Europa/Scheidler

La fine della megamacchina. Sulle tracce di una civiltà al collasso – Scheidler Fabian – Castelvecchi (2024)


I giganteschi sussidi al petrolio sostengono in modo ingente anche l’industria automobilistica, in crisi in tutto il mondo.
Se i veri costi del petrolio venissero trasferiti sui prezzi della benzina, guidare un’auto sarebbe inaccessibile per la maggior parte delle persone e il settore crollerebbe […]
Anche il settore aeronautico, che e’ responsabile della quota di gas serra in piu’ rapida crescita, viene sovvenzionato in modo ingente. Le sue infrastrutture, in particolare la costruzione di aeroporti, sono pagate principalmente dai contribuenti. Il carburante per aerei non e’ tassato in tutto il mondo e l’aviazione e’ anche esclusa dai negoziati sul clima delle Nazioni Unite […]
I produttori di aerei Airbus e Boeing ricevono per via diretta o indiretta iniezioni di denaro dallo Stato per miliardi di euro. Senza tutti questi sussidi, sarebbe impensabile che volare in Europa sia piu’ economico che viaggiare in treno.
L’agricoltura industriale, anch’essa uno dei maggiori killer del clima, e’ sovvenzionata dalla sola Unione Europea per un ammontare di circa cinquanta miliardi di euro ogni anno […]
Praticamente tutte le grandi societa’ traggono profitto dalla rete di paradisi fiscali e di scappatoie fiscali create dagli Stati e, nonostante tutti i discorsi a parole, ostinatamente mantenute. Solo nell’Unione Europea le perdite di entrate statali dovute all’evasione fiscale e all’economia sommersa ammontano a circa mille miliardi di euro all’anno. Con questa cifra si potrebbero pagare, sul medio periodo, tutti i debiti nazionali dell’UE.
Questo elenco, che potrebbe essere esteso per diverse pagine, dimostra che il “libero mercato” e’ un mito che serve a nascondere il fatto che le grandi imprese, apparentemente onnipotenti, possono sopravvivere solo grazie alla flebo dello Stato.
Questa constatazione e’ altamente esplosiva. Nelle democrazie, infatti, l’uso del denaro delle tasse e’ deciso, almeno in teoria, dai Parlamenti eletti dai cittadini. E i cittadini potrebbero in linea di principio decidere che tutti questi trilioni di euro non debbano piu’ confluire nei settori piu’ distruttivi del pianeta, ma nella ristrutturazione socio-ecologica. In questo consiste una delle leve piu’ potenti per una profonda trasformazione della societa’.

Info:
https://www.goethe.de/ins/it/it/sta/rom/ver.cfm?event_id=26236804
https://www.rivoluzioneanarchica.it/fine-della-megamacchina-un-libro-di-fabian-scheidler/

https://www.officinadeisaperi.it/agora/il-senso-delle-parole/cosi-la-megamacchina-neoliberista-sta-distruggendo-il-nostro-mondo-da-il-fatto/
https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/fatto-for-future-del-26-marzo-2024/

 

Green New Deal/Feltri

10 rivoluzioni nell’economia globale (che in Italia ci stiamo perdendo)- Stefano Feltri – Utet (2024)

Per la transizione ecologica servono tanti soldi. Forse troppi […]
Tra il 2019-2020 e il 2020-2021 gli investimenti sono quasi raddoppiati: da 650 miliardi di dollari in un anno a 1300 miliardi. Buona notizia, ma servirebbero tra i 5400 e gli 11700 miliardi all’anno entro il 2030 e tra 9300 e 12300 tra 2030 e 2050. Sono cifre esorbitanti, difficili da trovare, anche perche’ servirebbero solo a prevenire danni futuri, non a spingere la crescita […]
Dobbiamo rinunciare? Fare qualcosa e’ meglio che non fare niente.
E ogni anno a livello mondiale si spendono settemila miliardi di sussidi ai combustibili di origine fossile. Spostarli su tecnologie verdi aiuterebbe, ma gli elettori – prima ancora che le aziende petrolifere – sono disposti a pagare di piu’ i carburanti? Visto che un intervento diretto per legge, con tagli drastici della tassazione favorevole alle industrie inquinanti, e’ molto complicato, oggi lo strumento nel quale si ripongono piu’ aspettative e’ una tassa sulle emissioni.
O meglio, dare un prezzo all’anidride carbonica.
In un intervento congiunto sul “Financial Times”, le tre donne al vertice della globalizzazione hanno presentato le ragioni a sostegno del prezzo alle emissioni. Kristalina Georgieva (Fondo monetario internazionale), Ursula von der Leyen (Commissione europea) e Ngozi Okonjo-Iweala (Organizzazione mondiale del commercio) sostengono che non ci sono molte alternative, visto che le soluzioni sperimentate tra l’accordo di Parigi del 2015 e oggi non stanno funzionando e che i tassi di interesse elevati rendono piu’ costosi e problematici progetti che richiedono emissione di debito […]
Dare un prezzo all’anidride carbonica equivale di fatto a tassare chi inquina. E, per quanto sembri paradossale, questo tipo di tasse e’ l’arma piu’ potente di cui disponiamo per arginare la crisi climatica […]
L’inquinamento e’ il tipico esempio di esternalita’ negativa: la fabbrica che scarica liquami tossici nel fiume vicino risparmia un costo di smaltimento e aumenta i profitti, mentre la collettivita’ non ottiene alcun beneficio ma anzi subisce un danno duraturo e irreversibile […]
Certo, sarebbe piu’ semplice non inquinare affatto, ma molto spesso le nostre societa’ fondate sulla crescita costante del PIL preferiscono accettare una certa dose di comportamenti autodistruttivi per non perdere i benefici economici abbinati: tolleriamo l’esistenza dell’industria del fumo, del gioco d’azzardo o le acciaierie che inquinano l’aria e fanno ammalare gli operai perche’ non vogliamo perdere i posti di lavoro e il gettito fiscale che generano […]
Chi inquina paga, e chi non inquina ma subisce i danni dell’inquinamento viene indennizzato. I posti di lavoro e il gettito fiscale sono salvi, c’e’ l’inquinamento – certo – ma almeno la societa’ nel suo complesso non ci rimette […]
Si puo’ dire che «la tassa ha l’effetto di indurre il produttore a internalizzare il costo sociale dell’inquinamento nella propria funzione di massimizzazione del profitto e dunque determina la quantita’ ottima da produrre rispetto alla funzione di utilita’ sociale»

Info:
https://www.startmag.it/mondo/feltri-economia/
https://appunti.substack.com/p/dieci-rivoluzioni

https://www.settimananews.it/libri-film/raccontare-il-cambiamento/