Societa’/Patel

Raj Patel, Jason W. Moore – Una storia del mondo a buon mercato. Guida radicale agli inganni del capitalismo – Feltrinelli (2018)

Affinche’ il profitto governasse la vita, doveva accadere una significativa transizione di stato intellettuale: la separazione concettuale tra Natura e Societa’ […]
E’ importante chiarire che questo e’ sempre stato opera di alcuni umani, quelli incaricati di conquistare e commercializzare un mondo che valuta solo i dollari.
Potremo anche essere tutti sulla stessa barca quando si arriva al cambiamento climatico, pero’ solo certuni ne sono al timone. Questa precisazione e’ importante per due grosse ragioni.
Primo, ci aiuta ad attribuire la responsabilita’ e a individuare le classi e i rapporti che ci guadagnano da questa separazione.
Secondo e piu’ significativo, la “separazione dalla natura” degli umani ha preso corpo attorno a un’esclusione realmente immensa.
L’ascesa del capitalismo non ci ha regalato solo l’idea che la societa’ fosse relativamente indipendente dalla rete della vita ma anche che quasi tutte le donne, le Popolazioni indigene, gli schiavi e i popoli colonizzati di qualsiasi terra non fossero totalmente umani e pertanto non fossero membri in pieno della societa’.
Non erano umani, o lo erano appena appena.
Facevano parte della Natura ed erano trattati come emarginati dalla societa’, erano deprezzati, resi economici.

Info:
https://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/una-storia-del-mondo-a-buon-mercato/
https://www.perunaltracitta.org/2019/04/15/una-storia-del-mondo-a-buon-mercato/?print=pdf
https://www.unilibro.it/libro/patel-raj-moore-jason-w-/storia-mondo-buon-mercato-guida-radicale-inganni-capitalismo/9788807173417

Societa’/Zakaria

Fareed Zakaria – Il mercato non basta. Dieci lezioni per il mondo dopo la pandemia – Feltrinelli (2021)

Il Covid-19 ha colpito un mondo che ha acquisito la sua struttura intrinseca negli anni successivi alla Guerra fredda, quando la rivalita’ tra le grandi potenze e’ calata e il commercio globale e’ esploso, e le nazioni si sono legate reciprocamente con i forti vincoli dell’interdipendenza […]
Nello stesso periodo la Rivoluzione informatica ha fatto si’ che tutto quanto – beni, servizi, cultura e idee – si muovesse alla velocita’ della luce […]
Questi flussi tangibili e intangibili scorrono tuttora in ogni nazione del pianeta, eppure non c’e’ un solo paese che possa influenzarli per conto proprio. Tutti sono connessi, ma nessuno e’ alla guida.
Detto altrimenti, il mondo in cui viviamo e’ aperto, veloce, e quindi, per definizione, instabile.
Sarebbe arduo portare stabilita’ a una cosa tanto dinamica e aperta.
Si scopre infatti che qualsiasi sistema puo’ avere soltanto due di queste tre caratteristiche: aperto, veloce, stabile.
Un sistema aperto e veloce, come il mondo in cui viviamo, sara’ intrinsecamente instabile. Uno invece veloce e stabile tendera’ a essere chiuso, come la Cina. Se il sistema e’ aperto e stabile, e’ probabile che sia pigro piu’ che dinamico. Pensate agli Imperi austro-ungarico e ottomano dell’Ottocento: enormi, aperti, differenziati… e in piena decadenza.
Questo “trilemma” e’ l’adattamento di un’idea di Jared Cohen, il tecnologo per antonomasia, secondo il quale le reti informatiche devono scegliere due fra tre qualita’: apertura, velocita’ e sicurezza.
Gli economisti hanno una propria versione di questa idea, il “trilemma della politica”, secondo il quale le nazioni possono avere due delle seguenti tre cose: libero movimento dei capitali, banche centrali indipendenti e tasso di cambio fisso.
E’ materia un tantino da “secchioni”, ma tutti questi trilemmi veicolano un semplice concetto: se tutto quanto e’ aperto e in rapido movimento, il sistema puo’ partire pericolosamente per la tangente.

