Green New Deal/Gorz

Ecologia e libertà – André Gorz – Orthotes (2015)

La Natura, dunque, non e’ intangibile.
Ed il progetto ‘prometeico’ di ‘dominarla’ o ‘addomesticarla’ non e’ necessariamente incompatibile con il pensiero ecologico.
Ogni cultura (nel duplice senso del termine) usurpa la natura e modifica l’ambiente. Il problema fondamentale posto dall’ecologia e’ soltanto di sapere:
1) se i trasferimenti che l’attivita’ umana impone o estorce alla natura tengono in debito conto le risorse non rinnovabili;
2) se gli effetti distruttivi della produzione non superano gli effetti produttivi a causa di prelievi eccessivi operati sulle risorse rinnovabili.
Rispetto a tali questioni la crisi economica attuale presenta alcune caratteristiche che paiono indicare che i fattori ecologici vi svolgono un ruolo determinante e aggravante.
Certo, cio’ non significa che tali fattori debbano essere considerati le cause primarie della crisi: ci troviamo piuttosto di fronte ad una crisi capitalistica di sovrapproduzione aggravata da una crisi ecologica (e sociale.

Info:
https://www.orthotes.com/wp-content/uploads/2020/03/gorz-avallone-manitesto-29-09-2015.pdf
https://www.orthotes.com/wp-content/uploads/2020/03/gorz-fadini-iride17-11-2016.pdf
https://www.orthotes.com/wp-content/uploads/2020/03/gorz-musolino-commonware-12-10-2015.pdf
https://www.rivistadiscienzesociali.it/andre-gorz-ecologia-e-liberta-recensione-di-giovanni-coppolino-bille/
https://materialismostorico.blogspot.com/2015/09/ripubblicato-ecologia-e-liberta-di.html
https://ilmanifesto.it/dentro-i-limiti-naturali-del-profitto

Green New Deal/Crary

Terra bruciata. Oltre l’era digitale verso un mondo postcapitalista – Jonathan Crary – Meltemi (2023)


Nella provincia indonesiana di Papua, la miniera di Grasberg, una delle piu’ grandi e redditizie del mondo, e’ a questo proposito esemplare: il cratere scavato misura 19 chilometri quadrati di estensione e ogni settimana oltre 700.000 tonnellate di scarti vengono riversate nei fiumi della zona.
La miniera impiega 23.000 lavoratori, a un salario inferiore a un dollaro e mezzo l’ora. Dal 1990, molte migliaia di ribelli separatisti, lavoratori minerari in sciopero e ambientalisti papuani sono state uccise dalle forze di sicurezza private.
Gran parte delle regioni montuose e di foresta pluviale sono state contaminate irreversibilmente da scarichi di liquidi tossici.
Tutto questo per soddisfare la richiesta di rame per le fabbriche di elettronica, in particolare per i componenti centrali del Green New Deal: pannelli solari, turbine eoliche, veicoli elettrici, ma anche per i chip dei supercomputer e per il cablaggio delle case “smart” per alimentare l’Internet delle cose.
I cavi di rame sono ancora i conduttori elettrici preferiti per la generazione e la trasmissione di energia a scala industriale e per gran parte delle telecomunicazioni.
L’azienda proprietaria della miniera di Grasberg, la Freeport-McMoRan, gestisce dozzine di analoghe miniere distruttive in tutto il pianeta, tra cui in Peru’, Cile, Bolivia, Sud Africa, Zambia e New Mexico […]
I fautori del capitalismo verde e delle “rinnovabili” offrono rassicurazioni mistificatorie che, con un qualche grado di supervisione, l’estrazione di risorse possa avvenire senza distruggere gli habitat, gli ecosistemi e le comunita’ umane; ma sanno che questo non avverra’ mai.
La storia ha dimostrato in modo conclusivo che il capitalismo e’ inconciliabile con qualsiasi tipo di conservazione o preservazione.

