Geoeconomia/Tocci

La grande incertezza. Navigare le contraddizioni del disordine globale – Nathalie Tocci – Mondadori (2024)


Il nostro mondo e’ tornato a essere politicamente bipolare.
Non c’e’ dubbio che le due potenze piu’ grandi dal punto di vista militare ed economico siano Usa e Cina.
Cosi’ come non ci sono dubbi riguardo al fatto che rappresentino sistemi politici del tutto diversi.
Gli Usa sono il cuore della democrazia liberale. E’ vero che sono un paese drammaticamente polarizzato, che il sistema elettorale e’ fortemente distorto,e che l’indipendenza di quello giudiziario, a partire dalla Corte Suprema, e’ stata erosa e, soprattutto, che Donald Trump rappresenta la piu’ grande minaccia alla sopravvivenza della democrazia in America (e non solo). Ma cio’ non toglie che oggi gli Stati Uniti, nel bene e nel male, incarnino il simbolo della democrazia nel mondo.
La Cina, per contro, e’ chiaramente un paese autoritario. E’ vero che anche un’autocrazia non puo’ del tutto prescindere dal consenso interno e che la Repubblica popolare cinese, che ruota attorno al Partito comunista, non e’ un monolite ma un sistema complesso in cui anche criteri come la meritocrazia hanno un peso. Ma e’ indubbio che la Cina sia un’autocrazia, senza elezioni, separazione dei poteri e liberta’ politiche individuali.
Cosi’ come e’ evidente che […] il mondo e’ interconnesso e interdipendente, eppure e’ sempre piu’ frammentato, con spinte crescenti verso il nazionalismo, il protezionismo e il sovranismo.
Le grandi sfide del nostro secolo come clima, cibo, salute, migrazioni, tecnologie digitali e proliferazione nucleare sono tutte transnazionali. Lo abbiamo toccato con mano durante la pandemia, quando nell’arco di poche settimane il virus si e’ sparso a macchia d’olio da Wuhan a ogni angolo della terra, senza alcun riguardo per le frontiere nazionali. Nessuna pandemia nella storia ha avuto un’estensione geografica cosi’ ampia e una diffusione cosi’ veloce come il Covid-19, e questo e’ dovuto all’intensita’ senza precedenti dei contatti umani tra paesi.
Il rischio, anzi la certezza, e’ che al netto della contagiosita’ intrinseca di un virus, le future pandemie saranno altrettanto se non addirittura piu’ rapide ed estese, e forse ancora piu’ letali, seguendo l’accelerazione delle trasformazioni nel nostro villaggio globale. Stesso ragionamento vale per il clima.

Info:
https:formiche.net/2024/10/grande-incertezza-libro-nathalie-tocci/#content

 

Geoeconomia/Molinari

La nuova guerra contro le democrazie. Cosi’ le autocrazie vogliono stravolgere l’ordine internazionale – Maurizio Molinari – Rizzoli (2024)


Per realizzare l’ambizioso progetto di una nuova architettura internazionale multipolare attorno agli interessi cinesi, al fine di ridurre il ruolo globale degli Stati Uniti, Pechino ha bisogno dell’Africa.
Per questo il presidente Xi articola una strategia ibrida di penetrazione e insediamento in questo continente lungo quattro maggiori dorsali: il multilateralismo, gli accordi militari, gli investimenti nel campo dell’informazione e la penetrazione economica per realizzare infrastrutture utili alla Nuova via della seta e assumere il controllo delle miniere di materie rare, indispensabili alle nuove tecnologie che guidano la crescita globale.
Il multilateralismo e’ una questione di numeri. L’Africa e’ il piu’ grande blocco di nazioni nell’Assemblea generale dell’Onu: il 28 per cento dei voti sono di Stati africani rispetto al 27 per cento dell’Asia, il 17 delle Americhe e il 15 dell’Europa occidentale. L’Africa vanta anche oltre un quarto dei voti in tutte le agenzie e gli organismi delle Nazioni Unite e costituisce il blocco piu’ grande di Paesi dentro l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), il Gruppo dei 77 e il movimento dei Non Allineati. Dunque, i voti africani sono strategici per consentire alla Cina di ridisegnare le istituzioni globali.
Quando Pechino parla del Sud globale come perno del nuovo mondo multipolare immagina un processo possibile solo grazie a rapporti piu’ stretti con il numero piu’ alto possibile di Paesi africani. Non a caso quando l’organizzazione dei Brics viene fondata, nel 2014, la Cina individua come suo interlocutore piu’ importante all’interno del nuovo foro di cooperazione economica e strategica il Sudafrica. E da quel momento Pechino inizia a sostenere prestiti e finanziamenti per Pretoria e apre le porte della Banca per lo sviluppo delle infrastrutture in Asia a dieci Paesi africani.

