Capitalismo/Stiglitz

Joseph E. Stiglitz – La grande frattura. La disuguaglianza e i modi per sconfiggerla – Einaudi (2016)

Volevo mettere in luce non solo le conseguenze economiche della disuguaglianza, ma anche quelle di piu’ vasta portata in ambito politico e sociale.
Un aspetto della disuguaglianza su cui richiamiamo l’attenzione e’ quello delle disparita’ fra gruppi etnici. Nei paesi in via di sviluppo, questo genere di disuguaglianza viene sistematicamente messo in relazione con il conflitto civile.
Gli Usa, naturalmente, presentano enormi discrepanze di questa natura e le differenze tra afroamericani, ispanici e altri gruppi sono macroscopiche.
Mentre da una parte si sono riscontrati progressi ai livelli piu’ elevati, e’ inquietante notare come le disparita’ fra cittadini medi siano diminuite solo di poco. In verita’, la Grande recessione ha aggravato la disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza.

Info:
https://www.anobii.com/books/La_grande_frattura/9788806226855/01612546eb4c023d52
https://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-05-30/la-disuguaglianza-divide-mondo-103340.shtml?uuid=ABnHMRpD
https://palomarblog.wordpress.com/2016/03/06/stiglitz-la-grande-frattura/

 

Capitalismo/De Grossouvre

Henri Grossouvre – Parigi, Berlino, Mosca. Geopolitica dell’indipendenza europea – Fazi (2004)

La globalizzazione liberista mira a distruggere tutte le strutture intermedie dell’esercizio del potere tra il cittadino, divenuto tragicamente individuo, oggetto, consumatore, e il mercato mondiale […]
Questa volonta’ di eliminare i popoli, le nazioni e gli Stati sovrani e’ l’attributo principale del soggetto mondializzatore e/o globalista, quello che incarna o rappresenta il nuovo potere polimorfo emergente su scala planetaria.
E questo significa privare la democrazia del suo campo istituzionale di esercizio, vuol dire piu’ in generale abolire lo spazio politico.

Info:
http://www.archiviostorico.info/Rubriche/Librieriviste/recensioni/parigiberlinomosca.htm
http://www.caffeeuropa.it/pensareeuropa/259gollismo.html

 

Capitalismo/Gila

Paolo Gila – Capitalesimo – Bollati Boringhieri (2013)

A questo siamo arrivati? Alla spettacolarizzazione dell’aiuto, alla globalizzazione della solidarieta’, per incitare governi e privati a donazioni generose.
Ci siamo mai chiesti quante e quali sono queste associazioni della carita’ universale?
Le industrie della solidarieta’ e affini – ci informano dall’Onu, dove molte si registrano – sono poco meno di 4000.
Ma il vero numero e’ molto più alto, se si pensa che solo negli Stati Uniti le organizzazioni umanitarie sono oltre 10000.
Tutte queste realta’ si reggono e si mantengono grazie al circuito dei contributi volontari e non sono tenute per legge alla comunicazione dei bilanci.

Info:
http://www.spazioterzomondo.com/2013/04/recensione-paolo-gila-capitalesimo-bollati-boringhieri/
https://www.sololibri.net/Capitalesimo-Paolo-Gila.html

Capitalismo/Harvey

David Harvey – Diciassette contraddizioni e la fine del capitalismo – Feltrinelli (2014)

Il potere monopolistico e’ un fondamento e non un’aberrazione del funzionamento del capitale e che sta in un’unita’ contraddittoria con la concorrenza […].
Come osserva Stiglitz, “alcune tra le innovazioni piu’ importanti degli ultimi trent’anni non si concentrano su come rendere piu’ efficiente l’economia, ma su come assicurarsi meglio un potere monopolistico o aggirare le regolamentazioni governative tese ad allineare ritorni sociali e compensi privati” […] Il potere monopolistico e’ strettamente associato alla centralizzazione del capitale.
La concorrenza invece comporta in generale un decentramento.

Info:
https://www.anobii.com/books/Diciassette_contraddizioni_e_la_fine_del_capitalismo/9788807105098/01fd0894dd446aabd4
https://www.sinistrainrete.info/crisi-mondiale/3569-david-harvey-qdiciassette-contraddizioni-e-la-fine-del-capitalismoq.html

Capitalismo/Chang

Ha-Joon Chang – Economia. Istruzioni per l’uso – il Saggiatore (2016)

[In alcuni paesi] la deindustrializzazione prematura e’ principalmente il risultato delle politiche economiche neoliberiste attuate a partire dagli anni ottanta.
L’improvvisa liberalizzazione del commercio ha distrutto interi settori industriali di quei paesi. La liberalizzazione finanziaria ha permesso alle banche di offrire prestiti ai consumatori (più redditizi), distogliendoli dai produttori.
Le politiche rivolte al controllo dell’inflazione, come l’adozione di alti tassi d’interesse e la sopravvalutazione della moneta, hanno gravato ulteriormente sulle gia’ agonizzanti aziende manifatturiere rincarando i prestiti e rendendo piu’ difficile l’esportazione dei prodotti.