Info:
https://ilmanifesto.it/quella-spoliazione-delle-esistenze
https://serenoregis.org/2023/09/01/terra-bruciata-oltre-lera-digitale-verso-un-mondo-postcapitalista/
https://www.meltemieditore.it/wp-content/uploads/bordoni-lettura-terra-bruciata-crary-meltemi.pdf
https://www.carmillaonline.com/2023/06/04/quando-il-sogno-tecnomodernista-si-rivela-un-incubo/
https://www.artribune.com/editoria/2023/07/terra-bruciata-nuovo-libro-jonathan-crary/
https://serenoregis.org/2023/11/06/terra-bruciata-puntata-dei-perche/

Green New Deal/Chomsky

Poteri illegittimi. Clima, guerra, nucleare: affronta le sfide del nostro tempo – Noam Chomsky – Ponte alle grazie (2023)

E’ evidente, dunque, che dobbiamo agire subito, sempre partendo dal presupposto che la crisi climatica sia una sfida che possiamo ancora vincere, cosa che non sappiamo con certezza.
Dobbiamo poi anche renderci conto che il Green New Deal globale e’ un progetto comunque vantaggioso, purche’ preveda un generoso sostegno alla transizione per i lavoratori e le comunita’ dipendenti dai combustibili fossili.
Questo perche’, in primo luogo, la trasformazione globale verso le energie pulite sara’ una grossa fonte di nuovi posti di lavoro in tutte le regioni del mondo, oltre a costruire un percorso concreto verso un’economia globale a emissioni zero. Migliorera’ inoltre notevolmente la salute pubblica riducendo l’inquinamento atmosferico, abbassera’ i costi energetici e dara’ l’opportunita’ di fornire per la prima volta energia elettrica alle aree rurali dei paesi a basso reddito.

Info:
https://sbilanciamoci.info/la-missione-suicida-del-capitalismo-e-la-scelta-delleuropa-sulla-guerra/
https://ilmanifesto.it/la-missione-suicida-del-capitalismo-e-la-scelta-delleuropa-sulla-guerra
https://www.larivistadeilibri.it/noam-chomsky/
https://www.estetica-mente.com/recensioni-libri/poteri-illegittimi-clima-guerra-nucleare-affrontare-le-sfide-del-nostro-tempo-noam-chomsky/94026/

Green New Deal/ Stiglitz

La strada per la libertà. L’economia e la societa’ giusta – Joseph E. Stiglitz – Einaudi (2024)


Le esternalita’ sono ovunque. Pur essendo state queste ultime sempre presenti e rilevanti, i cambiamenti in corso nella struttura della nostra economia e del mondo le hanno portate al centro della scena.
La gestione delle esternalita’ e’ una delle questioni fondamentali di politica economica: scoraggiare attivita’ dove ci sono esternalita’ dannose (negative) e incoraggiare attivita’ dove ci sono esternalita’ positive.
Viviamo su un pianeta piu’ affollato, la cui popolazione e’ triplicata tra il 1950 e il 2020. In questo breve lasso di tempo della storia umana il Pil globale e’ cresciuto quindici volte, spingendoci fino ai limiti del pianeta.
La manifestazione piu’ importante di tutto cio’ e’ il cambiamento climatico, una minaccia esistenziale.
Ma non e’ l’unica esternalita’ ambientale. Siamo tutti danneggiati dall’inquinamento dell’aria e dell’acqua e dalle discariche di rifiuti tossici […]
Vediamo gli effetti del cambiamento climatico tutt’intorno a noi, e il mondo ne sperimentera’ sicuramente ancor di piu’ la portata negli anni a venire.
Il cambiamento climatico non riguarda solo il riscaldamento del pianeta di qualche grado; comprende l’incremento di fenomeni atmosferici estremi. Piu’ siccita’, piu’ alluvioni, piu’ uragani, piu’ periodi di caldo estremo ed estremo freddo, innalzamento del livello dei mari e dell’acidita’ dell’oceano, con tutte le conseguenze disastrose che cio’ comporta, dai mari agonizzanti, agli incendi nelle foreste, alla perdita di vita e beni.

Info:
https://sbilanciamoci.info/stiglitz-il-neoliberalismo-e-un-fallimento/
https://ilpontedem.it/2024/06/22/joseph-e-stiglitz-la-strada-per-la-liberta-economia-e-buona-societa/

https://www.milanofinanza.it/news/la-lezione-del-nobel-joseph-e-stiglitz-un-capitalismo-progressivo-per-una-societa-giusta-202309152206147720
https://www.open.online/2024/11/22/il-premio-nobel-stiglitz-per-litalia-conseguenze-pessime-dalla-firma-del-patto-di-stabilita/

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/11/22/il-nobel-per-leconomia-stiglitz-la-ue-e-tornata-allausterita-con-donald-paghera-due-volte/7776961/

Green New Deal/Feltri

10 rivoluzioni nell’economia globale (che in Italia ci stiamo perdendo) – Stefano Feltri – Utet (2024)

