I paesi europei – che hanno rivendicato un diritto sovrano a dominare il mondo per secoli fino al Novecento inoltrato – non si puo’ dire che si siano sprecati a fare ammenda dei loro gravissimi peccati storici: dal colonialismo all’imperialismo, con gli annessi dello sterminio di intere comunita’ di nativi e dell’organizzazione del commercio e dello sfruttamento degli schiavi.
Certo, in questi ultimi anni, qualche flebile e occasionale voce ha cominciato a levarsi all’interno di alcuni parlamenti e governi. Niente a che vedere, pero’, con un autentico e condiviso processo collettivo di riparazione – se non altro, qualcosa di altrettanto significativo della Commissione per la verita’ e la riconciliazione istituita dal presidente Nelson Mandela, una delle vittime del regime, nel Sudafrica del post-apartheid.
A un autentico autodafe’, poi, dovrebbero sottoporsi le democrazie novecentesche in senso stretto: per le troppe guerre combattute nel tentativo di arginare il comunismo o di esportare i propri valori, cosi’ come per il sostegno garantito a dittature sanguinose in Africa, Asia e America latina, sulla base di considerazioni (a dir poco avventate) di realpolitik; per non parlare delle tante promesse non mantenute nei confronti dei propri stessi cittadini su equita’, giustizia, diritti.
Geoeconomia/Armao
Capitalismo di sangue – Fabio Armao – Laterza (2024)