Stato/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Missione economia. Una guida per cambiare il capitalismo – Laterza (2021)

Il ricorso all’affidamento diretto dei contratti senza gara e’ aumentato negli ultimi anni e, insieme a contratti mal redatti e al monitoraggio inefficiente delle prestazioni, ha portato a risultati insoddisfacenti.
Un’analisi quantitativa di 120 aziende ospedaliere del Servizio sanitario nazionale nel Regno Unito tra il 2010 e il 2014 ha rilevato che la maggiore spesa per i consulenti di gestione ha portato a un significativo aumento delle inefficienze e nessun miglioramento negli esiti per i pazienti.
Nello stesso periodo, la spesa dell’Nhs per i consulenti e’ quasi raddoppiata, passando da 313 a 640 milioni di sterline […]
Gli esperti si domandano se l’apporto dei consulenti vada effettivamente a migliorare l’efficienza di un ente rispetto a quanto puo’ fare il personale interno e se non si potrebbe invece utilizzare il denaro piu’ proficuamente per la ricerca sui farmaci e l’assistenza sanitaria.
Il ricorso a esperti esterni solleva anche importanti questioni in materia di responsabilita’, specie quando qualche progetto non va a buon fine, e di conflitti di interesse, per esempio quando un consulente lavora nello stesso momento per un cliente nella sanita’ globale e per uno in un settore come quello del carbone, che danneggia la salute […]
La vera tragedia di questa dipendenza dall’outsourcing alle societa’ di consulenza gestionale e’ quella di compromettere ulteriormente le capacita’ interne del settore pubblico. Questa conseguenza e’ stata messa perfettamente a fuoco dalla pandemia di Covid-19. Anziche’ concentrarsi sulla riqualificazione del personale del Servizio sanitario nazionale e sulla riassegnazione dei dipendenti pubblici per la gestione del sistema di test e tracciamento, come ha fatto la Germania, il governo del Regno Unito ha esternalizzato la risposta all’emergenza sanitaria a un mosaico di societa’ di consulenza […]
Non solo esternalizzare e’ scandalosamente costoso, ma priva «i nostri piu’ brillanti [funzionari pubblici] dell’opportunita’ di lavorare su alcuni dei temi piu’ impegnativi, appaganti e attuali». In altre parole, se ne ostacola lo sviluppo, e di conseguenza la crescita del settore pubblico. Piu’ i fornitori privati intraprendono attivita’ pubbliche, piu’ la responsabilita’ del governo si riduce perche’ le capacita’ sono state limitate e cambiare la cattiva politica e’ piu’ difficile.

Info:
https://www.laterza.it/2021/04/28/mariana-mazzucato-racconta-missione-economia/
https://francosenia.blogspot.com/2021/05/uneconomista-pericolosa.html
https://www.corriere.it/cultura/21_maggio_04/mazzucato-stato-innovatore-un-analisi-confortante-ma-discutibile-971fab64-acea-11eb-
b89d-9c2f0a2ddccd.shtml

https://www.articolo21.org/2021/06/leconomista-mariana-mazzucato-in-missione-con-pietro-del-solda-al-festival-delleconomia-di-trento-4-giugno-2021/

Stato/Ignazi

Piero Ignazi, Nadia Urbinati – Contagio e liberta’ – Laterza (2020)