L’inquinamento e’ il tipico esempio di esternalita’ negativa: la fabbrica che scarica liquami tossici nel fiume vicino risparmia un costo di smaltimento e aumenta i profitti, mentre la collettivita’ non ottiene alcun beneficio ma anzi subisce un danno duraturo e irreversibile […]
Certo, sarebbe piu’ semplice non inquinare affatto, ma molto spesso le nostre societa’ fondate sulla crescita costante del PIL preferiscono accettare una certa dose di comportamenti autodistruttivi per non perdere i benefici economici abbinati: tolleriamo l’esistenza dell’industria del fumo, del gioco d’azzardo o le acciaierie che inquinano l’aria e fanno ammalare gli operai perche’ non vogliamo perdere i posti di lavoro e il gettito fiscale che generano […]
Chi inquina paga, e chi non inquina ma subisce i danni dell’inquinamento viene indennizzato. I posti di lavoro e il gettito fiscale sono salvi, c’e’ l’inquinamento – certo – ma almeno la societa’ nel suo complesso non ci rimette […]
Si puo’ dire che «la tassa ha l’effetto di indurre il produttore a internalizzare il costo sociale dell’inquinamento nella propria funzione di massimizzazione del profitto e dunque determina la quantita’
ottima da produrre rispetto alla funzione di utilita’ sociale. 

Green New Deal/Crary

Terra bruciata. Oltre l’era digitale verso un mondo postcapitalista – Jonathan Crary – Meltemi (2023)


Adesso, pero’, con un’economia globale che dopo il 2008 e’ tenuta in vita artificialmente, con la crescita dei regimi corrotti autocratici e dei narco-Stati, e con le imprevedibili conseguenze della crisi climatica, i calcoli di lungo periodo da parte dei grandi potentati hanno lasciato il posto a forme di arricchimento di breve termine.
Siamo alla mezzanotte del capitalismo da casino’, quando i vincitori cominciano a incassare le proprie fiches. Poiche’ l’economia globale non ha alcuna prospettiva di lungo periodo, assistiamo a un’ultima baldoria di saccheggio su tutto il pianeta.
Fracking, rimozione delle cime delle montagne per estrarre minerali, foreste pluviali rase al suolo per lasciare spazio alle coltivazioni di biocarburanti, trivellazioni offshore, spoliazione di aree selvagge, tutto cio’ va di pari passo con la devastazione e il saccheggio delle risorse sociali e con l’espropriazione dei restanti frammenti di beni comuni, siano essi acqua potabile, aree selvagge o parchi cittadini.
E’ una sorta di nuova versione dello show televisivo degli anni Sessanta Supermarket Sweep, dove ai concorrenti era data una carta prepagata per lo shopping e un certo limite di tempo entro il quale dovevano afferrare freneticamente qualsiasi cosa di valore fosse presente nel negozio.

Info:
https://ilmanifesto.it/quella-spoliazione-delle-esistenze
https://serenoregis.org/2023/09/01/terra-bruciata-oltre-lera-digitale-verso-un-mondo-postcapitalista/
https://www.meltemieditore.it/wp-content/uploads/bordoni-lettura-terra-bruciata-crary-meltemi.pdf
https://www.carmillaonline.com/2023/06/04/quando-il-sogno-tecnomodernista-si-rivela-un-incubo/
https://www.artribune.com/editoria/2023/07/terra-bruciata-nuovo-libro-jonathan-crary/
https://serenoregis.org/2023/11/06/terra-bruciata-puntata-dei-perche/

Green New Deal/Chomsky

Minuti contati. Crisi climatica e Green New Deal globale – Noam Chomsky – Ponte alle Grazie (2020)

