Stato/D’Eramo

Marco D’Eramo – Dominio. La guerra invisibile dei potenti contro i sudditi – Feltrinelli (2020)

La prova che, contro tutti i loro altisonanti proclami, i neolib hanno bisogno di piu’ stato, la si ha durante le crisi, come – per restare vicini a noi – la grande recessione finanziaria del 2008 o la pandemia del 2020.
In questi frangenti, quando tutto il sistema del mercato sembra stia per andare in frantumi e l’intera economia mondiale per affondare, ecco che all’improvviso, di colpo, “i mercati” si fanno straordinariamente discreti e silenziosi, quasi inerti, passivi. E lo stato si fa carico di tutte le operazioni di salvataggio, e del loro finanziamento.
Successe dopo il 2008 con le manovre di quantitative easing varate da tutte le maggiori banche centrali: il quantitative easing e’ l’equivalente immateriale, finanziario, di quel che nei tempi andati era stampare carta moneta, senza alcun corrispettivo reale. Migliaia di miliardi di dollari, euro, yen, yuan furono rovesciati sui mercati, come volantini lanciati da un velivolo: e’ la famosa metafora del denaro buttato dall’elicottero […]
Lo stesso e’ avvenuto con la pandemia del 2020,
quando i mercati si sono ritirati sul balcone a guardare gli stati che si affannavano a evitare crisi sociali e s’indebitavano fino al collo per “permettere ai mercati di ripartire”.
Anche in questo caso decine di migliaia di miliardi sono state riversate sulle economie mondiali, per non far crollare tutto l’edificio. L’eleganza del sistema-elicottero sta nel fatto che, per correre al salvataggio delle imprese private, del sistema finanziario, delle banche e assicurazioni private, gli stati non solo si accollano debiti che poi debbono onorare, ma si privano delle risorse per onorarli, tagliando le tasse ai piu’ abbienti.
E qui vediamo la novita’ tutta moderna, rispetto a una storia millenaria: persino in epoca feudale, quando l’emergenza lo richiedeva o il regno doveva scendere in guerra, il sovrano procedeva a una tassazione straordinaria dei baroni (fu per porre un limite a questi prelievi forzati che i baroni inglesi costrinsero Giovanni Senza Terra a firmare nel 1215 la Magna Charta). Invece oggi nessuno ha mai richiesto di versare un contributo straordinario ai baroni attuali (il marchese di Boeing, l’arciduca di Facebook, il principe di Google, il langravio di Amazon). Anzi, ha alleviato il loro gia’ modestissimo carico fiscale.
E’ cosi’ che viene messo in pratica il precetto di Rahm Emanuel, e che “nessuna crisi seria va sprecata”, perche’ ogni crisi viene usata per rendere lo stato ancora piu’ “frugale”, per “affamare la belva”, proprio costringendola a addossarsi compiti e responsabilita’ per disastri di cui non e’ responsabile.
Vediamo qui quanto sia superficiale l’idea che l’accrescersi del potere delle corporation e delle multinazionali comporti necessariamente una riduzione del potere degli stati.

Info:
http://www.spazioterzomondo.com/2020/11/recensione-marco-deramo-dominio/
https://www.internazionale.it/opinione/giuliano-milani/2020/11/10/marco-d-eramo-dominio
https://sbilanciamoci.info/i-meccanismi-del-dominio/
https://www.sinistrainrete.info/societa/17891-marco-d-eramo-la-bolla-dell-overtourism-si-e-sgonfiata-ma-tornera-presto-a-crescere.html

 

Geoeconomia/Zizek

Slavoi Zizek – Virus – Ponte alle Grazie (2020)

L’epidemia in corso non ha solo lasciato affiorare i conflitti sociali ed economici che covavano sotto la cenere; non soltanto ci ha posto di fronte a immensi problemi politici ed economici. In misura crescente, si sta definendo un autentico conflitto di visioni globali riguardo alla societa’ e agli esseri umani.
All’inizio, sembrava che avrebbe finito per prevalere una sorta di solidarieta’ globale di base, che avrebbe privilegiato gli aiuti verso chi fosse maggiormente in pericolo; tuttavia, come ha osservato John Authers, questa solidarieta’ ha gradualmente ceduto il passo a una piu’ aspra battaglia culturale tra fazioni, che vede rivaleggiare principi morali scagliati come bombe a mano metafisiche.
Diversi Paesi hanno adottato impostazioni antitetiche, mentre gli Stati Uniti si sono scissi quasi in due nazioni, divisi tra chi indossa e chi non indossa la mascherina […]
Il modo in cui affronteremo il problema dipende in definitiva dalla posizione fondamentale che adottiamo in relazione alla vita umana.
Siamo – come Dilley – libertari che rigettano qualunque invasione delle liberta’ personali?
Siamo utilitaristi pronti a sacrificare migliaia di vite al benessere economico della maggioranza?
Siamo autoritari che credono che possano salvarci soltanto il rigido controllo e la disciplina imposti dallo Stato?
Siamo spiritualisti seguaci della new age e riteniamo l’epidemia un avvertimento che ci arriva dalla Natura, una punizione per aver sfruttato le risorse naturali?
Crediamo che Dio ci stia semplicemente mettendo alla prova e finira’ per aiutarci a trovare una via d’uscita?

