Green New Deal/Mazzucato

Mariana Mazzucato, Rosie Collington – Il grande imbroglio – Laterza (2023)

La gestione del clima guidata dal mercato si fonda sulla convinzione che i meccanismi di mercato possano fungere da correttivo al dissesto del clima.
Questo approccio e’ «una parte importante della strategia del settore privato», perche’ evita alle imprese di dover riconfigurare le proprie attivita’ operative per ridurre le emissioni, col rischio di penalizzare i profitti nel breve termine se nessun’altra opzione e’ praticabile.
Da questo punto di vista, si puo’ dire che gli ultimi trent’anni di politiche climatiche siano stati il piu’ grande esperimento di economia guidata dal mercato che il mondo abbia mai visto.
I rapporti Ipcc [Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico] del 2018, del 2021 e del 2022 hanno abbondantemente chiarito che questo approccio non sta funzionando; l’impatto planetario dell’attivita’ industriale umana non ha fatto che aggravarsi.
La battaglia climatica sara’ vinta solo quando si riuscira’ a contenere adeguatamente le emissioni attraverso interventi sistemici come la regolamentazione, gli investimenti pubblici e le politiche per orientare il mercato.
Nonostante i costi enormi che la loro attivita’ comporta per il pianeta, molte aziende i cui profitti dipendono dall’estrazione di combustibili fossili si rifiutano di ridurre le loro emissioni.

Green New Deal/Bremmer

Ian Bremmer – Il potere della crisi. Come tre minacce e la nostra risposta cambieranno il mondo – Egea (2022)

Nel mondo imprenditoriale alcune tra le piu’ grandi aziende del mondo si sono assunte degli impegni climatici.
Amazon promette di raggiungere la neutralita’ carbonica entro il 2040. Apple si e’ impegnata a diventare climaticamente neutrale lungo l’intera filiera commerciale e produttiva entro il 2030, e tutti i suoi fornitori dovranno impegnarsi a diventare «rinnovabili al 100 per cento per la produzione Apple» nei prossimi dieci anni. Microsoft ha promesso di raggiungere un’impronta carbonica negativa entro il 2030 e affermato che entro il 2050 avra’ rimosso dall’ambiente una quantita’ di carbonio pari alle emissioni prodotte sin dalla sua nascita. Google si è impegnata ad ampliare lo status di neutralita’ carbonica per includere anche la sua catena di approvvigionamento.
Nel settembre 2020 la Business Roundtable, un gruppo di pressione che rappresenta oltre duecento grandi imprese statunitensi, non solo ha appoggiato un piano per tagliare le emissioni statunitensi di gas serra dell’80 per cento rispetto ai livelli del 2005 entro il 2050, in linea con l’Accordo di Parigi, ma si e’ anche detta a favore della creazione di un mercato per lo scambio delle emissioni di carbonio, un meccanismo che punta a contenere le emissioni carboniose costringendo chi le produce a pagare un prezzo.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/il-potere-della-crisi-dal-nuovo-libro-di-ian-bremmer/
https://www.agi.it/cultura/news/2022-07-17/libri-bremmer-potere-crisi-scelte-future-17449689/
https://www.viasarfatti25.unibocconi.it/notizia.php?idArt=24613
https://www.linkiesta.it/2022/07/ian-bremmer-il-potere-della-crisi-estratto/
https://fuoricollana.it/il-potere-della-crisi-la-crisi-del-potere/3/
https://www.repubblica.it/cultura/2022/09/28/news/ian_bremmer_politilogo_ucraina_russia_putin-367707969/

Green New Deal/Mazzucato

Mariana Mazzucato, Rosie Collington – Il grande imbroglio – Laterza (2023)