Non possiamo trascurare il fatto che gli esseri umani si trovano oggi di fronte a problemi spaventosi, che sono radicalmente diversi da qualsiasi altro problema si sia mai verificato nella storia dell’umanita’.
Devono rispondere a un interrogativo cruciale: se la societa’ umana, cosi’ come la conosciamo o in qualsiasi altra forma, sia o meno in grado di sopravvivere.
E il tempo a disposizione per rispondere a questa domanda sta per scadere.
I compiti che ci attendono sono davvero inediti e drammatici. La storia e’ fin troppo ricca di testimonianze di guerre orribili, torture indescrivibili, massacri e ogni immaginabile abuso di diritti fondamentali. Ma la minaccia di distruzione della vita umana organizzata, in qualsiasi forma riconoscibile o accettabile, e’ una novita’ assoluta.
Essa puo’ essere superata solo se il mondo intero unira’ gli sforzi, anche se, ovviamente, le responsabilita’ sono da intendersi commisurate alle rispettive capacita’, e i principi morali elementari esigono che una responsabilita’ speciale ricada su coloro che sono stati i massimi artefici della crisi nel corso dei secoli, arricchendo se’ stessi mentre costruivano un tragico destino per l’umanita’ […]
Le profonde preoccupazioni dei climatologi sono facilmente accessibili a chiunque non sia disposto a nascondere la testa sotto la sabbia.
La CNN ha celebrato il Giorno del Ringraziamento del 2019 con un dettagliato (e accurato) approfondimento su un importante studio, appena apparso su Nature, sui tipping points, i punti di non ritorno raggiunti i quali i nefasti effetti del riscaldamento globale diventeranno irreversibili. Gli autori concludono che l’analisi dei tipping points e delle loro interazioni rivela che «stiamo vivendo un’emergenza climatica» e rafforza «il coro di appelli susseguitisi quest’anno per un’azione urgente in materia di clima. Siamo in una situazione di rischio e gravità estremi […].
La stabilita’ e la resilienza del nostro pianeta sono in pericolo […]«il tempo residuo di intervento per evitare di raggiungere un tipping point potrebbe gia’ essersi azzerato, mentre il tempo di reazione per arrivare all’azzeramento netto delle emissioni e’ di trent’anni, come minimo.
Di conseguenza, potremmo gia’ non essere piu’ in grado di evitare un eventuale tipping point. Per nostra buona sorte, la velocita’ con cui si accumulano i danni causati da un tipping point – e quindi l’entita’ dei rischi – potrebbe ancora essere, in una certa misura, sotto il nostro controllo».
In una certa misura, e non c’e’ tempo da perdere.

Info:
https://lecopost.it/cultura-sostenibile/minuti-contati/
https://duels.it/industria-culturale/con-minuti-contati-noam-chomsky-e-robert-pollin-ci-avvertono-il-nostro-tempo-sta-per-scadere/

https://politicaassociazione.it/dati/8/chomsky-minuti-contati.pdf
https://www.sololibri.net/Minuti-contati-Chomsky-Pollin.html

Geen New Deal/Feltri

10 rivoluzioni nell’economia globale (che in Italia ci stiamo perdendo) – Stefano Feltri – Utet (2024)

Qual e’ l’ultima persona al mondo a cui affidare la gestione di un negoziato sulla crisi climatica e l’uscita dall’economia delle fonti fossili? L’amministratore delegato di una compagnia petrolifera di uno stato che vive di esportazione di petrolio.
E invece a preparare la conferenza annuale sul cambiamento climatico dell’ONU numero ventotto, a Dubai, e’ stato proprio Sultan Al-Jaber che guida l’azienda di energie rinnovabili Masdar, specializzata in tecnologie solari ed eoliche a zero emissioni, ma dirige anche la ben piu’ importante ADNOC, cioè la compagnia di stato degli Emirati Arabi Uniti che prevede di investire 150 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni nel suo business principale: il petrolio […]
Basta guardare i numeri per capire la bizzarria della scelta di mettersi nelle mani degli Emirati: a inizio anni duemila, gli Emirati producevano circa 2,2 milioni di barili di petrolio al giorno. Nel 2024 la produzione stimata e’ di circa 3,2 milioni, un aumento del cinquanta per cento nel ventennio durante il quale il resto del mondo ha preso consapevolezza della crisi climatica e della necessita’ di ridurre le emissioni di anidride carbonica che contribuiscono a far salire la temperatura […]
All’inizio dei negoziati della Conferenza, a dicembre 2023, documenti riservati rivelati dal Centre for Climate Reporting e dalla BBC, hanno confermato che gli Emirati e Al-Jaber volevano usare il vertice sul clima come occasione per fare accordi per nuovi investimenti petroliferi, per esempio in Brasile. E poi ancora operazioni sul gas naturale liquefatto in Mozambico, Canada e Australia. Investimenti della ADNOC, cioe’ l’azienda nazionale guidata proprio da Al-Jaber.

Info:
https://www.startmag.it/mondo/feltri-economia/
https://appunti.substack.com/p/dieci-rivoluzioni

https://www.settimananews.it/libri-film/raccontare-il-cambiamento/

Green New Deal/Chomsky

Minuti contati: Crisi climatica e Green New Deal globale – Noam Chomsky, Robert Pollin – Ponte alle Grazie (2020)

