Capitalismo/Fraser

Nancy Fraser – Capitalismo cannibale. Come il sistema sta divorando la democrazia, il nostro senso di comunita’ e il pianeta – Laterza (2023)

E’ ben noto a molti che le societa’ capitaliste istituzionalizzano una specifica dimensione economica, caratterizzata da una particolare astrazione nota come «valore», in cui le merci sono prodotte da lavoratori salariati sfruttati attraverso mezzi di produzione in mano ai privati e vendute dagli imprenditori a un prezzo stabilito dai mercati, il tutto con l’obiettivo di generare profitti e accumulare capitale.
Quello che spesso viene trascurato, tuttavia, e’ che questa dimensione dipende in modo costitutivo, si potrebbe dire parassitario, da una serie di attivita’ sociali, strumenti politici e processi naturali che nelle societa’ capitaliste sono definiti non-economici.
A tali elementi, considerati al di fuori dei loro confini, non viene riconosciuto alcun «valore», sebbene costituiscano i presupposti indispensabili dell’economia […]
Ne’ il profitto ne’ il capitale sarebbero possibili senza quei processi naturali che assicurano la disponibilita’ di input vitali come le materie prime e le fonti di energia.
Condizioni essenziali di un’economia capitalista, queste istanze «non-economiche» non sono esterne al capitalismo, ma sue parti integranti […]
L’economia del sistema e’ costitutivamente dipendente dalla natura, sia come rubinetto che fornisce input necessari alla produzione sia come scarico per lo smaltimento dei suoi scarti.

Info:
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_rep.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_lalettura.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_corsera.pdf
https://jacobinitalia.it/#facebook
https://jacobinitalia.it/il-capitalismo-cannibale/

Capitalismo/Fraser

Nancy Fraser – Capitalismo cannibale. Come il sistema sta divorando la democrazia, il nostro senso di comunita’ e il pianeta – Laterza (2023)

La produzione capitalista non e’ autosufficiente.
La sua esistenza dipende da un libero utilizzo della riproduzione sociale, della natura, del potere politico e dell’espropriazione.
Allo stesso tempo, il suo tendere a un’accumulazione illimitata minaccia di destabilizzare le sue stesse condizioni di possibilita’.
Nel caso delle sue condizioni ecologiche, cio’ che e’ a rischio sono i processi naturali che sostengono la vita, fornendo gli input materiali per l’approvvigionamento sociale.
Nel caso delle sue condizioni socio-riproduttive, a essere messi in pericolo sono i processi socioculturali che, nutrendo le relazioni solidali, le disposizioni affettive e gli orizzonti valoriali, sostengono la cooperazione sociale e producono degli esseri umani adeguatamente socializzati e qualificati per diventare «forza lavoro».
Nel caso delle sue condizioni politiche, a essere compromessi sono i poteri pubblici, sia nazionali che transnazionali, che garantiscono i diritti di proprieta’, fanno onorare i contratti, dirimono le controversie, soffocano le ribellioni anticapitalistiche e mantengono l’offerta monetaria.
Nel caso della dipendenza del capitale dalla ricchezza espropriata, messi a rischio sono l’universalismo professato dal sistema – e quindi la sua stessa legittimita’ – e la capacita’ delle classi dominanti di governare egemonicamente attraverso un mix di consenso e di forza.
In ciascuno di questi casi, il sistema ha una tendenza intrinseca all’auto-destabilizzazione.
Non riuscendo a reintegrare o a riparare le proprie sedi nascoste, il capitale continua a divorare gli stessi supporti da cui dipende. Come un serpente che si mangia la coda, cannibalizza le proprie condizioni di possibilita’.

Info:
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_rep.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_lalettura.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_corsera.pdf
https://jacobinitalia.it/#facebook
https://jacobinitalia.it/il-capitalismo-cannibale/

Capitalismo/Fraser

Nancy Fraser – Capitalismo cannibale. Come il sistema sta divorando la democrazia, il nostro senso di comunita’ e il pianeta – Laterza (2023)

