Risulta evidente nelle culture non di mercato che le persone regolano le loro relazioni materiali e sociali attraverso doni, regali e gesti simbolici, ma non attraverso lo scambio.
Se lo scambio avviene e’ con estranei con i quali non si mantengono ne’ si desiderano relazioni piu’ strette.
Il passaggio a un’economia generale di scambio e di denaro e’ avvenuto nella Storia solo quando entrarono in scena gli Stati e con essi la violenza fisica organizzata.
Questo vale sia per le prime economie proto-mercantili della storia mondiale, come quella della Grecia classica, sia per la nascita e la diffusione del sistema di mercato in epoca moderna.
Il motivo per cui la storia di un naturale sviluppo dell’economia di mercato viene comunque ancora raccontata e’ ovvio: rende invisibile la violenza strutturale e fisica che e’ stata effettivamente connessa alla creazione dei mercati e dell’economia monetaria in tutti i casi storicamente documentati.
Questa storia racconta di un meraviglioso paese delle favole in cui le persone perseguono le loro inclinazioni naturali, aumentando cosi’ la prosperita’ di tutti; narra di un innocente e pacifico regno del commercio e dello scambio che nulla ha a che fare con gli efferati crimini dei potentati statali, le loro guerre e altre mostruosita’.
Su questa storia si fonda l’immagine del “libero mercato” come forza di contrasto al dispotismo dello Stato. Ancora oggi, questa favola e’ alla base del potere ideologico con cui la violenza dei mercati e del denaro viene legittimata.
Info:
https://www.goethe.de/ins/it/it/sta/rom/ver.cfm?event_id=26236804
https://www.rivoluzioneanarchica.it/fine-della-megamacchina-un-libro-di-fabian-scheidler/
https://www.officinadeisaperi.it/agora/il-senso-delle-parole/cosi-la-megamacchina-neoliberista-sta-distruggendo-il-nostro-mondo-da-il-fatto/
https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/fatto-for-future-del-26-marzo-2024/