Info:
https://www.fortuneita.com/2025/04/27/maurizio-molinari-lesperienza-come-inviato-e-la-nuova-guerra-contro-le-democrazie/

Geoeconomia/Todd

La sconfitta dell’Occidente – Emmanuel Todd – Fazi (2024)

Nella cronaca dell’attualita’ e’ stata alimentata l’idea assurda che l’invasione della Russia in Ucraina avesse indispettito la Cina e che questa addirittura esitasse tra il sostegno e la punizione.
Questo scollamento dalla realta’ richiederebbe piu’ che altro l’intervento di uno psichiatra, magari un geopsichiatra.
Da almeno un decennio, gli Stati Uniti hanno individuato nella Cina il loro principale avversario, prima ancora della Russia. I leader del Partito Comunista Cinese sanno perfettamente che se cadesse la Russia toccherebbe a loro.
Che in un simile contesto il piccolo mondo della NATO abbia ipotizzato l’adesione della Cina e’, a dirla tutta, sconcertante.
Questo delirio (e’ il termine tecnico appropriato) presuppone due condizioni. Innanzitutto, l’assenza spaventosa di un minimo di intelligenza geopolitica da parte dei nostri dirigenti e dei giornalisti; in secondo luogo, una presunzione talmente colossale da sospettarla di razzismo. Aspettarsi che la Cina si allinei con l’Occidente contro la Russia presuppone che Xi Jinping e il suo entourage siano solo degli sprovveduti e implica, ancora una volta, che l’uomo bianco sia ovviamente un essere superiore.

Info:
https://fazieditore.it/wp-content/uploads/2024/10/todd-il-fatto-quotidiano.pdf?
https://fazieditore.it/wp-content/uploads/2024/10/todd-il-riformista.pdf?

https://fazieditore.it/wp-content/uploads/2024/10/todd-il-manifesto.pdf?
https://fazieditore.it/wp-content/uploads/2024/10/todd-il-giornale.pdf?https://contropiano.org/interventi/2024/11/11/la-sconfitta-delloccidente-oligarchico-e-nichilista-0177418
https://www.quotidiano.net/magazine/libri/emmanuel-todd-gli-oligarchi-e-il-nichilismo-hanno-distrutto-le-democrazie-e-la-sconfitta-delloccidente-fd56b6be
https://www.repubblica.it/venerdi/2024/09/28/news/emmanuel_todd_sconfitta_occidente_ultimo_libro-423521727/

https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/29325-gian-marco-martignoni-la-sconfitta-dell-occidente.html

Europa/Tocci

Fuori dal tunnel. Come l’Europa puo’ suoerare la grande crisi – Nathalie Tocci – Solferino (2023)


L’Europa, e in particolare l’Unione europea, giocheranno probabilmente un ruolo fondamentalmente diverso nell’odierna competizione globale rispetto a quanto visto durante la Guerra fredda.
Nel XX secolo, l’Europa rappresentava per gli Stati Uniti e per l’Urss un’importante fetta della torta da spartirsi, tanto che la Guerra fredda inizio’ appunto in Europa, quando il nostro continente venne diviso in due parti alla fine della Seconda guerra mondiale.
L’odierna rivalita’ strategica tra Stati Uniti e Cina si svolge invece principalmente in ambito economico e tecnologico, piu’ che territoriale. In questo contesto l’Ue non e’ piu’ sul tavolo, ma ha piuttosto un posto a tavola, una tavola economica e tecnologica alla quale si giochera’ alternando di volta in volta rivalita’, competizione e cooperazione.
A questo gioco globale, un’Europa alla ricerca di sicurezza e transizione dovra’ rafforzare la propria autonomia e affrontare scelte difficili che riguardano i rapporti transatlantici e le relazioni con Pechino.