Dalla pubblicazione del primo rapporto dell’Ipcc (Gruppo intergovernativo sul Cambiamento Climatico), nel 1990, sappiamo che la crisi climatica rappresenta la piu’ grande sfida esistenziale del nostro tempo.
Ma per trent’anni governi e imprese hanno opposto resistenza all’adozione di misure concertate e collettive per affrontarla, convinti che le soluzioni sarebbero arrivate dai mercati, guidati dal profitto e dal principio del valore per l’azionista.
Il Rapporto speciale dell’Ipcc sugli impatti del riscaldamento globale di 1,5°C del 2018 ha dimostrato che la gestione del clima guidata dal mercato non ha funzionato.
Di fronte alle conclusioni del rapporto, e alla crescente consapevolezza popolare, i governi e gli operatori economici la cui crescita dipende dal proseguimento dell’estrazione e del consumo di combustibili fossili hanno rilanciato, promettendo ai cittadini e agli osservatori internazionali che faranno meglio, assicurandosi i servizi di operatori di mercato (le societa’ di consulenza) sbandierati come esperti credibili.
Se si mette su un piedistallo l’industria della consulenza, le prove scientifiche e la voce degli esperti reali, che hanno molte meno risorse e potere, finiscono per uscire di scena. I professor Obasi di oggi vengono ignorati. E’ un atteggiamento che danneggia direttamente il pianeta, perche’ piu’ tempo aspetteremo a sviluppare un sistema compatibile con le possibilita’ del pianeta, peggiori saranno gli impatti del dissesto climatico.

Info:
https://www.officinadeisaperi.it/agora/dizionario-per-la-sinistra/governi-infantili-il-grande-imbroglio-da-il-fatto/
https://www.repubblica.it/cultura/2023/11/09/news/mariana_mazzucato_libro_grande_imbroglio-419897163/
https://www.infoimpresa.info/societa-di-consulenza-un-inganno-che-minaccia-i-governi/
https://www.cityrumors.it/politica/mazzucato-i-governi-si-sono-infantilizzati-affidando-tutto-a-societa-di-consulenza.html

Green New Deal/Bremmer

Ian Bremmer – Il potere della crisi. Come tre minacce e la nostra risposta cambieranno il mondo – Egea (2022)

Il Sole proietta il calore verso la Terra.
La nostra atmosfera rimanda una parte di quel calore nello spazio, evitando che il pianeta diventi troppo caldo per ospitare la vita. Allo stesso tempo, l’anidride carbonica nell’atmosfera cattura una quantita’ sufficiente di quel calore e impedisce che il nostro pianeta diventi una gigantesca sfera di ghiaccio.
Ne’ troppo caldo, ne’ troppo freddo.
Questo «effetto serra naturale» rende possibili tutte le forme di vita sul pianeta […]
Tutto il petrolio, il gas e il carbone che abbiamo usato per produrre energia e alimentare le nostre economie hanno pompato molta piu’ anidride carbonica nell’atmosfera. Un sesto di tutte le emissioni di carbonio della storia umana e’ stato prodotto nel decennio che va dal 2010 al 2020.
E’ un dato di fatto sconcertante. E ha fatto si’ che venisse intrappolata una quantita’ maggiore di raggi solari e quindi di calore.
La distruzione delle foreste del pianeta non fa che peggiorare le cose, perche’ gli alberi, e i terreni su cui crescono, immagazzinano carbonio. L’Amazzonia ha perso piu’ copertura forestale nel 2019 che in qualsiasi periodo del decennio precedente […], ma le foreste sono sotto assedio anche in Africa centrale, nel Sudest asiatico e altrove.
La perdita globale totale di foreste tropicali primarie avvenuta nel solo 2019 coprirebbe un’area grande quasi quanto la Svizzera.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/il-potere-della-crisi-dal-nuovo-libro-di-ian-bremmer/
https://www.agi.it/cultura/news/2022-07-17/libri-bremmer-potere-crisi-scelte-future-17449689/
https://www.viasarfatti25.unibocconi.it/notizia.php?idArt=24613
https://www.linkiesta.it/2022/07/ian-bremmer-il-potere-della-crisi-estratto/
https://fuoricollana.it/il-potere-della-crisi-la-crisi-del-potere/3/
https://www.repubblica.it/cultura/2022/09/28/news/ian_bremmer_politilogo_ucraina_russia_putin-367707969/

Green New Deal/Fraser

Nancy Fraser – Capitalismo cannibale. Come il sistema sta divorando la democrazia, il nostro senso di comunita’ e il pianeta – Laterza (2023)

