Stato/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Non sprechiamo questa crisi – Laterza (2020)

Fortunatamente, gli investimenti pubblici sono aumentati.
Mentre gli Stati Uniti hanno adottato un pacchetto di stimolo e salvataggio da 2.000 miliardi di dollari, l’Unione europea ha varato un piano di ripresa economica da 750 miliardi di euro, e il Giappone ha messo in campo altri 1.000 miliardi di dollari di aiuti per famiglie e imprese.
Tuttavia, se gli investimenti devono portare a un’economia piu’ sana, resiliente e produttiva, il denaro non basta.
I governi devono anche recuperare la capacita’ di progettare, attivare e imporre condizioni ai beneficiari, per far si’ che il settore privato operi in modo da favorire una crescita inclusiva e sostenibile.
Il sostegno pubblico alle imprese assume numerose forme, tra cui sovvenzioni dirette in denaro, sgravi fiscali e prestiti agevolati o garantiti dallo Stato, per non parlare del ruolo espansivo svolto dalle banche centrali, che hanno acquistato ingenti quantitativi di obbligazioni societarie.
Questi interventi dovrebbero comportare degli obblighi,
come quello di vincolare le imprese a conseguire obiettivi di riduzione delle emissioni e trattare i dipendenti con dignita’ (dal punto di vista sia retributivo sia delle condizioni di lavoro) […]
Lungi dall’essere dirigistica, l’imposizione di condizioni al sostegno pubblico alle imprese contribuisce a orientare strategicamente le risorse finanziarie, facendo si’ che vengano reinvestite in modo produttivo anziche’ essere acquisite da interessi ristretti o speculativi.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858142875
https://www.controluce.it/notizie/non-sprecare-la-crisi-del-covid/

Geoeconomia/Zizek

Slavoi Zizek – Virus – Ponte alle Grazie (2020)

L’epidemia in corso non ha solo lasciato affiorare i conflitti sociali ed economici che covavano sotto la cenere; non soltanto ci ha posto di fronte a immensi problemi politici ed economici. In misura crescente, si sta definendo un autentico conflitto di visioni globali riguardo alla societa’ e agli esseri umani.
All’inizio, sembrava che avrebbe finito per prevalere una sorta di solidarieta’ globale di base, che avrebbe privilegiato gli aiuti verso chi fosse maggiormente in pericolo; tuttavia, come ha osservato John Authers, questa solidarieta’ ha gradualmente ceduto il passo a una piu’ aspra battaglia culturale tra fazioni, che vede rivaleggiare principi morali scagliati come bombe a mano metafisiche.
Diversi Paesi hanno adottato impostazioni antitetiche, mentre gli Stati Uniti si sono scissi quasi in due nazioni, divisi tra chi indossa e chi non indossa la mascherina […]
Il modo in cui affronteremo il problema dipende in definitiva dalla posizione fondamentale che adottiamo in relazione alla vita umana.
Siamo – come Dilley – libertari che rigettano qualunque invasione delle liberta’ personali?
Siamo utilitaristi pronti a sacrificare migliaia di vite al benessere economico della maggioranza?
Siamo autoritari che credono che possano salvarci soltanto il rigido controllo e la disciplina imposti dallo Stato?
Siamo spiritualisti seguaci della new age e riteniamo l’epidemia un avvertimento che ci arriva dalla Natura, una punizione per aver sfruttato le risorse naturali?
Crediamo che Dio ci stia semplicemente mettendo alla prova e finira’ per aiutarci a trovare una via d’uscita?

Info:
https://www.internazionale.it/opinione/slavoj-zizek/2020/07/11/virus-capitalismo
https://www.illibraio.it/news/dautore/libri-virus-zizek-1372415/
https://www.huffingtonpost.it/entry/il-virus-dellavvenire_it_5e8d7c80c5b6e1a2e0fc234d
https://www.lastampa.it/vatica-insider/it/2020/05/20/news/coronavirus-slavoi-zizek-non-esiste-un-ritorno-alla-normalita-1.38867522

Stato/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Non sprechiamo questa crisi – Laterza (2020)

