Stato/Ganser

Daniele Ganser – Le guerre illegali della Nato – Fazi (2022)

E’ soprattutto nelle spese militari che risalta chiaramente la posizione dominante dell’impero americano: nel 2015 questa voce di spesa ha impegnato 600 miliardi di dollari.
Al secondo posto si colloca la Cina, nettamente staccata con circa 200 miliardi, davanti alla Russia (80 miliardi) all’Arabia Saudita (80 miliardi), alla Francia (60 miliardi), alla Gran Bretagna (60 miliardi), all’India (50 miliardi) e alla Germania (50 miliardi).
Con una quota di mercato superiore al 30 per cento, l’impero USA e’ anche il principale esportatore di armi, davanti a Russia, Cina, Francia e Regno Unito.
E’ inquietante venire a sapere, come risulta dalle ricerche compiute dall’Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma (SIPRI), che i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU, i quali dovrebbero essere responsabili della pace mondiale, sono allo stesso tempo anche i cinque maggiori esportatori di armi. Costoro ricavano profitti da ogni nuovo conflitto, perche’ cosi’ aumentano anche le loro esportazioni di materiale bellico verso la regione interessata.
Secondo i dati raccolti dal SIPRI, tra i dieci maggiori esportatori di armi al mondo e accanto alle cinque potenze che possono esercitare il diritto di veto nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, troviamo anche alcuni paesi della NATO: Germania, Spagna, Italia e Paesi Bassi

Info:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/12/le-guerre-illegali-della-nato-una-lucida-analisi-dei-13-conflitti-che-hanno-ignorato-il-divieto-onu/6900061/
https://fazieditore.it/wp-content/uploads/2023/01/ganser-corriere-della-sera.pdf
https://www.lafionda.org/2023/01/10/la-nato-contro-la-pace-e-il-diritto/
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/25055-luigi-pandolfi-le-guerre-illegali-della-nato.html

Gren New Deal/Harari

Yuval Noah Harari – Homo Deus. Breve storia del futuro – Bompiani (2018)

Occupiamo una minuscola isola di coscienza circondata da un oceano forse illimitato di stati mentali che ci sono estranei.
Proprio come lo spettro visibile e quello sonoro sono molto piu’ ampi rispetto a cio’ che gli esseri umani riescono a vedere e a sentire, cosi’ la gamma degli stati mentali e’ ben piu’ estesa di quanto un essere umano medio percepisca. La luce a noi visibile ha una lunghezza d’onda compresa tra i 400 e i 700 nanometri. Al di sotto della ristretta banda del visibile si estendono i vasti domini dell’ultravioletto, dei raggi X e dei raggi gamma; al di sopra, quelli altrettanto vasti dell’infrarosso, delle microonde e delle onde radio.
Similmente, lo spettro dei possibili stati mentali potrebbe essere infinito, ma la scienza ne ha studiato solo due minuscole porzioni: quella della subnormalita’ e quella che rientra nella categoria descritta dall’acronimo WEIRD (acronimo di Western, Educated, Industrialised, Rich and Democratic – ovvero occidentali, istruite, industrializzate, ricche e democratiche) […]
La rivoluzione umanista fece si’ che la cultura occidentale moderna perdesse fiducia e interesse negli stati mentali superiori, e sacralizzasse invece le esperienze mondane dell’uomo comune. La cultura occidentale moderna rappresenta un unicum proprio perche’ manca di una classe specializzata di persone che cerchino di sperimentare stati mentali non ordinari. E ritiene che chiunque tenti di farlo sia un tossicodipendente, un malato di mente o un ciarlatano […]
Se prendessimo in considerazione tutte le specie umane esistite, ancora non riusciremmo – neppure lontanamente – ad abbracciare l’intero spettro della mente.
Con ogni probabilita’ altri animali hanno esperienze che noi umani non riusciamo nemmeno a immaginare. I pipistrelli, per esempio, fanno esperienza del mondo mediante l’ecolocazione […]
Proprio come nel mondo degli umani ogni oggetto ha una forma e un colore caratteristici, in quello dei pipistrelli ciascun oggetto ha il suo pattern di eco. Un pipistrello e’ in grado di riconoscere se una falena appartiene a una specie commestibile oppure a una velenosa […] Ecolocalizzare una falena che sbatte le ali e’ come vederla, oppure e’ qualcosa di completamente diverso? […]
Tuttavia, all’inizio del III millennio ci troviamo a fronteggiare una sfida di tipo completamente diverso, dal momento che l’umanesimo liberale cede il passo al tecno-umanesimo e la medicina e’ maggiormente incentrata, piu’ che sulla cura dei malati, sul miglioramento delle condizioni dei sani. Medici, ingegneri e clienti non vogliono piu’ soltanto risolvere problemi mentali: vogliono potenziare la mente.
Stiamo conquistando le abilita’ tecniche per iniziare a fabbricare nuovi stati di coscienza, e tuttavia ci manca una mappa per questi nuovi territori potenziali. E dal momento che conosciamo soprattutto lo spettro mentale normale o patologico delle persone WEIRD, non abbiamo idea di quali siano le mete verso le quali potremmo dirigerci