Insieme, il riscaldamento globale e la deforestazione hanno reso inospitali gli habitat di innumerevoli specie, innescando migrazioni di massa, creando nuove stressanti prossimita’ tra organismi precedentemente distanti e favorendo nuove trasmissioni di agenti patogeni tra di essi.
Questa dinamica ha gia’ provocato una serie di epidemie virali, ciascuna delle quali passata dai pipistrelli all’uomo attraverso un «ospite amplificatore»: l’Hiv attraverso gli scimpanze’, il virus Nipah attraverso i maiali, la Sars attraverso gli zibetti, la Mers attraverso i cammelli e ora il Covid-19, forse trasmesso attraverso i pangolini.
Ne arriveranno altre.
Queste epidemie sono i sottoprodotti non accidentali di un ordine sociale che mette la natura alla merce’ del capitale.
Incentivati ad appropriarsi della ricchezza biofisica nel modo piu’ rapido ed economico possibile, senza alcun obbligo di riparazione o reintegrazione, i capitalisti ammassano profitti decimando le foreste pluviali e bombardando l’atmosfera con i gas serra.
Orientati verso l’accumulazione in ogni epoca, con il neoliberismo questi operatori hanno visto il proprio potere aumentare enormemente e hanno scatenato una cascata crescente di piaghe letali.

Info:
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_rep.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_lalettura.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/fraser_corsera.pdf
https://jacobinitalia.it/#facebook
https://jacobinitalia.it/il-capitalismo-cannibale/

Green New Deal/Alemanni

Cesare Alemanni – La signora delle merci. Dalle caravelle ad Amazon. Come la logistica governa il mondo – Luiss (2023)

[Nel 1973 muove] i primi passi una nuova coscienza ambientale che mette finalmente a fuoco l’emergenza del tema climatico.
Una delle prime industrie a finire sotto sua lente sono i trasporti. E non potrebbe essere altrimenti.
Il trasporto di cose e persone e’, oggi, responsabile di un quarto del consumo di energia al mondo. Un consumo perlopiu’ imputabile ai piccoli mezzi di trasporto urbani, la cui disastrosa inefficienza energetica e’ tanto nota quanto ignorata e, a prescindere dal tipo di carburante, e’ intrinseca al principio di spostare masse da due tonnellate per organismi che pesano, secondo la media planetaria, sessantadue chili ciascuno.
All’opposto si trovano le grandi navi cargo da container, il mezzo energicamente piu’ efficiente per spostare una qualunque massa su una qualunque distanza.
Grazie agli enormi effetti di scala su cui puo’ contare, una grande nave da trasporto rilascia infatti tra i 20 e i 25 grammi di CO2 per tonkilometer, contro i 600 degli aerei e una cifra che oscilla tra i 50 e i 150 per autovetture e camion.
Globalmente “appena” 60mila navi da container riescono, ogni anno, a garantire il trasporto di quasi 11 miliardi di tonnellate di cose.
Il problema tuttavia e’ che le dimensioni raggiunte nel tempo dal settore e dalle stesse navi da container (nel 2007 la piu’ grande al mondo trasportava ottomila scatole, nel 2022 quasi venticinquemila) sono cosi’ spropositate che la loro efficienza energetica unitaria non e’ piu’ sufficiente a garantirne la sostenibilita’.
Per dare un’idea, una nave da container da 8000 Teu consuma 225 tonnellate di carburante al giorno soltanto per mantenere la velocita’ di crociera (in fase di slow-steaming la cifra scende a 150).

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/la-signora-delle-merci-di-cesare-alemanni/
https://www.iltascabile.com/societa/logistica-signora-delle-merci/
https://www.lastampa.it/tuttolibri/2023/06/03/recensione/la_logistica_fa_girare_il_mondo_intero_se_funziona_non_la_vedi-12835932/
https://www.rivistastudio.com/i-libri-del-mese-67/
https://www.geopolitica.info/la-signora-delle-merci/

Green New Deal/Bremmer

Ian Bremmer – Il potere della crisi. Come tre minacce e la nostra risposta cambieranno il mondo – Egea (2022)