Info:
https://www.internazionale.it/opinione/slavoj-zizek/2020/07/11/virus-capitalismo
https://www.illibraio.it/news/dautore/libri-virus-zizek-1372415/
https://www.huffingtonpost.it/entry/il-virus-dellavvenire_it_5e8d7c80c5b6e1a2e0fc234d
https://www.lastampa.it/vatica-insider/it/2020/05/20/news/coronavirus-slavoi-zizek-non-esiste-un-ritorno-alla-normalita-1.38867522

Stato/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Non sprechiamo questa crisi – Laterza (2020)

L’impatto del Covid-19 sulle nostre economie e’ stato, e continua a essere, imprevedibile e di portata enorme, ma offre ai governi l’opportunita’ di riconsiderare gli scopi fiscali dello Stato.
Dai tempi di Margaret Thatcher, l’ortodossia finanziaria ha sempre negato la funzione dello Stato quale investitore e ritenuto che il pareggio di bilancio fosse un fine da perseguire in quanto tale […]
Il crollo simultaneo dell’economia sia sul lato dell’offerta sia della domanda a seguito del Covid-19 rende oggi l’ortodossia thatcheriana doppiamente insostenibile.
In particolare, la crisi attuale rappresenta un’opportunita’ per mobilitare il potere fiscale dello Stato sia per la ripresa sia per uno sviluppo sostenibile nel lungo periodo.
Al momento i governi sono impegnati soprattutto sul fronte dell’emergenza e stampano moneta per pagare le persone affinche’ non lavorino e le imprese affinche’ non producano. L’aspettativa e’ che queste uscite straordinarie si ridurranno gradualmente con la ripresa e il ritorno alla normalita’ della vita economica.
Ma l’attivita’ imprenditoriale non tornera’ alla normalita’.
Nei prossimi anni, le aziende dipenderanno dai sussidi statali per ripagare i debiti e fornire lavoro. Allo stesso tempo, l’operazione di salvataggio d’emergenza ha dimostrato l’immenso potere fiscale dello Stato nazionale di provvedere dignitosamente al popolo per diversi mesi con gran parte dell’impresa privata in ristagno.
L’obiettivo non deve essere quello di liberarsi al piu’ presto della cultura dei sussidi, bensi’ di trasformarla in una nuova collaborazione fra lo Stato, l’impresa privata e i lavoratori per far ripartire l’economia e garantirne il futuro a lungo termine.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858142875
https://www.controluce.it/notizie/non-sprecare-la-crisi-del-covid/

Societa’/D’Eramo

Marco D’Eramo – Dominio. La guerra invisibile dei potenti contro i sudditi – Feltrinelli (2020)

Sarebbe strano se in quest’epoca di tumultuoso progresso tecnologico, l’unico settore a rimanere statico fosse quello della tecnologia del potere.
Anch’essa ha compiuto passi da gigante: il potere esercitato su ognuno di noi e’ infinitamente maggiore, piu’ pervasivo, piu’ costante, magari meno rozzamente brutale, ma piu’ implacabile di quello che veniva imposto ancora pochi decenni, per non parlare di un paio di secoli […]
Il passaggio dal feudalesimo al capitalismo industriale aveva corrisposto a una trasformazione del potere da potere sovrano a potere disciplinare: il potere regale era un potere che individuava il sovrano (“il corpo del re”) e rendeva anonimo il suddito, ed era un potere che poteva esercitarsi sulle persone insieme, e contemporaneamente ad altri poteri sovrani: il potere sovrano del pater familias (il nome del padre) coesisteva con il potere sovrano del re e con il potere sovrano del papa.
Al contrario, il potere disciplinare e’ un potere che rende anonimo il disciplinante ma individua il suddito, il soggetto (attraverso il libretto di lavoro, la pagella scolastica, il casellario giudiziario, la cartella clinica); e’ un potere totale, nel senso che investe tutta la persona su cui si esercita ed esclude gli altri poteri disciplinari: quando sei a scuola non sei in fabbrica, quando sei in manicomio non sei nell’esercito.
Ma e’ un potere legato a un luogo (la scuola, la caserma, la prigione, la fabbrica, l’ospedale) e a un tempo (la durata della detenzione, l’orario di lavoro, la lunghezza della leva…) […]
Invece oggi siamo sottoposti a un potere diverso da quello disciplinare, un potere ubiquo di “controllo a distanza”.
In primo luogo perche’ siamo sempre reperibili, sempre registrati, sempre intercettati. Non ci rendiamo conto del livello di sorveglianza, di controllo delle nostre vite a cui siamo sottoposti […]
Basti pensare alla promozione civica che hanno ricevuto nel 2020 i dispositivi di tracciatura individuale usati dagli stati per monitorare le singole persone: in precedenza erano messi in atto in modo discreto, come prodotto collaterale della socialita’ telematica; ma il virus ha promosso l’accettazione volontaria della marcatura digitale a encomiabile dovere civico, e il suo rifiuto a un atto di diserzione civile. La stessa epidemia ha, tra l’altro, dato una forte spinta all’estinzione della carta-moneta, del denaro fisico, in contanti, a favore della valuta elettronica, sotto forma di carta di credito, bancomat, trasferimenti online che permettono un controllo infinitamente piu’ puntuale, cui invece sfuggiva la banconota sgualcita e anonima.
Il controllo e’ capillare, continuo, ubiquo. E questo controllo e’ esercitato in modo sinergico dai grandi oligopoli informatici e dagli stati (come ci ha rivelato Edward Snowden), dove non si sa se sono gli stati che spiano per gli oligopoli o gli oligopoli che intercettano per gli stati, in cui cioe’ ognuna delle due parti usa l’altra.