Info:
https://www.leggeredistopico.com/2022/06/08/recensione-homo-deus-breve-storia-del-futuro-di-yuval-noah-harari/
https://www.getstoryshots.com/it/books/homo-deus-summary/
https://claudiamorelli.it/innovazione-legale/recensione-homo-deus/

Societa’/Schwab

Klaus Schwab – La quarta rivoluzione industriale – Franco Angeli (2016)

La prima rivoluzione industriale si protrasse dal 1760 circa al 1840 circa. Innescato dalla costruzione di ferrovie e dall’invenzione della macchina a vapore, inauguro’ la produzione meccanica.
La seconda rivoluzione industriale, che ha iniziato nel tardo 19° secolo e fino all’inizio del 20° secolo, reso possibile la produzione di massa, favorito dall’avvento di energia elettrica e la catena di montaggio.
La terza rivoluzione industriale e’ iniziata negli anni ’60. Di solito e’ chiamato computer o rivoluzione digitale perche’ e’ stato catalizzato dallo sviluppo di semiconduttori, mainframe computing (anni ’60), personal computing (anni ’70 e ’80) e Internet (anni ’90).
Consapevole delle varie definizioni e argomentazioni accademiche usate per descrivere le prime tre rivoluzioni industriali, credo che oggi siamo all’inizio di una quarta rivoluzione industriale.
E’ iniziato all’inizio di questo secolo e si basa sulla rivoluzione digitale. E’ caratterizzato da un Internet molto piu’ onnipresente e mobile, da sensori piu’ piccoli e potenti che sono diventati piu’ economici e da intelligenza artificiale e apprendimento automatico.
Le tecnologie digitali che hanno al centro hardware, software e reti di computer non sono nuove, ma in una rottura con la terza rivoluzione industriale, stanno diventando piu’ sofisticate e integrate e, di conseguenza, stanno trasformando le societa’ e l’economia globale […]
La quarta rivoluzione industriale, tuttavia, non riguarda solo macchine e sistemi intelligenti e connessi.
Il suo ambito e’ molto piu’ ampio.
Si verificano simultaneamente ondate di ulteriori scoperte in settori che vanno dal sequenziamento genico alla nanotecnologia, dalle energie rinnovabili al calcolo quantistico. E’ la fusione di queste tecnologie e la loro interazione attraverso i domini fisico, digitale e biologico che rendono la quarta rivoluzione industriale fondamentalmente diversa dalle rivoluzioni precedenti […]
La quarta rivoluzione industriale ha reso possibili nuovi prodotti e servizi che aumentano praticamente a costo zero l’efficienza della nostra vita personale di consumatori. Ordinare un taxi, trovare un volo, acquistare un prodotto, effettuare un pagamento, ascoltare musica o guardare un film: tutte queste attivita’ possono ora essere svolte da remoto.
I vantaggi della tecnologia per tutti noi che consumiamo sono incontrovertibili. Internet, lo smartphone e le migliaia di app ci stanno rendendo la vita piu’ facile e, nel complesso, piu’ produttiva. Un dispositivo semplice come un tablet, che utilizziamo per leggere, navigare e comunicare, possiede la potenza di elaborazione equivalente di 5.000 computer desktop di 30 anni fa, mentre il costo di archiviazione delle informazioni si avvicina allo zero (archiviare 1 GB costa in media meno di $ 0,03 all’anno oggi, rispetto a piu’ di $ 10.000 di 20 anni fa).
Le sfide create dalla quarta rivoluzione industriale sembrano essere principalmente dal lato dell’offerta, nel mondo del lavoro e della produzione