Durante l’era industriale, iniziata circa 260 anni fa, la quantita’ di anidride carbonica nell’atmosfera e’ aumentata del 30 per cento, facendo salire la temperatura della terra di 1,2 gradi Celsius.
Questo cambiamento sta acquistando slancio; i vent’anni piu’ caldi mai registrati sono caduti tutti negli ultimi ventidue anni.
Lo scioglimento dei ghiacci intorno ai poli ha fatto salire il livello del mare di circa 20 centimetri nel corso del XX secolo e potrebbe farlo aumentare di un altro metro entro la fine del XXI, stando ai dati delle Nazioni Unite.
Oggi l’1 per cento circa della superficie terrestre e’ vicino al punto di essere diventato troppo caldo per ospitare qualsiasi forma di vita (pensiamo al Sahara).
Si prevede che entro il 2070 questa percentuale superera’ il 20 per cento circa.
Sempre piu’ animali e piante rischieranno l’estinzione perche’ non avranno il tempo di adattarsi a cambiamenti cosi’ drastici, e cio’ comportera’ dei rischi per la salute degli esseri umani.
Piu’ calore significa piu’ acqua nell’aria, e cio’ incide su temperatura, umidita’, pressione atmosferica e instabilita’ atmosferica, tutti elementi che alterano drasticamente le condizioni meteorologiche. Significa tempeste piu’ violente e piu’ frequenti, piu’ inondazioni, piu’ incendi, piu’ siccità. […]
Limitare l’uso dei combustibili fossili e’ il perno di qualsiasi strategia climatica.
Tuttavia, i soggetti che generano i maggiori profitti da questi combustibili – i paesi dell’OPEC, la Russia e altre nazioni, compresi gli Stati Uniti, che sono ora il primo produttore mondiale di petrolio – hanno forti incentivi finanziari a rallentare il processo. Molti governi delle nazioni produttrici di petrolio verranno colpiti direttamente, perche’ il 65 per cento delle riserve globali di petrolio e’ ora detenuto da imprese statali, non dalle multinazionali del settore privato che siamo abituati a conoscere.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/il-potere-della-crisi-dal-nuovo-libro-di-ian-bremmer/
https://www.agi.it/cultura/news/2022-07-17/libri-bremmer-potere-crisi-scelte-future-17449689/
https://www.viasarfatti25.unibocconi.it/notizia.php?idArt=24613
https://www.linkiesta.it/2022/07/ian-bremmer-il-potere-della-crisi-estratto/
https://fuoricollana.it/il-potere-della-crisi-la-crisi-del-potere/3/
https://www.repubblica.it/cultura/2022/09/28/news/ian_bremmer_politilogo_ucraina_russia_putin-367707969/

Green New Deal/Franzen

Jonathan Franzen – E se smettessimo di fingere? Ammettiamo che non possiamo piu’ fermare la catastrofe climatica – Jonathan Franzen – Einaudi (2020)

Mi domando cosa succederebbe se, anziche’ negare la realta’, dicessimo le cose come stanno.
Prima di tutto, anche se non possiamo piu’ sperare di salvarci dai due gradi di riscaldamento, ci sono ancora ottime ragioni pratiche ed etiche per ridurre le emissioni di anidride carbonica.
A lungo termine, probabilmente non avra’ importanza se i due gradi verranno oltrepassati di poco o di molto; una volta superato il punto di non ritorno, il mondo comincera’ a trasformarsi da solo.
Nel breve periodo, tuttavia, le mezze misure sono meglio di nessuna misura. Dimezzare le nostre emissioni renderebbe gli effetti immediati del riscaldamento un po’ meno gravi, e posticiperebbe un po’ il punto di non ritorno.
La cosa piu’ terrificante del cambiamento climatico e’ la velocita’ a cui procede, polverizzando continuamente i record di temperatura.
Se l’azione collettiva portasse come risultato anche un solo devastante uragano in meno o qualche anno di relativa stabilita’ in piu’, sarebbe un obiettivo degno di essere perseguito […]
Una guerra senza quartiere contro il cambiamento climatico aveva senso solo finche’ era possibile vincerla. Nel momento in cui accettiamo di averla persa, altri tipi di azione assumono maggiore significato.
Prepararsi per gli incendi, le inondazioni e l’afflusso di profughi e’ un esempio pertinente. Ma la catastrofe che incombe rende piu’ urgente quasi ogni azione di miglioramento del mondo.
In tempi di caos crescente, la gente cerca protezione nel tribalismo e nell’uso delle armi, invece che nello stato di diritto, e la nostra migliore difesa contro questo tipo di distopia e’ mantenere democrazie funzionanti, sistemi giuridici funzionanti, comunita’ funzionanti.
Sotto questo aspetto, ogni movimento verso una societa’ piu’ giusta e civile puo’ essere considerato un’azione significativa per il clima.
Garantire elezioni eque e’ un’azione per il clima.