Info:
https://elastica.eu/speakers/nathalie-tocci/
https://www.pandorarivista.it/event_listing/l-europa-nella-crisi-conflitti-energia-sicurezza-con-donato-bendicenti-e-nathalie-tocci/

Geoeconomia/Massolo

Realpolitik. Il disordine mondiale e le minacce per l’Italia – Giampiero Massolo, Francesco Bechis – Solferino (2024)


Lo stare al mondo si traduce ancora prevalentemente nella difesa coriacea e a tratti un po’ dogmatica dei singoli interessi nazionali.
Ora che il disimpegno americano e le sfide di Russia e Cina imporrebbero all’Europa di proiettare potenza e di assumere un ruolo come blocco, di rafforzare l’autonomia strategica in settori chiave come la difesa, l’innovazione e il digitale, l’energia, succede l’opposto.
Sono piuttosto gli Stati membri, alcuni piu’ di altri, a servirsi dell’Unione per aumentare il loro peso nazionale e la loro proiezione esterna, in sostanza a sovrapporre il proprio interesse nazionale all’interesse europeo. Il risultato e’ lo stallo.
Il rischio concreto, spesso confermato dai fatti, e’ l’irrilevanza dell’Europa nel suo complesso sullo scenario globale.
Questa visione riduttiva, molto identitaria ed eccessivamente pragmatica finisce per muovere tutti i grandi Paesi europei […]
E’ un metodo che persiste, nonostante tutto, favorito anche dalla bolla nella quale per molto tempo si e’ cullata l’Europa. Quel triplice sogno dell’era merkeliana, gia’ piu’ volte ricordato e ormai tramontato, di garantire la resilienza del continente, delegando la sicurezza agli americani, le forniture energetiche ai russi, i mercati ai cinesi.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/realpolitik-di-giampiero-massolo-e-francesco-bechis/
https://www.agi.it/estero/news/2024-05-30/libri-realpolitik-massolo-attrezzarsi-per-un-mondo-anarchico-26583006/

https://www.ilmessaggero.it/libri/realpolitik_il_libro_che_mette_ordine_al_disordine_mondiale-8109413.html
https://formiche.net/2024/06/recensione-di-realpolitik-massolo-bechis/#content
https://blog.ilgiornale.it/franza/2024/06/15/realpolitik-il-disordine-mondiale-e-le-minacce-per-litalia-il-libro-dellambasciatore-massolo-e-del-giornalista-bechis/

Geoeconomia/Massolo

Realpolitik. Il disordine mondiale e le minacce per l’Italia – Giampiero Massolo & Francesco Bechis – Solferino (2024)