Info:
https://www.salesforce.com/it/blog/2019/08/che-cosa-quarta-rivoluzione-industriale.html
https://www.uniba.it/it/docenti/ciuffreda-antonio/attivita-didattica/la-quarta-rivoluzione-industriale.pdf

Stato/Bauman

Zygmunt Bauman – Oltre le nazioni. L’Europa tra sovranita’ e solidarieta’ – Laterza (2019)

L’espressione «i mercati» non e’ altro che una forma abbreviata per indicare forze senza nome e senza volto che nessuno sa dove abitino: forze che nessuno ha eletto e nessuno e’ in grado di richiamare all’ordine, mettere in riga, limitare, controllare, guidare.
La sensazione che prende piede tra la gente e si fa strada anche nell’opinione degli esperti e’ che i parlamenti eletti, e i governi che quei parlamenti costituzionalmente sono tenuti a indirizzare, controllare e dirigere, non riescano a fare il loro lavoro, come non ci riescono i partiti politici tradizionali, noti per smentire la poesia delle promesse elettorali non appena i loro leader assumono incarichi di governo e si trovano costretti ad affrontare la prosa, lo strapotere delle forze del mercato e delle borse, intoccabili e sottratte alle prerogative attribuite e/o tollerate negli organi e nelle agenzie di Stati-nazione apparentemente «sovrani».
E’ qui che nasce l’attuale profonda crisi di fiducia, che si aggrava sempre piu’.
Tramontata la fede nella capacita’ di agire delle istituzioni statali nazionali, viviamo un’era in cui le istituzioni non credono piu’ in se stesse e si diffonde lo scetticismo sulla capacita’ di agire dei governi

Info:
https://www.mangialibri.com/oltre-le-nazioni
https://pickline.it/2021/11/28/oltre-le-nazioni-di-zigmunt-bauman/
https://www.democraziaedirittisociali.it/wp-content/uploads/2019/11/Cosmo_Bauman.pdf

 

Societa’/Montanari

Tomaso Montanari – Dalla parte del torto. Per la sinistra che non c’e’ – Chiarelettere (2020)

L’aggettivo «sostenibile» impedisce di denunciare la truffa della parola «sviluppo» utilizzata per giustificare lo sfruttamento di popoli e risorse situati su territori lontani, in nome di una cultura superiore, piu’ «sviluppata».
Sviluppo non significava aumento della nostra capacita’ di ascoltare e comprendere gli altri, qualunque lingua essi adoperassero, utilizzando insieme cervello e cuore: significava solo aumento della produzione e consumo di merci, aumento della ricchezza di chi produceva e induceva a consumare merci sempre piu’ inutili, sacrificando (per una merce inutile ma fonte di maggior ricchezza) il produttore a un bene che veniva distrutto (un bosco antico per qualche tonnellata di legname, una citta’ storica per una marea di turisti, un paesaggio di struggente bellezza per una selva di palazzoni o una marea di villette).
Questo sviluppo, da un obiettivo e’ diventato una religione, una credenza cui tutti si inchinano obbedienti […]
Il concetto di sviluppo sostenibile e’ servito, certo, a introdurre le fonti di energia rinnovabile, a recuperare con la raccolta differenziata parte dei materiali che prima erano avviati agli inceneritori, a ridurre il consumo di plastica: tutte cose necessarie.
Ma e’ servito anche a far credere che cio’ fosse sufficiente: e questa e’ una menzogna che puo’ esserci fatale, perche’, se non mettiamo radicalmente in discussione l’idea stessa dello sviluppo – cioe’ di una produzione lanciata in una crescita infinita –, quelle misure saranno forse capaci di rallentare il collasso finale, non certo di evitarlo