I metodi convenzionali dell’agricoltura industriale dipendono largamente dal ricorso a fertilizzanti sintetici, irrigazione, pesticidi ed erbicidi.
L’utilizzo del solo fertilizzante azotato e’ aumentato dell’800% in sessant’anni, tra il 1961 e il 2019. Nello stesso periodo, questa pratica agricola ha contribuito in modo significativo all’aumento del 30% della disponibilita’ alimentare pro capite a livello globale.
A differenza di queste pratiche agricole industriali, l’agricoltura biologica si basa sulla rotazione delle colture, sulla fertilizzazione del suolo con il concime animale e il compostaggio, e sul controllo biologico dei parassiti. Piu’ specificamente, si piantano legumi che fissano l’azoto nel terreno (anziche’ ricorrere all’ammoniaca per migliorare il tenore di azoto), si privilegia il ricorso ai predatori naturali di insetti (anziche’ ai pesticidi sintetici), si ruotano le colture per disorientare i parassiti e rinnovare il suolo, e si utilizzano sostanze naturali per tenere sotto controllo le malattie e gli infestanti.
L’impronta di carbonio dell’agricoltura biologica e’ minima, in quanto non dipende dall’utilizzo di fertilizzanti a base di ammoniaca o da altri prodotti derivati da combustibili fossili […]
In linea generale, e’ ragionevole pensare che per soddisfare il fabbisogno alimentare mondiale con metodi di coltivazione biologici occorrera’ piu’ terra. Cio’, a sua volta, rafforza la necessita’ di abbandonare l’attuale utilizzo prevalente dei terreni agricoli in tutto il mondo a scopo di allevamento del bestiame.
Se il mondo dovra’ abbandonare l’agricoltura industriale per passare all’agricoltura biologica, con quel che ne consegue in termini di pressione sull’uso dei suoli, sara’ necessario ridurre in modo significativo la quantita’ di generi alimentari che vengono coltivati ma poi sprecati. Secondo le stime, tra il 35 e il 50% del cibo prodotto a livello globale viene scartato, degradato o consumato dai parassiti invece di essere mangiato.
I paesi in via di sviluppo in genere perdono piu’ del 40% del cibo dopo il raccolto o durante la lavorazione, a causa di infrastrutture di stoccaggio e trasporto inadeguate. Nei paesi ad alto reddito, pur non riscontrandosi questo spreco di cibo a livello di produzione, si stima che piu’ del 40% del cibo viene sprecato a livello di distribuzione e consumo al dettaglio. Ne e’ testimonianza la grande quantita’ di cibo che avanza nei ristoranti o che viene gettato nel cassonetto della spazzatura nelle residenze domestiche.

Info:
https://lecopost.it/cultura-sostenibile/minuti-contati/
https://duels.it/industria-culturale/con-minuti-contati-noam-chomsky-e-robert-pollin-ci-avvertono-il-nostro-tempo-sta-per-scadere/

https://politicaassociazione.it/dati/8/chomsky-minuti-contati.pdf
https://www.sololibri.net/Minuti-contati-Chomsky-Pollin.html

Green New Deal/Chomsky

Noam Chomsky – Ottimismo (malgrado tutto). Capitalismo, impero e cambiamento sociale – Ponte alle Grazie (2018)

Quanto ai cambiamenti climatici, e’ oramai opinione diffusa nella comunita’ scientifica che siamo entrati in una nuova era geologica, l’Antropocene, in cui la mano dell’uomo sta modificando radicalmente il clima terrestre e plasmando un pianeta completamente diverso; un pianeta che potrebbe non essere in grado di sostenere la vita umana organizzata secondo modalita’ per noi tollerabili.
Vi sono ottime ragioni di ritenere che siamo gia’ entrati nell’era della Sesta estinzione, un’epoca di annientamento di massa delle specie paragonabile alla Quinta estinzione verificatasi sessantacinque milioni di anni fa, quando furono distrutti tre quarti delle specie esistenti, probabilmente a causa di un enorme asteroide.
L’emissione di CO2 nell’atmosfera oggi aumenta a un ritmo mai visto in cinquantacinque milioni di anni.
Citando una dichiarazione rilasciata da centocinquanta eminenti scienziati, il timore e’ che «il riscaldamento globale, amplificato dagli effetti legati allo scioglimento del ghiaccio polare, alla fuoriuscita di metano dal permafrost e ai vasti incendi, possa diventare irreversibile», con conseguenze catastrofiche per la vita sulla Terra, esseri umani compresi.
E non in un futuro remoto. Gia’ solo l’innalzamento del livello del mare e la distruzione delle risorse idriche a causa dello scioglimento dei ghiacciai potrebbero avere ripercussioni terribili sulla specie umana.

Info:
https://www.sinistrainrete.info/neoliberismo/19738-sandro-moiso-pandemia-economia-e-crimini-della-guerra-sociale.html