La sfida revisionista di Russia e Cina all’ordine mondiale a guida americana trova infatti nell’Italia uno dei piu’ avvincenti campi di battaglia, perche’ essa e’ insieme il crocevia tra l’Europa settentrionale e quella centrorientale e il perno strategico del fianco sud della Nato, Paese chiave nelle geometrie del Mediterraneo.
Se l’obiettivo delle due potenze e’ simile, le sfide sono diverse.
La Cina lavora sul lungo periodo: non vuole destabilizzare l’attuale ordine mondiale, ma sostituirlo con un ordine alternativo di cui si immagina egemone, e quindi utilizza l’intelligence per ridurre piu’ in fretta il gap tecnologico e industriale che la separa dall’Occidente e per proiettarsi in aree geopolitiche dov’era assente (si pensi al Medio Oriente).
Alla Russia questa egemonia e’ e restera’ preclusa, sicche’ Putin non ha interesse a creare un nuovo ordine. La «sua» Russia prospera piuttosto sulla destabilizzazione dell’ordine attuale.
Da noi, quest’ambizione dello zar si traduce in una sottile ma pervicace opera di influenza politica, soprattutto nel tentativo costantemente riproposto – e finora fortunatamente fallito – di manovrare i meccanismi del consenso, d’influire sull’opinione pubblica.
La promozione di un terzaforzismo che faccia leva sulle crepe e le incongruenze del blocco euro-atlantico viene perseguita nella convinzione che il nostro Paese sia particolarmente permeabile a questi messaggi. In effetti parlano da se’ i sondaggi sulla guerra in Ucraina: se la stanchezza dell’Occidente per il sostegno alla resistenza di Kiev si fa sentire ovunque, e’ da noi che per prima ha fatto breccia. E con essa si incunea con piu’ facilita’ la propaganda russa: corre nella bolla social, rimbalza sul web e i media, trova posto nei salotti dei talk show.
L’Italia non e’ dunque un campo neutrale nello scontro di interessi e ambizioni che vede contrapposti l’Occidente e i suoi rivali […]
Serve considerare con realismo la politica internazionale, per muoversi in questo caos, e con realismo definire il proprio interesse nazionale, partendo da una collocazione chiara. Per l’Italia la scelta occidentale non ha alternative: siamo con l’Europa, con gli Stati Uniti, con la Nato.
L’ambiguita’ ha un prezzo troppo alto. Attenzione, fare questa scelta di fondo non significa rifiutarsi di cooperare con gli altri: non abbiamo bisogno, e per fortuna il rischio e’ remoto, di quello «scontro tra civilta’» preconizzato quasi trent’anni fa dal politologo Samuel Huntington. Ben vengano gli scambi commerciali con la Cina, le interlocuzioni con il Sud del mondo, restino aperti i canali con chi milita in campi avversi, purche’ non si confondano i piani e sia chiaro il punto di fondo della nostra appartenenza.
Con gli alleati si puo’ essere in disaccordo su singole questioni, ma si condividono i valori fondamentali; con i competitor si possono condividere singole iniziative e opportunita’, ma i principi restano diversi […]
Scegliere il campo, distinguere la sicurezza dalla convenienza, alzare la guardia contro le minacce. Ecco i presupposti per promuovere e difendere il proprio interesse nazionale in un mondo sospeso e turbolento, segnato dal ritorno alla great power competition, la competizione tra grandi potenze.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/realpolitik-di-giampiero-massolo-e-francesco-bechis/
https://www.agi.it/estero/news/2024-05-30/libri-realpolitik-massolo-attrezzarsi-per-un-mondo-anarchico-26583006/

https://www.ilmessaggero.it/libri/realpolitik_il_libro_che_mette_ordine_al_disordine_mondiale-8109413.html
https://formiche.net/2024/06/recensione-di-realpolitik-massolo-bechis/#content
https://blog.ilgiornale.it/franza/2024/06/15/realpolitik-il-disordine-mondiale-e-le-minacce-per-litalia-il-libro-dellambasciatore-
massolo-e-del-giornalista-bechis/

Geoeconomia/Parsi

Titanic. Naufragio o cambio di rotta per l’ordine liberale – Vittorio Emanuele Parsi – il Mulino (2022)

L’ordine internazionale liberale, come il Titanic, non era e non e’ un vascello inaffondabile ed e’ stato dirottato dall’imperizia di chi ne e’ al comando […] verso una rotta diversa e molto piu’ pericolosa di quella progettata, sulla quale si staglia inquietante un iceberg che presenta quattro facce, tutte diversamente minacciose, nessuna delle quali puo’ essere sottovalutata:
a) la prima e’ rappresentata da un fenomeno consueto e ricorrente in politica internazionale, ovvero una nuova distribuzione della potenza nel sistema associata alla divergenza delle rispettive politiche, che modifica le relazioni tra USA, Russia e Cina, mentre sullo sfondo si stagliano la fragilita’ e la debolezza dell’Europa;
b) la seconda e’ offerta [dalla] polverizzazione e privatizzazione della minaccia, che consente a gruppi terroristici piu’ o meno organizzati e ramificati di mettere in campo capacita’ distruttive considerevoli e altamente destabilizzanti […] che rischia letteralmente di travolgerci;
c) la terza e’ invece qualcosa del tutto inedito e consiste nella contestazione dello stesso ordine internazionale liberale, nei suoi principi e nelle sue istituzioni, da parte della superpotenza che ne e’ stata e ne resta la maggiore beneficiaria, cioe’ gli Stati Uniti […]
d) la quarta, infine, e’ la deriva delle democrazie occidentali che sembrano incapaci di mantenere la propria rotta, strette tra i mentori di un populismo identitario e sovranista e i cantori dell’oligarchia apolide e tecnocratica: due visioni opposte, che mitizzano o negano il ruolo del popolo, mentre quest’ultimo sembra ormai essere semplicemente scomparso dall’orizzonte politico, economico e culturale delle democrazie liberali evolute.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/titanic-naufragio-ordine-liberale-parsi/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/05/14/titanic-il-sistema-liberale-di-fronte-a-una-scelta-combattere-le-disuguaglianze-o-fallire-il-nuovo-libro-di-vittorio-emanuele-parsi/6590356/
https://www.idiavoli.com/it/article/titanic-naufragio-occidente-ordine-liberale
https://www.marxismo-oggi.it/recensioni/libri/253-stato-mercato-e-democrazia-note-a-margine-di-titanic-il-naufragio-dell-ordine-liberale
https://www.letture.org/titanic-il-naufragio-dell-ordine-liberale-vittorio-emanuele-parsi
https://www.arcipelagomilano.org/archives/51270