Info:
https://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/il-mercato-non-basta/
https://www.sivempveneto.it/la-lezione-della-pandemia-esce-anche-in-italia-lultimo-libro-di-fareed-zakaria-esperto-di-geopolitica-e-analista-della-cnn-ecco-perche-il-mercato-non-basta-a-risollevarci/
https://www.libreriavolare.it/recensioni-libri/saggistica/quello-che-ci-unisce-e-il-mercato-non-basta/
https://www.repubblica.it/cultura/2021/05/26/news/l_intervista_la_lezione_della_pandemia-302900481/

Green New Deal/Piketty

Thomas Piketty – Una breve storia dell’uguaglianza – La nave di Teseo (2021)

“Non sara’ inutile ricordare che i paesi del Nord del mondo, malgrado la percentuale limitata di popolazione (circa il 15% della popolazione mondiale, per l’insieme di Stati Uniti, Canada, Europa, Russia, Giappone), sono responsabili di quasi l’80% delle emissioni di CO2 accumulate dall’inizio dell’epoca industriale.
Un 80% spiegabile con il fatto che le emissioni annue pro capite hanno raggiunto nei paesi occidentali, tra il 1950 e il 2000, livelli estremamente elevati: tra 25 e 30 tonnellate pro capite negli Stati Uniti, attorno alle 15 in Europa.
Sono livelli che attualmente, a inizio anni venti del Duemila, hanno comunque iniziato a ridursi, a circa 20 tonnellate negli Stati Uniti e a 10 in Europa.
Il punto, invece, e’ che la Cina fino al 2000 era al di sotto delle 5 tonnellate, mentre tra il 2000 e il 2020 ha emesso tra 5 e 10 tonnellate annue pro capite.
Considerata la traiettoria osservata fin qui, arrivera’ a raggiungere i livelli di vita occidentale senza essere mai passata attraverso emissione pro capite elevate come quelle dell’Occidente.

Info:
http://www.lanavediteseo.eu/item/una-breve-storia-delluguaglianza/
https://www.criticaletteraria.org/2021/11/thomas-piketty-una-breve-storia-dell-uguaglianza.html
https://www.doppiozero.com/materiali/thomas-piketty-la-storia-maestra-di-uguaglianza
https://www.repubblica.it/cultura/2021/11/17/news/l_anticipazione_cosi_il_clima_cambiera_la_nostra_vita-326752782/

 

Societa’/Khanna

Parag Khanna – Il movimento del mondo. Le forze che ci stanno sradicando e plasmeranno il destino dell’umanita’ – Fazi (2021)

Abbiamo paesi ricchi in Nordamerica e in Europa con 300 milioni e passa di anziani e infrastrutture decadenti, a fronte di circa due miliardi di giovani che se ne stanno con le mani in mano in America Latina, Medio Oriente e Asia, potenzialmente preziosi per occuparsi degli anziani e mantenere efficienti i servizi pubblici.
Abbiamo un’infinita’ di ettari di terreno arabile nelle spopolate pianure del Canada e della Russia, con milioni di agricoltori impoveriti in Africa costretti a lasciare le loro terre a causa della siccita’.
Ci sono paesi con sistemi politici eccellenti e pochi cittadini, come la Finlandia e la Nuova Zelanda, ma anche centinaia di milioni di persone che soffrono sotto regimi dispotici o vivono in squallidi campi profughi.
Dobbiamo stupirci, allora, del fatto che ci siano numeri da record di persone che si sono messe in movimento?

