Pharma raramente investe sulla prevenzione. Ha poco interesse a investire in preparativi per una crisi di salute pubblica. Ama invece progettare cure.
Quanto più ci ammaliamo, tanto piu’ guadagna. La prevenzione non aggiunge valore per gli azionisti, potrebbe anzi addirittura diminuirlo.

Info:
https://www.idiavoli.com/it/article/cronache-anticapitaliste
https://www.kulturjam.it/editoria-narrazioni/david-harvey-cronache-anticapitaliste/
https://www.marxist.com/david-harvey-contro-la-rivoluzione-la-bancarotta-del-marxismo-accademico.htm
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/21563-guido-maria-brera-cronache-anticapitaliste.html
https://www.doppiozero.com/materiali/david-harvey-laccumulazione-come-spoliazione