Info:
https://www.carmillaonline.com/2020/02/25/dalla-parte-del-torto/
https://www.forchecaudine.com/dalla-parte-del-torto-a-proposito-dellultimo-libro-di-tomaso-montanari/
https://www.pressenza.com/it/2020/08/la-sinistra-che-non-ce-dalla-parte-del-torto-di-tomaso-montanari/
https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2020/01/23/dalla-parte-del-torto-per-la-sinistra-che-non-ce/

Green New Deal/Morin

Edgar Morin – Svegliamoci! – Mimesis (2022)

Ora, come sappiamo, la crescita tecno-economica, perseguita oltre una soglia accettabile ormai superata da tempo, ha provocato la gigantesca crisi ecologica della biosfera e dell’antroposfera, carattere essenziale della crisi dell’umanita’.
Viceversa, ogni interruzione della crescita, ovvero della regolazione delle societa’ in via di sviluppo, provoca una crisi capace di raggiungere una gravita’ estrema, come accadde con quella del 1929, che ha portato prima il nazismo e poi la guerra. Cosi’ oggi, paradossalmente, dovremmo fermare la crescita per salvare il pianeta e sostenere la crescita per salvare la regolazione delle societa’ moderne.
La maggior parte dei nostri responsabili, incapace di affrontare questa contraddizione, dimentica l’interesse generale a lungo termine, che e’ planetario, per concentrarsi sui propri interessi privati immediati, legati alla crescita economica […]
Il superamento di questa contraddizione non puo’ che venire da una politica che assicuri la decrescita di tutto cio’ che inquina e distrugge e la crescita di tutto cio’ che salvaguarda e rigenera […]
Una politica dell’energia che sostituisca il piu’ rapidamente possibile le energie pulite (solare, eolica, mareomotrice, geotermica) a quelle inquinanti, petrolio e carbone. Una politica dell’acqua che disinquini fiumi, laghi e oceani. Una politica della citta’ che purifichi l’aria dei grandi agglomerati favorendo zone pedonali, trasporti pubblici elettrici, biciclette e che sviluppi quartieri ecologici conviviali. Una politica delle campagne che faccia regredire l’agricoltura industriale, che rende sterili i terreni e standardizza prodotti poveri di vitamine, insipidi e pieni di pesticidi, cosi’ come l’allevamento intensivo, che concentra nelle condizioni più ignobili milioni di polli, maiali e bovini […]
Una politica economica che assicuri una regressione costante dell’onnipotenza del profitto con la redistribuzione delle risorse grazie al progresso dell’economia sociale e solidale, dell’agricoltura sana, dell’alimentazione locale e salubre, del consumo liberato dall’influenza della pubblicita’. Una politica della produzione che favorisca la crescita di prodotti utili e necessari, alle persone come all’autonomia vitale della nazione, e la decrescita di prodotti superflui o dal valore illusorio. Una politica di solidarieta’ che controlli lo sviluppo tecno-economico e sostenga i raggruppamenti solidali; che istituisca un servizio civico di aiuto alle vittime e ai diseredati e case locali della solidarieta’ in tutte le regioni. Una politica dell’istruzione che dia nuovo impulso alla laicita’ e restituisca agli insegnanti la loro grande missione umanista. Una politica mirata alla formazione di menti interrogative, in grado di problematizzare e di dubitare, capaci di autocritica e di critica. Una politica che riformi i programmi di insegnamento integrandovi temi che permettano di comprendere e affrontare i nostri problemi vitali. Una politica di riforma dello Stato mediante la sburocratizzazione e lo sradicamento delle lobby private parassitarie. Una politica civile che rimedi agli aspetti negativi in costante aumento nella nostra civilta’. Perche’ lo sviluppo urbano non ha portato soltanto sviluppo individuale, liberta’ e svaghi. Ha generato anche un’atomizzazione conseguente alla perdita delle antiche solidarieta’ e una schiavitu’ verso le costrizioni organizzative tipicamente moderne

Info:
https://www.mimesisedizioni.it/libro/9788857591087
https://www.doppiozero.com/edgar-morin-svegliamoci
https://it.gariwo.net/educazione/libri/svegliamoci-la-sfida-della-complessita-25332.html
https://leggeretutti.eu/svegliamoci/

Stato/Undiemi

Lidia Undiemi – La lotta di classe nel XXI secolo. La nuova offensiva del capitale contro i lavoratori: il quadro mondiale del conflitto e la possibile reazione democratica – Ponte alle Grazie (2021)

