Populismo/Balibar

Étienne Balibar – Crisi e fine dell’Europa? – Bollati Boringhieri (2016)

Il populismo con cui abbiamo a che fare oggi – quello che attecchisce piu’ rapidamente in Europa – non e’ affatto l’insurrezione pacifica dei cittadini dei diversi Paesi di cui abbiamo bisogno per rivitalizzare la democrazia e per imporne la forza a quelli che la temono e la ostacolano con tutti i mezzi.
Si tratta di un populismo nazionalistico o regionalistico, aggressivamente xenofobo (e che potrebbe diventare omicida se la situazione sociale dovesse deteriorarsi ulteriormente), diretto contro gli «allogeni» (immigrati, in particolare provenienti dall’Asia e dal Sud del Mediterraneo, rom, senza escludere gli ebrei), ma anche contro gli altri europei (Nord contro Sud, Ovest contro Est, vicini contro vicini, anche all’interno delle stesse nazioni, come in Italia).
Di questo populismo vediamo le manifestazioni da un capo all’altro del continente […] un «populismo mediatico», le cui tecniche di manipolazione dei media assomigliano a un fascismo soft riproposto in condizioni storiche e culturali differenti.
A questi populismi reazionari piu’ o meno interconnessi, che riflettono la demoralizzazione delle classi popolari e delle classi medie, il cinismo delle classi dirigenti, l’assenza di prospettive postnazionali che facciano fronte alla globalizzazione e al regresso dei movimenti sociali, e’ del tutto illusorio opporre una semplice predicazione morale, un inno alle virtu’ dello Stato di diritto e del liberismo, che di fatto maschera la perpetuazione delle diseguaglianze e il dominio schiacciante degli interessi della proprieta’ e della finanza.
E’ necessario riprendere la mobilitazione popolare, il cui motore inizialmente puo’ essere soltanto la protesta

Info:
https://www.illibraio.it/libri/etienne-balibar-crisi-e-fine-delleuropa-9788833928449/
https://www.lindiceonline.com/osservatorio/economia-e-politica/balibar-crisi-europa-ordoliberale/
https://www.sinistrainrete.info/politica/9646-etienne-balibar-populismo-e-contro-populismo-nello-specchio-americano.html

Europa/Balibar

Etienne Balibar – Crisi e fine dell’Europa? – Bollati Boringhieri (2016)

In realtà, quello che si sta costituendo in Europa e’ un fronte transnazionale del rifiuto dei rifugiati e dei migranti, in cui i gruppi apertamente razzisti e violenti sono solo la punta piu’ estrema e i cui argomenti oscillano tra il pragmatismo («da noi non c’e’ posto»), l’ideologia identitaria (un afflusso di musulmani minaccia di snaturare l’Europa cristiana, o laica, a seconda dei Paesi) e le questioni di sicurezza (tra i rifugiati si nascondono i jihadisti).
Con tutta probabilita’ siamo destinati ad assistere per la prima volta a quello che finora non era mai riuscito: l’affermazione in Europa di un «partito» unificato populista e xenofobo, antimmigrati e antirifugiati.

Info:
https://www.lindiceonline.com/osservatorio/economia-e-politica/balibar-crisi-europa-ordoliberale/
https://www.illibraio.it/libri/etienne-balibar-crisi-e-fine-delleuropa-9788833928449/
https://left.it/2019/04/13/balibar-leuropa-va-rifondata-aprendo-i-confini/

Populismo/Crouch

Colin Crouch – Identita’ perdute. Globalizzazione e nazionalismo – Laterza (2019)

Il venir meno della certezza di una prosperita’ sempre crescente, l’incertezza della globalizzazione, l’immigrazione di massa e lo scontro con l’Islam radicale hanno messo a nudo i nervi scoperti della diffidenza verso gli stranieri, che siano alle porte della nazione o si tratti di paesi stranieri.
Evidentemente, la nazione fornisce a molte persone una fonte politicamente potente e storicamente radicata d’identita’ «solo qui».
Di recente e’ emerso qualcosa che somiglia a un movimento internazionale che collega i vari gruppi nazionalisti e conservatori, una sorta di «internazionale xenofoba» […]
C’e’ tuttavia qualcosa di distintamente ossessivo nell’idea di un’internazionale xenofoba. Questi gruppi sono preoccupati di porre l’accento sull’autonomia e la sovranita’ nazionale e non sulla cooperazione.
Nonostante la personale vicinanza di Trump e Putin, il primo ha dichiarato che le relazioni tra i loro paesi sono dopo molti anni ai loro minimi; e, nonostante il suo sostegno alla Brexit, Trump non esonera il Regno Unito dalle sanzioni commerciali che ha imposto ai paesi europei.
Anche se Orban e la Lega si considerano in qualche modo alleati, Orban catalizza il sostegno in Ungheria rifiutando le richieste dell’UE di aiutare l’Italia nell’affrontare la questione dei rifugiati, mentre la Lega critica l’UE per non aver fatto in modo che l’Ungheria e i suoi vicini offrissero quell’aiuto.
Entrambe le parti sfuggono all’evidente contraddizione implicita nel rivolgere le loro ire contro l’Unione Europea […]
L’internazionale xenofoba e’ il prodotto dei tentativi da parte di vari imprenditori politici di plasmare, politicizzare e brandire le identita’ sociali per riempire il vuoto lasciato dal declino di quelle che hanno forgiato la democrazia del XX secolo.
Cio’ puo’ essere fatto sia persuadendo gruppi di persone a ritenere la loro identita’ assolutamente prioritaria, sia imponendo la propria identita’ sugli altri, che vanno trattati come estranei, nemici dell’identita’ protetta. Nazione ed etnia sono le armi piu’ potenti dal punto di vista emotivo per questo scopo, e sono usate sia dai gruppi conservatori predominanti sia dagli aspiranti leader delle stesse minoranze etniche radicali.

Info:
https://www.sinistrainrete.info/politica/14268-alessandro-visalli-colin-crouch-identita-perdute-globalizzazione-e-nazionalismo.html
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858134061

Capitalismo/Crouch

Colin Crouch – Identita’ perdute. Globalizzazione e nazionalismo – Laterza (2019)

L’alleanza tra le forze moderate di sinistra e destra contro le forze xenofobe per una globalizzazione regolamentata, nasconde dei pericoli.
Nei fatti implica quelle «grandi coalizioni» di cristiano- democratici e socialdemocratici che hanno governato l’Austria, la Germania e l’Italia per diversi anni fino al 2017 e al 2018, quando sono crollate sotto la forza, soprattutto in Austria, di una risorta xenofobia.
Coalizioni del genere forniscono in generale un buon governo, ma comportano due conseguenze negative.
Primo, soffocano il dibattito politico tra centrodestra e centrosinistra, generando un centro tecnocratico, ampio ma molliccio, che costringe chiunque intenda contestarlo ai margini dell’estrema sinistra o dell’estrema destra.
Secondo, impediscono al centrosinistra di riprendersi dalle posizioni eccessivamente acritiche nei confronti di una globalizzazione non regolamentata che erano state assunte dai socialdemocratici della Terza via negli anni Novanta del Novecento, e quindi bloccano lo sviluppo di nuove posizioni credibili, oggi necessarie, per rimediare ai difetti della globalizzazione.
Gli elettori sono spinti ancora una volta verso gli estremi, che offrono politiche anti-globalizzazione.

Info:
https://www.sinistrainrete.info/politica/14268-alessandro-visalli-colin-crouch-identita-perdute-globalizzazione-e-nazionalismo.html
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858134061