Info:
http://giustiziaintergenerazionale.it/tag/ha-joon-chang/
http://temi.repubblica.it/micromega-online/critica-dell%E2%80%99espertocrazia-economica/?printpage=undefined

Stato/Crouch

Colin Crouch – Postdemocrazia – Laterza (2009)

Le grandi multinazionali hanno spesso superato la capacita’ di amministrazione di singoli Stati nazionali.
Se non apprezzano il regime fiscale o normativo in un Paese, esse minacciano di trasferirsi altrove e gli Stati entrano sempre piu’ in competizione fra loro nella disponibilita’ di offrire condizioni favorevoli, poiche’ hanno bisogno di quegli investimenti.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/postdemocrazia/
https://www.anobii.com/books/Postdemocrazia/9788842076728/01fad7210efb1e685f
https://ilmanifesto.it/il-paradosso-democratico-di-colin-crouch/
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788842076728

Capitalismo/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Il valore di tutto – Laterza (2018)

I giganti del web come Facebook, Amazon e Google sono spesso ritratti dai loro dirigenti e dai loro difensori come “forze del bene” e per il progresso della societa’ piuttosto che come aziende orientate al profitto.
Sostenitori entusiasti hanno parlato di una crescente e rivoluzionaria “economia condivisa” o perfino di “socialismo digitale”, proponendo una rosea visione secondo la quale le piattaforme digitali “danno il potere” al popolo, dandoci libero accesso a un’ampia gamma di servizi, dalle reti sociali al posizionamento GPS al controllo della salute.
Silicon Valley e’ in netto e favorevole contrasto con Wall Street. Silicon Valley colma il divario di consumo offrendo servizi accessibili a tutti, quasi indipendentemente dal loro reddito: Wall Street intensifica la concentrazione del potere e della ricchezza nelle mani dell’1% della popolazione […]
Ma l’idea che tali servizi siano offerti a tutti gratuitamente per la buona volonta’ di Silicon Valley, con lo scopo di “dare il potere” al popolo e creare un mondo più aperto, e’ estremamente ingenua.
Un’analisi piu’ realistica dovrebbe iniziare dal comprendere come queste aziende funzionino e da dove traggano i loro profitti, con un occhio alla valutazione del loro impatto sociale globale in termini di creazione di valore e di estrazione di valore.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858127841
https://www.anobii.com/books/Il_valore_di_tutto/9788858127841/01dd6d24ba48fe41d4
https://www.pandorarivista.it/articoli/valore-di-tutto-mariana-mazzucato/

Capitalismo/Chang

Ha-Joon Chang -Economia. Istruzioni per l’uso – il Saggiatore (2016)

Quando le societa’ transnazionali evadono le imposte operando sui prezzi di trasferimento, sfruttano (senza pagarli) fattori produttivi collettivi finanziati dal gettito fiscale: istruzione, ricerca e sviluppo.
In altre parole, l’economia del paese ospite sovvenziona tali societa’.

Info:
http://giustiziaintergenerazionale.it/tag/ha-joon-chang/
http://temi.repubblica.it/micromega-online/critica-dell%E2%80%99espertocrazia-economica/?printpage=undefined

Capitalismo/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Il valore di tutto – Laterza (2018)

Una critica diffusa al capitalismo contemporaneo sostiene che esso ricompensi i “cacciatori di rendite” piuttosto che i veri “creatori di ricchezza”.
La “caccia alla rendita” in questo contesto si riferisce al tentativo di generare reddito senza produrre niente di nuovo, ma facendosi pagare al di sopra del “prezzo di mercato”, e tagliando fuori la competizione, attraverso lo sfruttamento di particolari vantaggi (inclusa la manodopera), o, nel caso di un’industria caratterizzata dalla presenza di grandi imprese, attraverso l’abilita’ di queste ultime di impedire ad altre imprese di entrare sul mercato, ottenendo cosi’ un vantaggio monopolistico.
L’attivita’ di caccia alla rendita e’ spesso descritta in altri modi, come la prevaricazione di “quelli che prendono” (the takers) su “quelli che fanno” (the makers), o come il prevalere del capitalismo “predatorio” sul capitalismo “produttivo”.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858127841
https://www.anobii.com/books/Il_valore_di_tutto/9788858127841/01dd6d24ba48fe41d4
https://www.pandorarivista.it/articoli/valore-di-tutto-mariana-mazzucato/

Capitalismo/Mishra

Pankaj Mishra – L’eta’ della rabbia – Mondadori (2018)

Miliardi di persone, i piu’ poveri, sono imprigionate in un incubo di darwinismo sociale. Ma anche nelle democrazie avanzate una forma manageriale di politica e di economia neoliberista ha stracciato il contratto sociale.
Nel regime della privatizzazione, della mercificazione, della deregolamentazione e della militarizzazione, e’ un’impresa non suscitare del sarcasmo quando si parla delle qualita’ che distinguono l’uomo dagli altri animali predatori: la fiducia, la cooperazione, la comunita’, il dialogo e la solidarieta’.
Nello stato di emergenza mondiale in cui viviamo, l’omicidio extragiudiziale, la tortura e la detenzione segreta non si attirano piu’ le condanne della maggioranza, non provocano ribrezzo e vergogna. Tanto la cultura popolare quanto le politiche degli Stati li hanno fatti sembrare normali.

Info:
http://www.repubblica.it/cultura/2017/09/12/news/intervista_pankaj_mishra_accettura-175293505/
https://www.anobii.com/books/L%27et%C3%A0_della_rabbia/9788804685944/0181573f7e7c72fcc7