Info:
http://www.spazioterzomondo.com/2020/11/recensione-marco-deramo-dominio/
https://www.internazionale.it/opinione/giuliano-milani/2020/11/10/marco-d-eramo-dominio
https://sbilanciamoci.info/i-meccanismi-del-dominio/
https://www.sinistrainrete.info/societa/17891-marco-d-eramo-la-bolla-dell-overtourism-si-e-sgonfiata-ma-tornera-presto-a-crescere.html

Capitalismo/Zizek

Slavoi Zizek – Virus – Ponte alle Grazie (2020)

Dubito che lʼepidemia ci rendera’ piu’ saggi.
Lʼunica cosa chiara e’ che demolira’ i fondamenti della nostra vita, determinando non solo immenso dolore ma anche uno sconquasso economico probabilmente peggiore della Grande Recessione.
Non si ritorna alla normalita’, la nuova «normalita’» dovra’ essere ricostruita sulle macerie della vita di una volta, oppure ci ritroveremo in una nuova barbarie di cui gia’ si scorgono distintamente le prime avvisaglie.
Quindi non sara’ sufficiente trattare lʼepidemia come uno sfortunato incidente, sbarazzarsi delle conseguenze e riprendere lʼandamento scorrevole del vecchio sistema – dovremo sollevare la domanda: che cosa proprio non va nel nostro sistema, tanto da farci cogliere impreparati
dalla catastrofe, malgrado gli scienziati ci avvertissero da anni?
Dare una risposta a questa domanda richiedera’ molto di piu’ che nuove forme di assistenza sanitaria globale.

Info:
https://www.internazionale.it/opinione/slavoj-zizek/2020/07/11/virus-capitalismo
https://www.illibraio.it/news/dautore/libri-virus-zizek-1372415/
https://www.huffingtonpost.it/entry/il-virus-dellavvenire_it_5e8d7c80c5b6e1a2e0fc234d
https://www.lastampa.it/vatica-insider/it/2020/05/20/news/coronavirus-slavoi-zizek-non-esiste-un-ritorno-alla-normalita-1.38867522

Geoeconomia/Zizek

Slavoi Zizek – Virus – Ponte alle Grazie (2020)

Ci stiamo ridestando ora dal sogno che l’epidemia possa svanire col caldo estivo, e non e’ stata elaborata una strategia nel lungo periodo – l’unico dibattito che si e’ avviato verte sui sistemi per allentare progressivamente le misure di contenimento. Quando infine l’epidemia si sara’ ridotta, saremo troppo stanchi ed esausti per goderne…
Che scenario implica tutto cio’?
Apparso all’inizio di aprile su un grande quotidiano britannico, il testo che segue delinea uno sviluppo possibile:
Riforme radicali – di segno opposto rispetto all’orientamento che ha informato gran parte delle politiche attuate negli ultimi quarant’anni – dovranno essere discusse. I governi dovranno accettare di svolgere un ruolo piu’ energico nell’economia. Devono considerare i servizi pubblici un investimento piuttosto che un passivo, e trovare modi per contenere la precarieta’ del mercato del lavoro. La ridistribuzione figurera’ di nuovo nei programmi; i privilegi degli anziani e dei benestanti saranno discussi. Le politiche finora ritenute eccentriche, come il reddito minimo e l’imposta patrimoniale, dovranno essere vagliate.
Non sara’ una riedizione del manifesto del Partito laburista britannico?
No, e’ un brano tratto dal Financial Times.
Procedendo in maniera analoga, Bill Gates fa appello a un «approccio globale» per contrastare la malattia e avvisa che, se si lascia che il virus si diffonda liberamente nei paesi in via di sviluppo, si avra’ un effetto di rimbalzo e il virus si ripercuotera’ in ondate successive sulle nazioni piu’ ricche.

Info:
https://www.internazionale.it/opinione/slavoj-zizek/2020/07/11/virus-capitalismo
https://www.illibraio.it/news/dautore/libri-virus-zizek-1372415/