Le autocertificazioni – che hanno fatto la loro comparsa in diversi Stati democratici, in particolare quelli a ordinamento non consuetudinario – hanno messo in luce tre aspetti: a) il carattere emergenziale a scopo delle misure restrittive previste, volte a limitare la vicinanza tra le persone con il solo obiettivo di scongiurare il contagio; b) il carattere temporaneo delle misure stesse; e c) la previsione di eccezioni alle normative eccezionali, nella misura in cui ai cittadini e’ stata lasciata la possibilita’ di gestire l’eccezione.
Questo ultimo punto e’ centrale […]
La procedura di autocertificazione e’ stata fatta oggetto di ironia, ed e’ stata spesso accusata di segnalare la curvatura autoritaria presa dai governi democratici.
Ma e’ vero il contrario.
Quel che appare come un orpello burocratico o vessatorio e’ indicativo di un ordinamento legal-politico fondato sullo Stato di diritto; un ordinamento, cioe’, che si propone di mettere al bando interferenze arbitrarie da parte dell’autorita’, anche quando si tratta di misure restrittive per far fronte a eventi eccezionali.
La filosofia politica e’ quella propria dello Stato democratico costituzionale: rendendoci individualmente responsabili, l’autocertificazione dimostra che non siamo servi o sudditi di un potere che decide arbitrariamente senza preventivare eccezioni al governo dell’eccezione e che non deve rispondere a coloro che devono ubbidire.
A servi e sudditi non si richiede alcuna autocertificazione: la ragione di cio’ e’ che ad essi non viene riconosciuta responsabilita’ politica, ne’ quindi voce pubblica

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/democrazia-e-populismo-in-tempi-di-pandemia-intervista-a-nadia-urbinati/

Capitalismo/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Missione economia – Laterza (2021)

La crisi del Covid-19 ha rivelato anche la grande fragilita’ del capitalismo.
Le persone che operano nell’ambito della cosiddetta gig economy, ossia l’economia del lavoro a chiamata, non hanno nessuna sicurezza.
I livelli elevati di indebitamento delle imprese – dovuti in parte alla necessita’ di pagare i dividendi, riacquistare azioni proprie e aumentare indirettamente la retribuzione dei dirigenti – hanno privato molte aziende delle risorse con cui poter fronteggiare la situazione.
La strategia di affidarsi a catene di fornitura globali fragili per tagliare i costi e ridurre il potere contrattuale dei lavoratori in loco si e’ rivelata un tallone d’Achille quando la pandemia ha interrotto la produzione a livello globale creando una concorrenza agguerrita anche per beni essenziali come le mascherine.
Alcuni governi, in particolare quelli del Regno Unito e degli Stati Uniti, erano andati verso un’esternalizzazione talmente spinta verso il settore privato e le societa’ di consulenza che non sono stati in grado di gestire la crisi in modo adeguato […]
Numerosi governi un tempo fautori dell’austerita’ si sono improvvisamente orientati verso la spesa pubblica – indebitandosi e creando deficit di dimensioni tali che un tempo avrebbero causato un’apoplessia ideologica – nel tentativo di fare l’impossibile (il famoso whatever it takes) per tenere vive le rispettive economie nazionali.
Nel fuoco incrociato di un crollo della produzione unito al crollo della domanda – in gran parte indotti dallo Stato per domare il virus –, il modello economico e sociale Thatcher-Reagan ha fallito, e l’economia globale sta lottando contro una depressione storicamente gravissima

Info:
https://www.laterza.it/2021/04/28/mariana-mazzucato-racconta-missione-economia/
https://francosenia.blogspot.com/2021/05/uneconomista-pericolosa.html
https://www.corriere.it/cultura/21_maggio_04/mazzucato-stato-innovatore-un-analisi-confortante-ma-discutibile-971fab64-acea-11eb-b89d-9c2f0a2ddccd.shtml
https://www.articolo21.org/2021/06/leconomista-mariana-mazzucato-in-missione-con-pietro-del-solda-al-festival-delleconomia-di-trento-4-giugno-2021/

Stato/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Non sprechiamo questa crisi – Laterza (2020)