Info:
https://lepenneirriverenti.altervista.org/il-movimento-del-mondo-le-forze-che-ci-stanno-sradicando-e-plasmeranno-il-destino-dellumanita/
https://librieparole.it/recensioni/4791/il-movimento-del-mondo-parag-khanna/
https://www.mangialibri.com/il-movimento-del-mondo
https://www.shipmag.it/invito-alla-lettura-il-movimento-del-mondo-di-parag-khanna/

Green New Deal/Pennacchi

Laura Pennacchi – Democrazia economica. Dalla pandemia a un nuovo umanesimo – Castelvecchi (2021)

E’ degno di nota che l’espressione «buona vita» cominci a essere apertamente utilizzata anche dagli economisti, che pure hanno ereditato dal paradigma neoclassico la pretesa della neutralita’ e la scissione tra etica ed economia, contestata, pero’, da un premio Nobel come Amartya Sen fin dai suoi esordi di studioso.
Carlota Perez, economista dell’innovazione e del progresso tecnico, usa le parole green good life per indicare l’aspirazione verso cui si stanno crescentemente orientando i nostri stili di vita.
Perez vede in un cambiamento virtuoso dei nostri stili di vita la fonte di domanda oggi mancante e scorge nell’adattamento «politico» e nella guida «istituzionale» delle straordinarie opportunita’ derivanti dall’applicazione delle nuove tecnologie alla transizione in atto e alla «rivoluzione verde» grandi possibilita’ di sviluppo e di creazione di lavoro, in grado di offrire impieghi a molti, anche a ceti medi ad alta scolarita’ e competenze, in campi quali salute, istruzione, servizi alla persona, training, industria creativa, informazione, manutenzione, conservazione dell’energia, riciclaggio e altre attivita’ correlate al clima e alle risorse ambientali.

Info:
https://www.rivisteweb.it/doi/10.7384/101090
http://www.castelvecchieditore.com/2021/03/06/democrazia-economica-di-laura-pennacchi/

Societa’/Canfora

Luciano Canfora – La democrazia dei signori – Laterza (2022)

Alle vere e ataviche carenze italiane potrebbe porre rimedio un gigantesco investimento che incrementi proprio la pubblica amministrazione, ma questo e’ l’esatto contrario di cio’ che «chiede l’Europa».
E’ lamento quotidiano, e ben fondato e largamente condiviso, che da noi manchi adeguato e sufficiente personale in tanti settori vitali: magistratura (giudici e cancellieri: il commissario UE alla giustizia ce lo rimproverava cifre alla mano esattamente il 9 luglio scorso), ispettori del lavoro (le morti bianche sono il nostro flagello quotidiano), scuola (abbiamo ancora le vergognose classi-pollaio di gelminiana memoria particolarmente pericolose sotto ogni rispetto), guardie carcerarie (le vicende e i pestaggi recenti sono una macchia), sistema sanitario nazionale (il lamento in proposito fu molto forte quando l’epidemia sembro’ soverchiante).
E si potrebbe seguitare.
Ci ordinano contemporaneamente di ridurre la spesa pubblica, di far funzionare il nostro paese (e di saldare prima o poi il debito).
Arduo: «ne’ pentere e volere insieme puossi / per la contradizion che nol consente» (Inferno, XXVII, 119-120)

Info:
https://www.laterza.it/scheda-libro/?isbn=9788858147405
https://www.marx21.it/cultura/la-democrazia-dei-signori-luciano-canfora/
https://www.pulplibri.it/luciano-canfora-la-vittoria-delle-oligarchie-la-reale-natura-della-nostra-democrazia/

Stato/Reich

Robert B. Reich – Supercapitalismo. Come cambia l’economia globale e i rischi per la democrazia – Fazi (2008)