La distruzione dei diritti dei lavoratori non e’ solo una «questione di classe».
In una prospettiva piu’ ampia non bisogna trascurare che tale processo mette a rischio la tenuta dei sistemi democratici. Non e’ un caso che la difesa del lavoro abbia ricevuto specifica garanzia costituzionale […]
In modo piu’ o meno esplicito, in ambito costituzionale europeo i diritti sociali hanno assunto un ruolo di primo piano nella promozione di una societa’ piu’ egualitaria e democratica. Cio’ nella consapevolezza che il dislivello tra le due classi dominanti puo’ essere ripianato solo attraverso l’intervento dello Stato, che si impegna a limitare gli abusi di potere e a garantire la giustizia sociale.
In questo percorso, il diritto del lavoro assume una vera e propria funzione redistributiva, rappresentando nella realta’ di tutti i giorni il principale strumento a disposizione delle masse per ottenere una piu’ equa spartizione della ricchezza […]
Con la costituzionalizzazione della difesa del lavoro – accanto alla liberta’ di impresa – le democrazie europee occidentali hanno fatto si’ che lo Stato assumesse il compito di garantire la convivenza tra liberismo classico e socialismo, ovvero tra capitalismo e democrazia.
L’essenza di questo compromesso e’ il riconoscimento della conflittualita’ e del ruolo fondamentale della mano forte dello Stato nel ripianare lo squilibrio di potere contrattuale sbilanciato in favore di chi detiene i mezzi di produzione

Info:
https://www.lidiaundiemi.it/libri/la-lotta-di-classe-nel-xxi-secolo
https://www.lacittafutura.it/recensioni/la-lotta-di-classe-nel-xxi-secolo
https://www.sinistrainrete.info/politica/23735-lidia-undiemi-reagire-e-non-aspettare-il-manifesto-della-lotta-di-classe-nel-xxi-secolo.html
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-lidia_undiemi__reagire_e_non_aspettare_il_manifesto_della_lotta_di_classe_nel_xxi_secolo/39130_47187/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/05/undiemi-la-pace-sociale-e-una-trappola-per-i-lavoratori-serve-una-ripresa-della-conflittualita-dal-governo-mi-attendo-nuova-riforma-lavoro/6120731/

Societa’/Khanna

Parag Khanna – Il movimento del mondo. Le forze che ci stanno sradicando e plasmeranno il destino dell’umanita’ – Fazi (2021)

I biglietti da visita dei giovani non comprendono un indirizzo fisico dell’ufficio, ma al suo posto una lista ben selezionata di contatti virtuali: vari indirizzi email e poi i profili su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, WhatsApp, Telegram e altri social.
In Cina basta il QR code per WeChat, il portale mobile attraverso il quale un miliardo di persone circa organizza la maggior parte della propria vita – reale e virtuale.
Nell’era dell’imprenditoria mobile i documenti non stanno nei cassetti ma nel cloud, i pagamenti non si eseguono con assegni ma su app, il management non si fa attorno a un tavolo ma su Slack, i documenti non sono firmati con inchiostro ma su DocuSign, e le conferenze si tengono su Webex e BlueJeans.
Non vai in ufficio, sei l’ufficio – e peraltro, se ne hai uno, e’ nella realta’ virtuale

Info:
https://lepenneirriverenti.altervista.org/il-movimento-del-mondo-le-forze-che-ci-stanno-sradicando-e-plasmeranno-il-destino-dellumanita/
https://librieparole.it/recensioni/4791/il-movimento-del-mondo-parag-khanna/
https://www.mangialibri.com/il-movimento-del-mondo
https://www.shipmag.it/invito-alla-lettura-il-movimento-del-mondo-di-parag-khanna/

Green New Deal/Shafik

Minouche Shafik – Quello che ci unisce. Un nuovo contratto sociale per il XXI secolo – Mondadori (2021)

