Non si profilano all’orizzonte innovazioni in grado di moltiplicare posti di lavoro ben remunerati per le persone poco qualificate.
Tutto il contrario: con l’aumentare della produttivita’ nell’industria e la diffusione di computer e robot, la maggior parte della domanda si crea nel settore dei servizi poco qualificati.
E’ improbabile che la produttivita’ di questi lavoratori possa crescere. Per esempio, la produttivita’ di un corriere e’ quella che e’, puo’ variare solo a seconda di come si organizzano le consegne e del numero di pacchi. Lo stesso vale per gli operatori delle case di riposo, i tassisti, gli addetti alle pulizie e i camerieri nei ristoranti.
Per giunta, molte di queste attivita’ si prestano a forme di lavoro «flessibile» e gli addetti sono perlopiu’ immigrati o persone appartenenti a comunita’ marginali.
Sindacalizzare questo tipo di lavoratori non e’ affatto semplice. Associati alla liberalizzazione dei mercati del lavoro e all’assottigliarsi della vecchia forza lavoro industriale, questi sviluppi spiegano l’avvento di quello che l’economista britannico Guy Standing chiama il precariato […]
Un altro fattore che plasma le nostre economie, la societa’ e la politica, e al momento pesa sul rallentamento della crescita, e’ la demografia.
Sotto questo profilo, spiccano due dati importanti (collegati tra loro): il mutamento delle popolazioni mondiali, nella struttura e nella crescita, e l’invecchiamento.
Nel 1960, in quelli che oggi sono i paesi a reddito alto viveva un quarto della popolazione mondiale, cio’ 3 miliardi di persone. Nel 2018 il dato era sceso al 16 per cento di 7,6 miliardi di persone, mentre la quota di popolazione dei paesi in via di sviluppo era aumentata di 9 punti percentuali […]
Sia la Cina sia l’India hanno una popolazione piu’ numerosa di tutti i paesi a reddito alto messi assieme. L’India, in particolare, e’ ormai popolosa quanto la Cina e piu’ […]
Stando alle proiezioni demografiche delle Nazioni Unite basate su un’ipotesi di fecondita’ media, nel 2050 il pianeta avra’ 9,7 miliardi di abitanti, di cui il 22 per cento vivra’ nell’Africa sub-sahariana, il 31 per cento in Cina e in India, il 48 per cento nei paesi in via di sviluppo dell’Asia orientale e meridionale e solo il 14 per cento in quelli che oggi sono i paesi a reddito alto.
Info:
https://www.ilfoglio.it/cultura/2024/08/05/news/il-mondo-di-oggi-si-e-rotto-a-margine-del-libro-di-martin-wolf-6818502/
https://www.ilmonocolo.com/post/la-crisi-del-capitalismo-democratico
https://www.editorialedomani.it/economia/libro-martin-wolf-bh9jht73