Molte battaglie che in superficie sembrano essere di carattere meramente politico sono in realta’ semplici questioni di concorrenza aziendale, alla cui base c’e’ il desiderio di maggior profitto.
Praticamente qualsiasi legge o norma apparentemente neutrale varata da un Governo va a vantaggio o a svantaggio di qualche azienda, perche’ rispettarla ha costi che possono modificare gli equilibri di potere tra le aziende.
Di conseguenza, a Washington e nelle altri capitali, sono sempre piu’ le aziende o le industrie, la cui posizione competitiva rischia di essere influenzata dalle scelte di un Governo, che chiedono di essere consultate sulle leggi in via di approvazione, piuttosto che i gruppi non aziendali come i sindacati, gli ambientalisti […]
Quelle battaglie che sembrano essere di carattere sociale o “culturale” spesso nascondono altri interessi.
Nell’ottobre del 2006, il Congresso approvo’ una legge che vietava ogni forma di gioco d’azzardo online.
Ufficialmente fu giustificata con la necessita’ di proteggere la gente da quella che e’ considerata un’attivita’ immorale che crea dipendenza. Ma in realta’ l’iniziativa fu capeggiata proprio dai casino’, piu’ di 900 negli Stati Uniti, che vedevano nella rapida crescita del gioco d’azzardo online una potenziale minaccia per i loro profitti ma che a loro volta volevano rimanere liberi da qualsiasi restrizione.
Piu’ e’ facile giocare online, ovviamente, e meno qualcuno sara’ invogliato a guidare per centinaia di chilometri fino al casino’ piu’ vicino […]
E’ improbabile che la legge abbia una reale influenza sulle abitudini al gioco degli americani. Era un sotterfugio. Il suo vero scopo era quello di aumentare i profitti di alcuni settori del gioco d’azzardo, a scapito di altri.

Info:
https://www.lastampa.it/economia/2008/07/05/news/il-supercapitalismo-1.37093927/
https://www.astrid-online.it/static/upload/protected/Reic/Reich_Gaggi_Corriere_22_6_08.pdf
https://espresso.repubblica.it/affari/2008/05/28/news/fra-supercapitalisti-e-nuovi-poveri-1.8591/
https://www.ilsecoloxix.it/mondo/2008/08/21/news/cosi-il-supercapitalismo-sta-uccidendo-la-democrazia-1.33385408

Societa’/Brancaccio

Emiliano Brancaccio – Democrazia sotto assedio. La politica economica del nuovo capitalismo oligarchico – Piemme (2022)

Uno spettro si aggira per il mondo.
E’ la generazione degli ultimi “millennials” e dei cosiddetti “Z”, ovvero dei giovani che hanno raggiunto la maggiore eta’ nell’epoca tumultuosa che va dalla grande recessione cominciata nel 2008 alla crisi pandemica iniziata nel 2020.
Sono lontani dai media tradizionali che si occupano di politica, nutrono scarso interesse per il dibattito tra i partiti e disertano le elezioni piu’ delle altre classi di eta’.
Eppure, quando si trovano coinvolti nei movimenti e vengono interrogati su questioni politiche sensibili, rivelano preferenze che non sembra azzardato definire rivoluzionarie. […]
Le periodiche inchieste sui giovani evidenziano una maggiore sensibilita’ verso i rischi di una catastrofe climatica e una connessa volonta’ di cambiamento del sistema produttivo in senso ecologista.
Gli stessi sondaggi mostrano anche un grande sostegno dei giovani verso la lotta alle discriminazioni razziali e sessuali, in concomitanza con una serie di cambiamenti rilevanti nei costumi, una notevole fluidita’ nella visione delle identita’ e degli orientamenti sessuali, e una concezione delle relazioni affettive sempre piu’ difficile da inquadrare nei canoni della famiglia nucleare tradizionale […]
A questi interessanti segni di cambiamento, infatti, si aggiunge una novita’ ancor piu’ sorprendente. A quanto pare, le generazioni piu’ giovani risultano sempre piu’ critiche verso l’odierno capitalismo e sembrano preferire un sistema alternativo di tipo socialista o addirittura comunista.