Info:
https://www.fondazionehume.it/politica/e-se-smettessimo-di-fingere/
https://www.umbriagreenmagazine.it/e-se-smettessimo-di-fingere-i-cambiamenti-climatici-spiegati-da-jonathan-franzen/
https://extinctionrebellion.it/xr-magazine/2020/03/11/e-se-smettessimo-di-fingere/

Green New Deal/Bremmer

Ian Bremmer – Il potere della crisi. Come tre minacce e la nostra risposta cambieranno il mondo – Egea (2022)

A due anni di distanza dalla peggiore crisi sanitaria globale dell’ultimo secolo, il mondo fatica ancora a rimettersi in sesto, eppure il nostro futuro comincia a diventare meno sfocato.
Partiamo da due dati di fatto.
Il primo e’ che la politica interna degli Stati Uniti, a tutt’oggi l’unica superpotenza mondiale, ha smesso di funzionare.
Il secondo e’ che il rapporto tra Stati Uniti e Cina, che contera’ piu’ di qualsiasi altro per il futuro collettivo del pianeta, sta procedendo nella direzione sbagliata.
Queste due realta’ rendono difficile rispondere tempestivamente alle crisi globali.
Oggi siamo alle prese con tre di queste crisi.
Il mondo sta ancora lottando per lasciarsi alle spalle gli effetti economici, politici e sociali del Covid-19, ed e’ praticamente certo che verremo colpiti da altri virus letali.
Il cambiamento climatico stravolgera’ le vite di miliardi di persone e minaccera’ la sostenibilita’ della vita sul pianeta.
Il piu’ grande pericolo che incombe sul nostro futuro collettivo proverra’ dall’impatto imperscrutabile che le nuove tecnologie avranno sui modi in cui viviamo, pensiamo e interagiamo gli uni con gli altri.
Queste tecnologie decideranno il futuro della nostra specie.
La deriva della politica americana e l’esacerbarsi della rivalita’ USA-Cina mettono a repentaglio la nostra capacita’ di costruire quella fiducia internazionale senza la quale non potremo affrontare le grandi crisi dei nostri tempi.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/il-potere-della-crisi-dal-nuovo-libro-di-ian-bremmer/
https://www.agi.it/cultura/news/2022-07-17/libri-bremmer-potere-crisi-scelte-future-17449689/
https://www.viasarfatti25.unibocconi.it/notizia.php?idArt=24613
https://www.linkiesta.it/2022/07/ian-bremmer-il-potere-della-crisi-estratto/
https://fuoricollana.it/il-potere-della-crisi-la-crisi-del-potere/3/
https://www.repubblica.it/cultura/2022/09/28/news/ian_bremmer_politilogo_ucraina_russia_putin-367707969/

Green New Deal/Piketty

Thomas Piketty – Una breve storia dell’uguaglianza – La nave di Teseo (2021)

L’arricchimento occidentale dopo la Rivoluzione industriale non avrebbe potuto verificarsi senza la divisione mondiale del lavoro e lo sfruttamento sfrenato delle risorse naturali e umane del pianeta.
In termini generali, i paesi ricchi non esisterebbero senza i paesi poveri e senza le risorse del resto del mondo: e questo vale per le vecchie potenze occidentali come per le nuove potenze asiatiche (Giappone e Cina).
Dopo gli schiavi, il cotone, il legname e il carbone nel XVIII e nel XIX secolo, nel XX e in questo inizio di XXI secolo lo sviluppo economico ha continuato a far leva sullo sfruttamento su vasta scala delle risorse mondiali, attraverso la manodopera a buon mercato dei paesi periferici, e le riserve di petrolio e di gas accumulate nel sottosuolo terrestre nel corso di milioni di anni, la cui combustione a ritmo accelerato sta per rendere il pianeta invivibile, principalmente a scapito dei paesi piu’ poveri.

Info:
https://www.criticaletteraria.org/2021/11/thomas-piketty-una-breve-storia-dell-uguaglianza.html
https://www.doppiozero.com/materiali/thomas-piketty-la-storia-maestra-di-uguaglianza
https://www.repubblica.it/cultura/2021/11/17/news/l_anticipazione_cosi_il_clima_cambiera_la_nostra_vita-326752782/