Societa’/Magatti

Chiara Giaccardi; Mauro Magatti – Supersocieta’ – il Mulino (2022)

Nei mesi dell’emergenza, lo Stato ha svolto un ruolo indispensabile per contrastare la diffusione del virus.
Chiusura dei confini, quarantene e limitazione della mobilita’, riorganizzazione del sistema sanitario; tracciamento del contagio; sostegno economico alle imprese, coprifuoco, interventi a sostegno delle filiere produttive, indebitamento pubblico e molto altro. E, poi a partire dal 2021, la massiccia campagna vaccinale.
Dopo decenni in cui non si e’ parlato d’altro che di liberalizzazioni, lo Stato si e’ cosi’ preso una clamorosa rivincita dimostrando che, in un mondo come quello in cui viviamo, e’ difficile affrontare la complessita’ e operare efficacemente senza il suo contributo.
Nessuno oggi puo’ realisticamente pensare di poter fare a meno della politica e della pubblica amministrazione per governare l’intreccio dei rapporti tra i diversi sistemi di interesse incapsulati dentro le comunita’ politiche, eppure interconnessi nell’interdipendenza planetaria.
Al tempo stesso, il Covid ha confermato il fatto che il mondo contemporaneo non puo’ fare a meno del sistema tecnoscientifico.
Nei mesi del lockdown, abbiamo continuato a lavorare grazie ai computer, a consumare grazie alla logistica e all’e-commerce, a curare grazie agli ospedali e all’industria sanitaria. Ma soprattutto, la soluzione alla pandemia e’ venuta dalla tecnoscienza, che ha trovato un antidoto efficace al virus.
In gran parte della popolazione, la fiducia nella ricerca e nell’innovazione e’ cresciuta.

Info:
https://ildomaniditalia.eu/la-super-societa-e-la-scommessa-sulla-liberta-in-un-saggio-di-chiara-giaccardi-e-mauro-magatti-recensione-sullosservatore-romano/
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/siamo-entrati-nella-supersociet-diventeremo-stupidi-o-pi-liberi

 

Societa’/Giacomini

Gabriele Giacomini, Alex Buriani – Il governo delle piattaforme. I media digitali visti dagli italiani – Meltemi (2022)

Le cascate informative si verificano quando un gruppo di persone accetta un’opinione senza avere prove della sua veridicita’ per il semplice fatto che e’ accettata dal gruppo di appartenenza.
Si innesca, in particolare, quando alcuni individui che non hanno riflettuto approfonditamente sulla questione riprendono l’opinione del gruppo che l’ha adottata, sia per “pigrizia cognitiva” sia per timore di perdere la stima di membri del gruppo.
Come una cascata, quella opinione si diffonde presso sempre piu’ persone, che si diranno che e’ impossibile che cosi’ tanta gente sia in errore […]
Si pensi, ad esempio, all’Internet Research Agency, nota alle cronache come “fabbrica di troll”, con sede a San Pietroburgo. Con oltre 400 dipendenti in Russia e circa 90 in USA, questo piccolo neointermediario costruisce ogni giorno migliaia di contenuti digitali con fini propagandistici: blog sotto falso nome, account ingannevoli sui social media, commenti anonimi, articoli pubblicati da testate Web, interventi su forum online (Lesnevskaya 2017). Alcuni di questi account promuovono anche manifestazioni e proteste organizzate dalla “fabbrica di troll”.
Secondo la giornalista Savchuk (che si e’ infiltrata nell’Agency), centinaia di russi lavorano come troll a pagamento, in turni e divisi in gruppi specializzati […]
Facebook ha riconosciuto di aver scoperto 3.000 annunci da 470 account collegati a Internet Research Agency. Inoltre, questi account hanno creato collettivamente 80.000 contenuti che potrebbero essere stati condivisi, sia organicamente sia tramite pubblicita’, con 126 milioni di persone.
Anche Twitter ha affermato di aver identificato 2.752 account collegati a Internet Research Agency, mentre Google ha rivelato che gli account “russi” hanno caricato piu’ di 1.000 video su YouTube, attraverso almeno 18 canali […]
Fra i motori di ricerca, la preferenza va nettamente a Google per il 98% degli internauti, con Yahoo e Bing che sono utilizzati in misura molto ridotta (7-8%) […]
DuckDuckGo, il motore di ricerca che promette di rispettare la privacy dei suoi utenti, non conservando i registri delle ricerche fatte su Internet, o Qwant, motore francese che dichiara di non profilare gli utenti ne’ di ricorrere a bolle di filtraggio per presentare i risultati della ricerca. Il primo e’ utilizzato dal 0,7% degli italiani, il secondo dallo 0,3 […]
Qwant passa dallo 0,3 al 2,9% fra elettori di partiti di sinistra, mentre DuckDuckGo passa dallo 0,7 all’1,6% fra elettori di partiti di sinistra e al 2,7% fra elettori del Movimento 5 Stelle.

Info:
https://www.meltemieditore.it/wp-content/uploads/roberto-manzocco-il-sole-24-ore-4-giugno-2023-italiani-preoccupati-per-il-diritto-alloblio-su-il-governo-delle-piattaforme-di-g.-giacomuni-e-a.-buriani-meltemi.pdf
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/02/05/finalmente-un-libro-non-apocalittico-su-internet-ecco-il-governo-delle-piattaforme/6955609/
https://www.carmillaonline.com/2023/01/18/il-governo-delle-piattaforme-digitali/
https://www.pandorarivista.it/articoli/il-governo-delle-piattaforme-di-gabriele-giacomini-e-alex-buriani/