Molti pensatori di sinistra intendono il capitalismo in modo troppo ristretto, come un mero sistema economico.
Concentrandosi sulle contraddizioni interne all’economia, le loro analisi equiparano la crisi capitalistica a disfunzioni economiche, come depressioni, bancarotte a catena e crolli del mercato. In questo modo si precludono una comprensione completa delle tendenze alla crisi del capitalismo, trascurando le sue contraddizioni e le sue forme di crisi non-economiche […] Un esempio […] e’ la contraddizione socio-riproduttiva della societa’ capitalista.
I marxisti hanno giustamente individuato il segreto dell’accumulazione nella «sede nascosta» della produzione di merci, dove il capitale sfrutta il lavoro salariato. Ma non hanno sempre compreso appieno che questo processo si basa sulla sede ancora piu’ nascosta del lavoro di cura non retribuito, spesso svolto da donne, che forma e rinnova esseri umani pronti a nutrire le file della «forza lavoro».
Profondamente dipendente da queste attivita’ socio-riproduttive, il capitale non attribuisce loro alcun valore (monetizzato), le tratta come gratuite e infinitamente disponibili e compie pochi sforzi, nel caso migliore, per sostenerle.
Lasciato a se’ stesso, quindi, il sistema capitalista, data la sua incessante spinta verso un’accumulazione illimitata, rischia sempre di destabilizzare gli stessi processi di riproduzione sociale da cui dipende.
Un altro esempio […] e’ la contraddizione ecologica.
Da un lato, l’accumulazione del capitale dipende dalla natura, sia come «rubinetto» che fornisce input materiali ed energetici alla produzione di merci sia come «scarico» per smaltire gli scarti di quest’ultima.
Dall’altro, il capitale non riconosce i costi ecologici che genera, di fatto dando per scontato che la natura possa rigenerarsi autonomamente all’infinito.

Info:
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_rep.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_lalettura.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_corsera.pdf
https://jacobinitalia.it/#facebook
https://jacobinitalia.it/il-capitalismo-cannibale/

Green New Deal/Danovaro

Roberto Danovaro, Mauro Gallegati – Condominio Terra. Natura, economia, societa’ come se futuro e benessere contassero davvero – Giunti (2019)

La quantita’ di plastiche galleggianti in mare continua ad aumentare e sta formando degli agglomerati di microparticelle sia nel Mediterraneo sia nel Pacifico, dove assume dimensioni di un nuovo continente: un continente di plastica, i cui effetti, come sintetizzato dall’Unep (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente), appaiono devastanti per la vita marina, con conseguenze deleterie sulla alimentazione e sulla salute degli organismi marini.
Quasi tutti gli organismi studiati finora (gamberetti, cozze, triglie, e l’elenco cresce ogni giorno) accumulano microplastiche nel loro corpo. Dato che questi organismi entrano nei nostri piatti, l’inquinamento da plastica potrebbe avere effetti negativi anche sull’uomo […]
Uomo non puo’ rinunciare alla qualita’ dell’aria che respira, dell’acqua che beve e non puo’ rinunciare a un cibo sano e incontaminato. In altri termini, la qualita’ della vita dell’uomo dipende in modo determinante dal capitale naturale […]
E’ il capitale naturale che ci assicura il rifornimento degli elementi essenziali per la vita e la sopravvivenza della specie umana, elementi che sono sempre stati considerati scontati, ma che, come abbiamo incominciato a capire a nostre spese, in realta’ non lo sono piu’. Sono infatti equilibri sottili e spesso invisibili che ci permettono di fruire di molti beni e servizi della natura

Info:
https://sbilanciamoci.info/condominio-terra/

 

Lavoro/Silver

Beverly J. Silver – Le forze del lavoro. Movimenti operai e globalizzazione dal 1970 – Bruno Mondadori (2008)

Il lavoro, la terra e il denaro sono tutti fattori essenziali per la produzione, ma non sono vere merci, perche’ non vengono del tutto prodotti (come la terra) o quantomeno sono prodotti per ragioni diverse dalla vendita sul mercato (come il lavoro e il denaro): «Il lavoro e la terra non sono nient’altro che gli esseri umani stessi, di cui ogni societaì consiste, e l’ambiente naturale nel quale essa esiste.
Includerli nel meccanismo di mercato significa subordinare la sostanza della societa’ stessa alle leggi del mercato»

Info:
https://www.anobii.com/books/Le_forze_del_lavoro/9788861592117/013ceb1c2bb826dec4
https://www.lacittafutura.it/economia-e-lavoro/lavoratori-di-tutto-il-mondo-intervista-a-beverly-silver-parte-i