Fortunatamente, gli investimenti pubblici sono aumentati.
Mentre gli Stati Uniti hanno adottato un pacchetto di stimolo e salvataggio da 2.000 miliardi di dollari, l’Unione europea ha varato un piano di ripresa economica da 750 miliardi di euro, e il Giappone ha messo in campo altri 1.000 miliardi di dollari di aiuti per famiglie e imprese.
Tuttavia, se gli investimenti devono portare a un’economia piu’ sana, resiliente e produttiva, il denaro non basta.
I governi devono anche recuperare la capacita’ di progettare, attivare e imporre condizioni ai beneficiari, per far si’ che il settore privato operi in modo da favorire una crescita inclusiva e sostenibile.
Il sostegno pubblico alle imprese assume numerose forme, tra cui sovvenzioni dirette in denaro, sgravi fiscali e prestiti agevolati o garantiti dallo Stato, per non parlare del ruolo espansivo svolto dalle banche centrali, che hanno acquistato ingenti quantitativi di obbligazioni societarie.
Questi interventi dovrebbero comportare degli obblighi,
come quello di vincolare le imprese a conseguire obiettivi di riduzione delle emissioni e trattare i dipendenti con dignita’ (dal punto di vista sia retributivo sia delle condizioni di lavoro) […]
Lungi dall’essere dirigistica, l’imposizione di condizioni al sostegno pubblico alle imprese contribuisce a orientare strategicamente le risorse finanziarie, facendo si’ che vengano reinvestite in modo produttivo anziche’ essere acquisite da interessi ristretti o speculativi.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858142875
https://www.controluce.it/notizie/non-sprecare-la-crisi-del-covid/

Geoeconomia/Zizek

Slavoi Zizek – Virus – Ponte alle Grazie (2020)

L’epidemia in corso non ha solo lasciato affiorare i conflitti sociali ed economici che covavano sotto la cenere; non soltanto ci ha posto di fronte a immensi problemi politici ed economici. In misura crescente, si sta definendo un autentico conflitto di visioni globali riguardo alla societa’ e agli esseri umani.
All’inizio, sembrava che avrebbe finito per prevalere una sorta di solidarieta’ globale di base, che avrebbe privilegiato gli aiuti verso chi fosse maggiormente in pericolo; tuttavia, come ha osservato John Authers, questa solidarieta’ ha gradualmente ceduto il passo a una piu’ aspra battaglia culturale tra fazioni, che vede rivaleggiare principi morali scagliati come bombe a mano metafisiche.
Diversi Paesi hanno adottato impostazioni antitetiche, mentre gli Stati Uniti si sono scissi quasi in due nazioni, divisi tra chi indossa e chi non indossa la mascherina […]
Il modo in cui affronteremo il problema dipende in definitiva dalla posizione fondamentale che adottiamo in relazione alla vita umana.
Siamo – come Dilley – libertari che rigettano qualunque invasione delle liberta’ personali?
Siamo utilitaristi pronti a sacrificare migliaia di vite al benessere economico della maggioranza?
Siamo autoritari che credono che possano salvarci soltanto il rigido controllo e la disciplina imposti dallo Stato?
Siamo spiritualisti seguaci della new age e riteniamo l’epidemia un avvertimento che ci arriva dalla Natura, una punizione per aver sfruttato le risorse naturali?
Crediamo che Dio ci stia semplicemente mettendo alla prova e finira’ per aiutarci a trovare una via d’uscita?

Info:
https://www.internazionale.it/opinione/slavoj-zizek/2020/07/11/virus-capitalismo
https://www.illibraio.it/news/dautore/libri-virus-zizek-1372415/
https://www.huffingtonpost.it/entry/il-virus-dellavvenire_it_5e8d7c80c5b6e1a2e0fc234d
https://www.lastampa.it/vatica-insider/it/2020/05/20/news/coronavirus-slavoi-zizek-non-esiste-un-ritorno-alla-normalita-1.38867522

Stato/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Non sprechiamo questa crisi – Laterza (2020)

