Geoeconomia/Stiglitz

Joseph Stiglitz – Un’economia per l’uomo – Castelvecchi (2016)

Per quanto riguarda invece i diritti economici, diciamo che questa crisi economica globale ha sicuramente un bel marchio Made in USA.
Non abbiamo semplicemente esportato la politica di deregolamentazione che ha reso possibile la diffusione della crisi nel mondo, abbiamo anche esportato molti dei nostri prestiti tossici.
Definire un prestito “tossico” suggerisce che sia ad alto rischio, ma quei prestiti erano estremamente piu’ pericolosi, erano un deliberato sfruttamento da parte del settore bancario e della comunita’ finanziaria degli americani piu’ poveri, gli afroamericani.
Negli ultimi anni si e’ discusso molto della scoperta che ci siano soldi in fondo alla piramide; cio’ che la comunita’ finanziaria americana ha cercato di fare e’ non far rimanere quei soldi in fondo alla piramide, ma farli arrivare alla sommita’ e dobbiamo dire che sono stati piuttosto bravi a muovere i soldi dal basso verso l’alto. Se guardate i gravi danni che sono stati arrecati al ceto medio e agli stipendi piu’ bassi nelle comunita’ americane di Baltimora e Cleveland capirete la dimensione morale di cio’ che il mercato finanziario americano ha fatto. Non e’ stata soltanto la rovina dell’economia americana e non ha soltanto rovinato l’economia globale: quei prestiti subprime in se’ erano immorali ad ogni livello.
Poi pero’ li abbiamo esportati, abbiamo persuaso altri ad accettarli, per questo credo che la parola “tossici” sia ancora troppo lieve per descriverli; l’amministrazione ora li chiama “eredita’ patrimoniali”. Hanno subito un’evoluzione in termini di descrizione: prima erano tossici, poi sono diventati titoli problematici, ed ora eredita’ patrimoniali, e credo che nessuno di questi appellativi faccia giustizia all’obbrobrio che in realta’ hanno rappresentato.

Info:
https://www.avantionline.it/joseph-stiglitz-leconomia-e-un-mezzo-verso-un-fine-non-un-fine-in-se/