L’impatto del Covid-19 sulle nostre economie e’ stato, e continua a essere, imprevedibile e di portata enorme, ma offre ai governi l’opportunita’ di riconsiderare gli scopi fiscali dello Stato.
Dai tempi di Margaret Thatcher, l’ortodossia finanziaria ha sempre negato la funzione dello Stato quale investitore e ritenuto che il pareggio di bilancio fosse un fine da perseguire in quanto tale […]
Il crollo simultaneo dell’economia sia sul lato dell’offerta sia della domanda a seguito del Covid-19 rende oggi l’ortodossia thatcheriana doppiamente insostenibile.
In particolare, la crisi attuale rappresenta un’opportunita’ per mobilitare il potere fiscale dello Stato sia per la ripresa sia per uno sviluppo sostenibile nel lungo periodo.
Al momento i governi sono impegnati soprattutto sul fronte dell’emergenza e stampano moneta per pagare le persone affinche’ non lavorino e le imprese affinche’ non producano. L’aspettativa e’ che queste uscite straordinarie si ridurranno gradualmente con la ripresa e il ritorno alla normalita’ della vita economica.
Ma l’attivita’ imprenditoriale non tornera’ alla normalita’.
Nei prossimi anni, le aziende dipenderanno dai sussidi statali per ripagare i debiti e fornire lavoro. Allo stesso tempo, l’operazione di salvataggio d’emergenza ha dimostrato l’immenso potere fiscale dello Stato nazionale di provvedere dignitosamente al popolo per diversi mesi con gran parte dell’impresa privata in ristagno.
L’obiettivo non deve essere quello di liberarsi al piu’ presto della cultura dei sussidi, bensi’ di trasformarla in una nuova collaborazione fra lo Stato, l’impresa privata e i lavoratori per far ripartire l’economia e garantirne il futuro a lungo termine.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858142875
https://www.controluce.it/notizie/non-sprecare-la-crisi-del-covid/

Stato/Santangelo

Salvatore Santangelo – Geopandemia. Decifrare e rappresentare il caos – Castelvecchi (2020)

Oltre alla convinzione diffusa che all’attuale emergenza sanitaria, nel prossimo futuro, si unira’ una recessione globale. Si trattera’ di una crisi ancor piu’ devastante di quella del 2008 perche’ impattera’ sia sul versante dell’offerta sia su quello della produzione.
Tutto cio’ segnera’ un netto spartiacque tra il prima e il dopo. Quindi, insieme a strumenti di politica monetaria non convenzionali di entita’ mai vista prima, forse neanche al tempo del New Deal, la maggior parte degli analisti sembrano convinti, e la Germania lo dimostra, che usciremo dalla crisi solo grazie a un nuovo modello di economia sociale di mercato, dove il mondo del lavoro sia saldamente ancorato al sistema sociale. Il tutto condito da un nuovo protagonismo dello Stato. Persino il piu’ istituzionale tra i quotidiani, il piu’ autorevole alfiere del thatcherismo, il «Financial Times» ha chiosato in un editoriale che: «Riforme radicali – che ribaltino la direzione politica prevalente delle ultime quattro decadi – devono essere messe in agenda. I governi dovranno accettare un ruolo piu’ attivo nell’economia. Dovranno guardare ai pubblici servizi come investimenti piuttosto che debito, e ricercare regole che rendano il mercato del lavoro meno precario».
In sintesi si reclama una nuova centralita’ dello Stato, sia nel sistema del welfare che in quello della politica industriale; questo perche’ l’unica certezza che abbiamo e’ che un approccio efficace contro il Covid-19 (e le sue conseguenze economiche) deve essere pari a una mobilitazione bellica nei termini delle risorse umane ed economiche disponibili, della piena consapevolezza dell’opinione pubblica, di un efficace coordinamento tra pubblico e privato. […]
Oggi, il mutato scenario impone agli Stati di fronteggiare con maggiore consapevolezza le sfide del futuro e di allungare l’orizzonte temporale della propria azione politica. Nessun Paese (soprattutto quelli piu’ timidi, come l’Italia) puo’ piu’ prescindere dal definire il proprio interesse nazionale, che deve essere perseguito sulla base di valori e princìpi identitari. 

Info:
https://www.huffingtonpost.it/entry/covid-19-come-governare-il-caos_it_5e8b2fa1c5b6cc1e4778fd2a
https://loccidentale.it/geopandemia-se-il-virus-ci-costringe-a-fare-i-conti-col-nostro-caos/