Info:
https://www.emilianobrancaccio.it/2022/01/03/democrazia-sotto-assedio/
https://www.ilponterivista.com/blog/2021/06/24/democrazia-sotto-assedio/
https://www.micromega.net/brancaccio-capitalismo/
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/22123-sandor-kopacsi-su-democrazia-sotto-assedio-di-brancaccio.html
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/democrazia-sotto-assedio-29606
https://www.sinistrainrete.info/teoria/23943-monica-quirico-democrazia-sotto-assedio.html

Green New Deal/Hickel

Jason Hickel – Siamo ancora in tempo! Come una nuova economia puo’ salvare il pianeta – il Saggiatore (2021)

Siamo tutti consapevoli dei danni che il Nord del mondo subisce a causa del cambiamento del clima: gli uragani che si abbattono sugli Stati Uniti, le inondazioni che ogni inverno sommergono il Regno Unito, le ondate di calore che arroventano l’Europa e gli incendi indomabili che hanno devastato l’Australia.
Questi eventi catastrofici dominano i nostri notiziari e i giornalisti fanno bene a parlarne. Ma si riducono a ben poca cosa se paragonati ai disastri che colpiscono il Sud: notizie che appaiono solo di sfuggita sui nostri schermi, se mai compaiono, come le violente tempeste che hanno flagellato buona parte dei Caraibi e del Sudest asiatico e le frequenti siccita’ che hanno colpito il Centro America, l’Africa orientale e il Medio Oriente facendo precipitare la popolazione nella fame e costringendola a lasciare la propria casa.
In termini comparativi, il Nord America, l’Europa e l’Australia sono tra le regioni meno vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici.
I danni reali vengono inflitti all’Africa, all’Asia e all’America Latina, e la situazione sta assumendo proporzioni davvero distopiche. Per farci un’idea di questi squilibri, possiamo esaminare la distribuzione dei costi monetari. Secondo i dati forniti dal Climate Vulnerability Monitor, il Sud sostiene l’82% dei costi totali del dissesto climatico, che nel 2010 ammontava a 571 miliardi di dollari in danni dovuti a siccita’, inondazioni, frane, uragani e incendi.
I ricercatori prevedono che questi costi continueranno ad aumentare. Nel 2030 il Sud sosterra’ il 92% dei costi complessivi globali, per un ammontare di 954 miliardi di dollari.

Info:
https://oggiscienza.it/2021/05/08/siamo-ancora-in-tempo-jason-hickel/
https://www.ilsaggiatore.com/wp-content/uploads/2021/04/2021_04_20-Manifesto-Hickel.pdf
https://www.linkiesta.it/2021/03/salvare-il-pianeta-rapporto-natura/

Societa’/Shafik

Minouche Shafik – Quello che ci unisce.Un nuovo contratto sociale per il XXI secolo- Mondadori (2021)

[L’]investimento globale nell’istruzione ha dato ottimi frutti.
In termini economici, possiamo calcolare il tasso di rendimento dell’istruzione dividendo i vantaggi che produce – misurati sotto forma di stipendi piu elevati, meno i costi di erogazione dell’istruzione – per il numero di anni di istruzione ricevuta, ottenendo un tasso percentuale annuo simile al rendimento di un conto di deposito bancario o di una partecipazione azionaria.
Sulla base di 1120 anni di dati relativi a 139 paesi, gli economisti hanno calcolato che ogni anno di istruzione supplementare ha generato in media un ritorno economico privato – cioe’ per l’individuo che ha ricevuto l’istruzione – di circa il 10 per cento.
Questa cifra e’ nettamente superiore al rendimento medio annuo dell’8 per cento che si registra sul mercato azionario statunitense dal 1957, quando fu creato l’indice S&P 500.
Questi rendimenti, inoltre, sono sottostimati, perche’ tengono conto soltanto dei redditi attesi piu’ elevati degli individui e non misurano i benefici sociali di piu’ vasta portata, che possono essere enormi. Per esempio, nel Regno Unito, ogni sterlina investita nell’istruzione universitaria genera 7 sterline per l’individuo (rendimento privato), ma 25 sterline per lo Stato (rendimento sociale) sotto forma di gettito fiscale piu’ elevato, spese previdenziali piu’ contenute e minore criminalita’.

Info:
https://www.avvenire.it/economiacivile/pagine/shafik-diseguaglianze-e-parita-di-genere
https://www.libreriavolare.it/recensioni-libri/saggistica/quello-che-ci-unisce-e-il-mercato-non-basta/