Allo stato attuale, in tutto il mondo gli Stati erogano sovvenzioni che incoraggiano attivamente lo sfruttamento dell’ambiente per l’agricoltura, l’uso dell’acqua, la pesca e i combustibili fossili, sovvenzioni che ammontano a 4000-6000 miliardi di dollari l’anno […]
L’attuale spesa pubblica e privata per la conservazione dell’ambiente si aggira sui 91 miliardi di dollari, meno dello 0,02 per cento di quanto viene speso in sovvenzioni per danneggiarlo.
Se aumentassimo 50 volte la spesa per la conservazione, resterebbe comunque a disposizione il 99 per cento dei risparmi realizzabili abolendo le sovvenzioni e potremmo destinarlo ad altri usi […]
Per valutare le cose correttamente, bisogna anche tenere conto di tutti i servizi forniti dalla natura. Consideriamo il contributo delle balene. Sono animali fantastici e chiaramente svolgono un ruolo importante nell’ecosistema marino, ma catturano anche un’enorme quantità di anidride carbonica. Esaminando la questione sotto questo profilo, il Fondo monetario internazionale stima che ogni balena vivente fornisca servizi ecosistemici per un valore di 2 milioni di dollari (e l’attivita’ di un elefante nella foresta vale 1,76 milioni di dollari). Il ripristino della popolazione globale di questi cetacei permetterebbe di assorbire lo stesso quantitativo di anidride carbonica catturato da 2 miliardi di alberi.
La natura e’ la migliore tecnologia di assorbimento di CO2 al mondo e, se includeremo nei nostri calcoli i servizi che fornisce, effettueremo investimenti migliori

Info:
https://www.avvenire.it/economiacivile/pagine/shafik-diseguaglianze-e-parita-di-genere
https://www.libreriavolare.it/recensioni-libri/saggistica/quello-che-ci-unisce-e-il-mercato-non-basta/

Stato/Ganser

Daniele Ganser – Le guerre illegali della Nato – Fazi (2022)

Gli USA sono diventati davvero un’oligarchia.
Oggi negli Stati Uniti vivono circa 300 milioni di persone. E’ difficile quantificare il numero degli oligarchi, ovvero da chi sia costituita l’elite che guida il paese e la sua politica, e nella ricerca storica e’ una questione controversa.
Io parto dalla considerazione che sia appena l’1 per cento della popolazione, cioe’ circa tre milioni di individui, che si distinguono dagli altri perche’ sono molto ricchi, o molto influenti, o entrambe le cose.
Questa percentuale infima governa l’impero americano […] A questa elite appartengono naturalmente tutti i presidenti statunitensi dal 1945 a oggi […]
Oltre ai presidenti rientrano nell’elite, ossia in quel potente 1 per cento, anche i membri dell’influente National Security Council (NSC, Consiglio per la Sicurezza Nazionale), fondato nel 1947 in contemporanea con la Central Intelligence Agency (CIA), l’agenzia di servizi segreti per le operazioni all’estero. L’NSC si incontra a intervalli regolari nella Situation Room, situata nei sotterranei della Casa Bianca, per mettere a punto la politica estera statunitense. Dato che l’impero USA e’ quasi sempre in guerra, l’NSC va considerato il centro strategico dell’impegno bellico americano […]
Oltre a quest’ultimo, fa parte dell’influente elite americana anche il Congresso degli Stati Uniti, che controlla e ratifica regolarmente le azioni dell’NSC.
Il Parlamento americano si compone di due camere, il Senato, che ha 100 seggi, e la Camera dei rappresentanti, con 435 deputati: insieme, questi 535 individui formano il Congresso. Il Parlamento dovrebbe in realta’ rappresentare il popolo, ma il Congresso degli Stati Uniti rappresenta soprattutto l’elite facoltosa e i suoi interessi […]
Il Senato degli Stati Uniti non e’ un consiglio degli anziani o dei saggi, ma un “consiglio dei ricchi”.
I deputati della Camera dei rappresentanti sono un po’ piu’ poveri, ma nel Congresso i milionari sono complessivamente la maggioranza

Info:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/12/le-guerre-illegali-della-nato-una-lucida-analisi-dei-13-conflitti-che-hanno-ignorato-il-divieto-onu/6900061/
https://fazieditore.it/wp-content/uploads/2023/01/ganser-corriere-della-sera.pdf
https://www.lafionda.org/2023/01/10/la-nato-contro-la-pace-e-il-diritto/