Europa/Massolo

Realpolitik. Il disordine mondiale e le minacce per l’Italia – Giampiero Massolo & Francesco Bechis – Solferino (2024)

Il 24 febbraio 2022, il guastafeste Putin non ha solo imposto una battuta d’arresto ai piani di Cina e Stati Uniti. Anche l’Europa paghera’ lo scotto.
Intanto, con l’abbandono per il futuro prevedibile di ogni assetto di sicurezza condiviso e collaborativo sul continente: si prospetta invece una lunga fase di contrapposizione, una «nube tossica» difficilmente dissolvibile anche quando in Ucraina le armi dovessero a un certo punto tacere. Il conflitto condizionera’ a lungo gli scambi politici ed economici e le scelte europee […]
Tornano stringenti gli impegni presi con la Nato, il vincolo del 2 per cento del Pil in spese militari. Ora che la Russia e’ tornata a rimettere in discussione la carta geografica europea, suona come una necessita’ oggettiva e non piu’ come un’imposizione velleitaria di amministrazioni americane in ritiro dallo scenario europeo […]
La guerra impone oneri pesanti anche perche’ ha costretto l’Europa a una brusca sterzata nelle politiche energetiche. Venuto meno il «trittico» merkeliano – sicurezza appaltata all’America, mercati alla Cina, energia alla Russia –, si e’ reso necessario aprire nuove strade.
Nel breve periodo, questo e’ gia’ stato fatto con un importante colpo di reni della politica europea, che ha abbandonato le forniture russe e cercato altri partner energetici. Nel caso italiano: Algeria, Azerbaigian, Qatar.
Piu’ a medio-lungo termine, altri nodi verranno al pettine. Su tutti, il costo di una onerosissima transizione dalle fonti fossili alle rinnovabili, che rischia di far passare l’Europa dalla dipendenza dal gas russo a quella dalle tecnologie green cinesi.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/realpolitik-di-giampiero-massolo-e-francesco-bechis/
https://www.agi.it/estero/news/2024-05-30/libri-realpolitik-massolo-attrezzarsi-per-un-mondo-anarchico-26583006/

https://www.ilmessaggero.it/libri/realpolitik_il_libro_che_mette_ordine_al_disordine_mondiale-8109413.html
https://formiche.net/2024/06/recensione-di-realpolitik-massolo-bechis/#content
https://blog.ilgiornale.it/franza/2024/06/15/realpolitik-il-disordine-mondiale-e-le-minacce-per-litalia-il-libro-dellambasciatore-massolo-e-del-giornalista-bechis/

Green New Deal/Chomsky

Minuti contati: Crisi climatica e Green New Deal globale – Noam Chomsky – Ponte alle Grazie (2020)

Il livello medio di consumo di energia fossile, e quindi le emissioni, all’interno di un dato paese sono molto disuguali in base al reddito e al consumo complessivo.
Considerando la popolazione globale nel suo insieme in base al reddito, nel 2015 il 10% piu’ ricco della popolazione mondiale era responsabile di quasi la meta’ di tutte le emissioni legate al consumo personale, mentre il 50% piu’ povero era responsabile solo del 10% delle emissioni totali basate sul consumo.
E’ vero che la Cina, dove dai primi anni Ottanta si e’ registrata una crescita economica mai vista nella storia, e’ oggi il piu’ grande produttore di emissioni di CO2, con 9,8 miliardi di tonnellate nel 2017 (il 27% delle emissioni globali), a fronte dei 5,3 miliardi di tonnellate degli Stati Uniti (il 15% delle emissioni globali).
Tuttavia, anche in questo caso, se osserviamo la produzione pro capite in quello stesso anno, le 7 tonnellate delle emissioni cinesi sono comunque inferiori alle 16,2 tonnellate degli Stati Uniti.

