Daniel Immerwahr – L’impero nascosto. Breve storia degli Stati Uniti d’America – Einaudi (2020)
Milioni di persone concorderebbero nel dire che gli Stati Uniti, almeno per alcuni versi, sono un impero.
La questione e’ stata posta innumerevoli volte. L’espropriazione dei nativi americani, molti dei quali sono stati relegati nelle riserve, e’ stata un atto imperialista piuttosto evidente. Poi, negli anni quaranta dell’Ottocento, gli Stati Uniti combatterono una guerra con il Messico e ne conquistarono un terzo del territorio. Cinquant’anni piu’ tardi, combatterono contro la Spagna e ne rivendicarono la maggior parte dei territori oltremare.
Un impero, pero’, non consiste soltanto in conquiste territoriali.
Come potremmo chiamare la subordinazione degli afroamericani? […]
Oppure, cosa dire della diffusione del potere economico degli Usa all’estero? Gli Stati Uniti non avranno conquistato fisicamente l’Europa occidentale dopo la Seconda guerra mondiale, ma cio’ non ha impedito ai francesi di lamentarsi della «cocacolonizzazione».
I detrattori si sono sentiti inondati dal commercio Usa. Oggi che gli affari del mondo si contano in dollari e ci sono McDonald’s in piu’ di cento paesi, capiamo che forse avevano ragione.
Poi ci sono gli interventi militari.
Gli anni seguiti alla Seconda guerra mondiale hanno portato i militari statunitensi in un paese dopo l’altro. Le grandi guerre sono note: Corea, Vietnam, Iraq, Afghanistan.
Ma c’è stato anche un flusso costante di scontri minori. Dal 1945, le forze armate statunitensi sono state schierate all’estero per conflitti o potenziali conflitti 211 volte in 67 paesi.
Chiamatelo mantenimento della pace, se volete, o chiamatelo imperialismo. Ma chiaramente non stiamo parlando di un paese che ha tenuto le mani a posto. […]
[Le] tecnologie allontanarono gli Stati Uniti dall’usuale modello di impero formale. Rimpiazzarono la colonizzazione con la globalizzazione.
Globalizzazione e’ una parola alla moda, ed e’ facile discuterne in termini vaghi, parlare di come tecnologie sempre piu’ sofisticate uniscano un mondo eterogeneo. Ma quelle nuove tecnologie non sono saltate fuori dal nulla. Molte furono sviluppate dai militari statunitensi in un breve periodo di tempo, durante gli anni Quaranta del Novecento, con l’obiettivo di dare agli Stati Uniti una nuova relazione con il territorio.
In modo spettacolare, e nel giro di pochi anni, l’esercito costrui’ una rete logistica mondiale sconvolgente per la sua scarsa dipendenza dalle colonie.
Fu sconvolgente anche perche’ accentro’ il commercio, i trasporti e la comunicazione mondiale in un unico paese, gli Stati Uniti.
Info:
https://www.doppiozero.com/materiali/stati-uniti-limpero-nascosto
https://www.globalist.it/dolce-vita/2020/08/07/l-impero-mascherato-da-repubblica-gli-stati-uniti-d-america-un-libro-svela-una-verita-sempre-nascosta-2062872.html
http://materialismostorico.blogspot.com/2020/03/tradotta-la-storia-degli-usa-di.html