L’impatto del Covid-19 sulle nostre economie e’ stato, e continua a essere, imprevedibile e di portata enorme, ma offre ai governi l’opportunita’ di riconsiderare gli scopi fiscali dello Stato.
Dai tempi di Margaret Thatcher, l’ortodossia finanziaria ha sempre negato la funzione dello Stato quale investitore e ritenuto che il pareggio di bilancio fosse un fine da perseguire in quanto tale […]
Il crollo simultaneo dell’economia sia sul lato dell’offerta sia della domanda a seguito del Covid-19 rende oggi l’ortodossia thatcheriana doppiamente insostenibile.
In particolare, la crisi attuale rappresenta un’opportunita’ per mobilitare il potere fiscale dello Stato sia per la ripresa sia per uno sviluppo sostenibile nel lungo periodo.
Al momento i governi sono impegnati soprattutto sul fronte dell’emergenza e stampano moneta per pagare le persone affinche’ non lavorino e le imprese affinche’ non producano. L’aspettativa e’ che queste uscite straordinarie si ridurranno gradualmente con la ripresa e il ritorno alla normalita’ della vita economica.
Ma l’attivita’ imprenditoriale non tornera’ alla normalita’.
Nei prossimi anni, le aziende dipenderanno dai sussidi statali per ripagare i debiti e fornire lavoro. Allo stesso tempo, l’operazione di salvataggio d’emergenza ha dimostrato l’immenso potere fiscale dello Stato nazionale di provvedere dignitosamente al popolo per diversi mesi con gran parte dell’impresa privata in ristagno.
L’obiettivo non deve essere quello di liberarsi al piu’ presto della cultura dei sussidi, bensi’ di trasformarla in una nuova collaborazione fra lo Stato, l’impresa privata e i lavoratori per far ripartire l’economia e garantirne il futuro a lungo termine.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858142875
https://www.controluce.it/notizie/non-sprecare-la-crisi-del-covid/

Stato/Santangelo

Salvatore Santangelo – Geopandemia. Decifrare e rappresentare il caos – Castelvecchi (2020)

Oltre alla convinzione diffusa che all’attuale emergenza sanitaria, nel prossimo futuro, si unira’ una recessione globale. Si trattera’ di una crisi ancor piu’ devastante di quella del 2008 perche’ impattera’ sia sul versante dell’offerta sia su quello della produzione.
Tutto cio’ segnera’ un netto spartiacque tra il prima e il dopo. Quindi, insieme a strumenti di politica monetaria non convenzionali di entita’ mai vista prima, forse neanche al tempo del New Deal, la maggior parte degli analisti sembrano convinti, e la Germania lo dimostra, che usciremo dalla crisi solo grazie a un nuovo modello di economia sociale di mercato, dove il mondo del lavoro sia saldamente ancorato al sistema sociale. Il tutto condito da un nuovo protagonismo dello Stato. Persino il piu’ istituzionale tra i quotidiani, il piu’ autorevole alfiere del thatcherismo, il «Financial Times» ha chiosato in un editoriale che: «Riforme radicali – che ribaltino la direzione politica prevalente delle ultime quattro decadi – devono essere messe in agenda. I governi dovranno accettare un ruolo piu’ attivo nell’economia. Dovranno guardare ai pubblici servizi come investimenti piuttosto che debito, e ricercare regole che rendano il mercato del lavoro meno precario».
In sintesi si reclama una nuova centralita’ dello Stato, sia nel sistema del welfare che in quello della politica industriale; questo perche’ l’unica certezza che abbiamo e’ che un approccio efficace contro il Covid-19 (e le sue conseguenze economiche) deve essere pari a una mobilitazione bellica nei termini delle risorse umane ed economiche disponibili, della piena consapevolezza dell’opinione pubblica, di un efficace coordinamento tra pubblico e privato. […]
Oggi, il mutato scenario impone agli Stati di fronteggiare con maggiore consapevolezza le sfide del futuro e di allungare l’orizzonte temporale della propria azione politica. Nessun Paese (soprattutto quelli piu’ timidi, come l’Italia) puo’ piu’ prescindere dal definire il proprio interesse nazionale, che deve essere perseguito sulla base di valori e princìpi identitari. 

Info:
https://www.huffingtonpost.it/entry/covid-19-come-governare-il-caos_it_5e8b2fa1c5b6cc1e4778fd2a
https://loccidentale.it/geopandemia-se-il-virus-ci-costringe-a-fare-i-conti-col-nostro-caos/