Info:
https://lecopost.it/cultura-sostenibile/minuti-contati/
https://duels.it/industria-culturale/con-minuti-contati-noam-chomsky-e-robert-pollin-ci-avvertono-il-nostro-tempo-sta-per-scadere/

https://politicaassociazione.it/dati/8/chomsky-minuti-contati.pdf
https://www.sololibri.net/Minuti-contati-Chomsky-Pollin.html

Societa’/Todd

La sconfitta dell’Occidente – Emmanuel Todd – Fazi (2024)

Essendosi abituati a dettare i valori a cui il mondo deve aderire, gli occidentali credevano sinceramente, e stupidamente, che il pianeta intero fosse pronto a condividere la loro indignazione nei confronti della Russia. La loro aspettativa e’ rimasta delusa.
Una volta superato lo shock iniziale della guerra, il sostegno alla Russia, sempre meno discreto, ha iniziato a comparire un po’ ovunque.
Era prevedibile che la Cina, identificata dagli americani come il prossimo avversario in cima alla propria lista, non si sarebbe schierata a sostegno della NATO.
Nondimeno e’ da notare che, accecati dal loro narcisismo ideologico, i commentatori su entrambe le sponde dell’Atlantico sono riusciti per oltre un anno a prendere seriamente in considerazione l’eventualita’ che i cinesi non dessero il proprio appoggio alla Russia.
Ancor piu’ deludente, poi, e’ stato il rifiuto dell’India di lasciarsi coinvolgere […]
Nel caso dell’Iran, che non ha perso tempo a rifornire di droni la Russia, i commentatori della cronaca immediata non hanno saputo cogliere il significato di un simile riavvicinamento. Abituati ad accomunare i due paesi collocandoli tra le forze del male, i dilettanti della geopolitica presenti nei media, e non solo, hanno trascurato di rilevare quanto la loro alleanza non fosse scontata […]
Per quanto riguarda invece la Turchia, membro della NATO, essa appare sempre piu’ coinvolta in una stretta relazione con la Russia di Putin, un rapporto in cui ormai si fondono, attorno al Mar Nero, rivalita’ e una sincera intesa [..]
E invero, dopo un anno e mezzo di guerra, l’intero mondo musulmano sembra guardare alla Russia come a un alleato anziche’ a un nemico. E’ sempre piu’ evidente, infatti, come, riguardo alla gestione della produzione e dei prezzi del petrolio, l’Arabia Saudita e la Russia si considerino partner economici piuttosto che avversari ideologici. Piu’ in generale, ogni giorno che passa le dinamiche economiche del conflitto non hanno fatto che accrescere l’ostilita’ nei confronti dell’Occidente da parte del mondo in via di sviluppo.

Info:
https://fazieditore.it/wp-content/uploads/2024/10/todd-il-fatto-quotidiano.pdf?
https://fazieditore.it/wp-content/uploads/2024/10/todd-il-riformista.pdf?

https://fazieditore.it/wp-content/uploads/2024/10/todd-il-manifesto.pdf?
https://fazieditore.it/wp-content/uploads/2024/10/todd-il-giornale.pdf?https://contropiano.org/interventi/2024/11/11/la-sconfitta-delloccidente-oligarchico-e-nichilista-0177418
https://www.quotidiano.net/magazine/libri/emmanuel-todd-gli-oligarchi-e-il-nichilismo-hanno-distrutto-le-democrazie-e-la-sconfitta-delloccidente-fd56b6be
https://www.repubblica.it/venerdi/2024/09/28/news/emmanuel_todd_sconfitta_occidente_ultimo_libro-423521727/
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/29325-gian-marco-martignoni-la-sconfitta-dell-occidente.html