Societa’/Capussela

Andrea Capussela – Declino Italia – Einaudi (2021)

Altra questione e’ vedere in quale misura una persona che nasce in una famiglia disagiata, o per altra ragione parte da un reddito relativamente basso, riesca nel corso della vita a migliorare la propria condizione, o a superare i livelli di reddito dei genitori.
Questa e’ la mobilita’ sociale, ed e’ altrettanto rilevante perche’ le disuguaglianze di reddito sono tanto piu’ gravi quanto piu’ sono permanenti, nell’arco della vita di una persona ovvero attraverso le generazioni.
L’Italia spicca per bassa mobilita’ sociale, in entrambe le dimensioni.
Ne esistono diversi indici, e in vario grado tutti lo attestano. Il piu’ semplice e recente e’ il Global Social Mobility Index del World Economic Forum, che nel 2020 colloca l’Italia al 34° posto degli 82 Paesi esaminati, ultima delle economie industrializzate e dietro non solo Germania (11°) e Francia (12°) ma anche Gran Bretagna (21°) e Stati Uniti (27°).
Piu’ in dettaglio, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) osserva che la mobilita’ e’ particolarmente bassa ai due estremi della scala del reddito: chi nasce in famiglie disagiate tende a rimanere tale, sensibilmente di piu’ di quanto non avvenga nei pari dell’Italia, e chi nasce in famiglie ricche tende a mantenere redditi alti.
E di nuovo il fenomeno e’ piu’ acuto nel Mezzogiorno, dove ricchi e poveri sono sia piu’ distanti, mediamente, sia piu’ incatenati alle rispettive posizioni di partenza, felici o infelici che siano.

Info:
https://www.letture.org/declino-italia-andrea-capussela
https://www.linkiesta.it/2020/11/lento-declino-italia-poverta-crisi/
https://open.luiss.it/2019/06/07/il-resistibile-declino-italiano-tra-debolezze-secolari-e-quattro-grandi-traumi/

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